Roma - 7 nov (Prima Pagina News) "Ancora non c'è traccia del decreto sui 55.000 esodati firmato lo scorso 5 ottobre. Dopo il decreto dei 65000, rimasto 2 mesi e mezzo bloccato negli uffici, siamo alle prese con un 2° decreto fantasma che ancora non ha vistola luce lasciando nell'incertezza più totale migliaia e migliaia di persone. Ci si chiede ancora una volta: perchè non viene pubblicato?". Lo denuncia in una nota la deputata del Pd Lucia Codurelli. "Nel frattempo, nonostante la Ministra continui a dire che tutto è sotto controllo, negli uffici preposti, inps compreso, continua il rimbalzo delle responsabilità sulla pelle della gente. E' giunto il momento - continua - di risolvere definitivamente il problema. Occorre trovare una soluzione politica e di buon senso, che metta insieme i numeri e le risorse necessarie, al fine di raggiungere l'obiettivo dichiarato molte volte a parole anche dal ministro fornero, cioè quello di garantire che nessuno si trovi senza lavoro e senza pensione. Basta con questo gioco al massacro sulla pelle dei lavoratori da salvaguardare e risorse da destinare, il ministero dell'economia, del lavoro, commissione lavoro e relatori della legge di stabilità devono assieme trovare la soluzione per concludere questa tormentata e vergognosa vicenda. Oramai il buco della riforma è sotto gli occhi di tutti! Far allontanare da piazza Colonna, come è successo venerdì scorso alcune persone che indossavano delle magliette con su scritto esodati, dalle forze dell'ordine dietro minaccia di denuncia, addirittura, per eversione, non è un degno di un paese civile. E' bene che la Ministra risponda di chi è stata la presa di posizione e chieda scusa. La responsabilità - chiude Codurelli - è esclusivame nte del Governo per aver creato il vergognoso problema, che non ha precedenti nella storia, e che ancora ad oggi si dimostra incapace di risolverlo".
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ON. CODURELLI, SI STA' PARLANDO SEMPRE DEI SALVAGUARDATI CHE RIENTRANO NEI C.D. 65.000 E 55.000 CHE AVREBBERO LE DEROGHE PERCHE' MATUREREBBERO LA DECORRENZA DELLA PENSIONE NEI 36 MESI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA PENSIONISTICA CIO' CHE AVVERREBBE ENTRO IL 2014 COME LIMITE TEMPORALE E CHE CONSENTIREBBE ALLA CLASSE DEGLI ESODATI POSTALI DEL 52 DI RIENTRARE NELLA SALVAGUARDIA;MA NON BASTA.OCCORRE DI FARE IN MODO DI SANARE UN'INGIUSTIZIA AVVENUTA NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DEL 53 DEGLI ESODATI,INFATTI PER LORO...OLTRE AL DANNO,ANCHE LA BEFFA.GLI ESODATI POSTALI DEL 53 AVREBBERO MATURATO IL DIRITTO ALLA PENSIONE DI VECCHIAIA NEI SUCCESSIVI 36 MESI DAL DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA RIFORMA PENSIONISTICA SOMMANDO AI 36 MESI LA FINESTRA OTTERREBBERO LA DECORRENZA AL TRATTAMENTO PENSIONISTICO DOPO IL 2014 E DI FATTO SONO FUORI DALLE DEROGHE.TUTTI GLI ESODATI CHE AVEVANO FATTO GLI ACCORDI CON POSTE ITALIANE PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO DEBBONO AVERE LO STESSO TRATTAMENTO:IL DIRITTO ALLA PENSIONE!SENZA DISTINZIONI DI CLASSE O DI SESSO.LA CLASSE DEGLI ESODATI DEL 52 POSSONO AVERE LA SALVAGUARDIA,INVECE GLI ESODATI DEL 53 PUR AVENDO LAVORATO IN PIU' E DI CONSEGUENZA CON PIU' ANNI DI CONTRIBUTI VERSATI NO!LE DONNE POSSONO AVERE LA CHANCE DI ANDARE IN PENSIONE COL CALCOLO DEL SISTEMA CONTRIBUTIVO MENTRE AGLI UOMINI NO!VERO E' CHE SAREBBE PENALIZZANTE MA RAPPRESENTEREBBE: UNA POSSIBILITA' DI SCELTA ANCHE PER GLI UOMINI.SONO IN UN CALVARIO CHE DURA DA 11 MESI SOLO PER AVERE ACCETTATO UN ACCORDO DI SCIVOLO ALLA PENSIONE CON POSTE ITALIANE PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO E CHE SUCCESSIVAMENTE AD ESSA E' DIVENTATO PER ME:TUTTO TRAGICO,SENZA FUTURO.HO SGOBBATO UNA VITA E VERSATO I CONTRIBUTI PER LA PENSIONE DEGLI ALTRI E NON PER LA MIA:UN'AUTENTICA BEFFA. SALUTI ESODATO 53
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