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venerdì 2 marzo 2012

Domande ricorrenti


Escher- Labirinto
Sono una postale esodata di 59 anni che non rientra nella modifica del milleproroghe.
Sono sconcertata nel vedere che si ascoltano le richieste di tutte le lobby mentre si rimanda di continuo la soluzione del nostro problema, che probabilmente non si vuole risolve.
Ora mi chiedo:
Come mai il Governo non richiama Poste Italiane che continua a convocare dipendenti per l'esodo incentivato e non risponde a coloro che in seguito a questa pratica ora si trovano in seri problemi?
Perché non si guarda come viene gestito il fondo di solidarietà di Poste che potrebbe essere utilizzato per lo meno per dare una mano o un contributo visto che è stato creato con l'apporto di tutti? 
Perché non si chiede trasparenza e chiarezza ad una azienda che sventola il suo attivo,  ma quando si tratta di dipendenti (intendo i livelli bassi) da anni non dà risposte ed è completamente assente?

Ora non si sa più nemmeno a chi rivolgersi per le pratiche ex Ipost: da mesi si brancola nel buio.

Siamo tanti in attesa di una risposta e in attesa che il ministro Fornero mantenga la promessa di considerare il problema. Spero non si risolva tutto con una lacrima. Sarebbe veramente ingiusto.
La ringrazio e mi auguro che Voi continuiate a portare aventi le nostre ragioni.
F. Marinella - Forlì

2 commenti:

  1. Sono Paola e credo che la nostra situazione si riduca al fatto, che solo le persone dipendenti, danno una rendita garantita in fatto di tasse a qualsiasi governo, in queste condizioni, semplicemente non conviene loro risolvere in fretta queata grave ingiustizia.

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  2. Viviamo in un paese in cui le tasse sono le più alte d'Europa, la benzina e le commissioni bancarie le più alte d'Europa, gli stipendi di manager/parlamentari i più alti d'Europa, i servizi tra i più scadenti d'Europa, l'evasione e la corruzione le più alte d'Europa, la disoccupazione giovanile la più alta d'Europa. Ma gli stipendi di operai e impiegati sono i più bassi. Non c'è alcuna volontà di cambiare, ci stanno prendendo in giro tutti da sempre.

    Emanuele C.

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