Sugli esodati «i numeri che sono circolati non ci permettono di dare una risposta a tutti». In attesa di una stima attendibile, su cui è al lavoro un apposito tavolo tecnico ministeriale, il ministro del Welfare Elsa Fornero mette le mani avanti sulla possibilità di garantire un reddito "ponte" agli esodati, usciti dal mondo del lavoro ma in attesa della pensione senza un reddito.
Il Governo, spiega a margine di un Convegno promosso dalle Consigliere di parità, cercherà di risolvere la questione molto prima del prossimo 30 giugno: «Siccome stiamo cercando dei criteri, i primi ad essere considerati sono quelli entrati in accordi aziendali di mobilità in base ai quali hanno rinunciato al lavoro potendo contare sulla pensione - ha detto Fornero ricordando i 65mila che andranno in pensione con le vecchie regole secondo quanto stabilisce il decreto "SalvaItalia" - sto cercando di far quadrare i conti, cercherò di risolvere questo problema in tempi rapidi. La legge mi dà tempo fino al 30 giugno ma capisco l'ansia e faremo molto prima».
Riforma migliorabile dal Parlamento
Nel "day after" la presentazione ufficiale del Ddl destinato a rivoluzionare il mercato del lavoro, il ministro Fornero ha avuto anche altre occasioni per spiegare le intenzioni del Governo, e soprattutto per ribadire contenuti e prospettive delle nuove regole. Così, ospite di un convegno sulla tutela della lavoratrice madre», spiega: «Spero che la riforma sia approvata in tempi brevi e magari sia anche migliorata dal Parlamento che è sovrano». Adesso, conclude, «auguriamoci che questa riforma sia approvata e che sia congegnata bene e che funzioni, creando anche maggiore conciliazione fra lavoro e maternità-paternità».
Articolo 18, ceduto meno delle attese Nel "day after" la presentazione ufficiale del Ddl destinato a rivoluzionare il mercato del lavoro, il ministro Fornero ha avuto anche altre occasioni per spiegare le intenzioni del Governo, e soprattutto per ribadire contenuti e prospettive delle nuove regole. Così, ospite di un convegno sulla tutela della lavoratrice madre», spiega: «Spero che la riforma sia approvata in tempi brevi e magari sia anche migliorata dal Parlamento che è sovrano». Adesso, conclude, «auguriamoci che questa riforma sia approvata e che sia congegnata bene e che funzioni, creando anche maggiore conciliazione fra lavoro e maternità-paternità».
Poco prima, al termine di un incontro con la Fnsi, un accenno al "nodo" dell'articolo 18. Il Governo - commenta - giudica accettabile il compromesso raggiunto: «Non é esattamente quello che avevamo pensato», ma l'Esecutivo ha ceduto «molto meno di quanto altri avrebbero voluto». In una economia che non ha grandi prospettive di crescita e di drammatica scarsità di lavoro «per colpa di molti lacci e lacciuoli», conclude, «siamo di fronte a una scelta. Siccome il mondo corre ed é dinamico, o sciogliamo i nodi o la cittadina dei protetti si restringe sempre più e il numero degli esclusi aumenta».
(Leggi)
mi sono persa qualcosa...perchè la legge le dà tempo fino al 30 giugno?
RispondiEliminaSi ricordi Ministro le sue parole:non lasceremo nessuno senza stipendio e senza pensione. Questa frase l'ha detta a dicembre, possibile se la sia gia' scordata? O le fa' comodo dimenticarla quando le cose si ingarbugliano.......? ASPETTIAMO COSE EQUE E GIUSTE. Paola
RispondiEliminaLa soluzione sarebbe ovvia:
RispondiEliminachi aveva acquisito diritti con la vecchia normativa rispetta le vecchie regole chi dovra' andare in pensione dopo l'entrata in vigore del decreto legge "Monti-Fornero" rispetterà' purtroppo le nuove regole.
Non so, sembra quasi un ragionamento da quinta elementare eppure i tecnici non ci sono ancora arrivati.
SONO D'ACCORDO. CHI HA FIRMATO CON LE VECCHIE REGOLE DEVE IN FUNZIONE DI QUESTO, ANDARE CON QUELLA NORMATIVA. SE L'ERRORE DI VALUTAZIONE PRIMA DI METTERE MANI ALLA RIFORMA LO HA FATTO FORNERO CON TUTTI I GRANDI TECNICI, PERCHE' DOBBIAMO PAGARE NOI. NON PAGHIAMO GIA' ABBASTANZA. VOGLIONO RISOLVERE LA CRISI SOLO SULLE SPALLE DEGLI SFIGATI COME PROBABIMENTE CI CONSIDERANO, VISTO COME CI TRATTANO COME PEZZENTI. E' VERO PER CAPIRE CERTE OVVIETA' NON C'ERA BISOGNO DI SCOMODARE LA BOCCONI, CHE VISTI I RISULTATI PENSO CHE COME UNIVERSITA' NE ESCA UN PO' TROPPO SOPRAVALUTATA. SONO UNA ESODATA DI POSTE DEL 53 E PENSARE CHE IL PROBLEMA DOPO AVERLO CREATO LOO DEVE RISOLVERE LA FORNERO, MI FA' RABBRIVIDIRE
EliminaCon la scusa che non ci sono i soldi ( che invece ci sono...vedi le spese inutili e gli sprechi...) si prospetta un pasticcio con fregatura finale...
RispondiEliminaegoser52
Quando mi apprestavo a passare il Natale peggiore della mia vita per via dell'esodo da poste italiane, avevo scritto a Gesù bambino affinchè il presidente Monti e la ministra Fornero trovassero una soluzione anche per me e gli altri esodati, adducendo che, anche loro avevano un cuore vista la mia buona fede firmando l'accordo in tempi del tutto tranquilli. MI ero quasi illuso che con varie proroghe avrebbero sistemato i DANNATI come me che vagavano tra notizie di giornali, interviste in tv e vari siti internet.Ora GESU e cresciuto, sarà crocifisso e risorgerà, ma ancora adesso mi rivolgo a LUI; come a Natale.Certamente ora saprà illuminare le menti dei sopracitati MONTI e FORNERO. Certo in una soluzione a breve, grazie.
RispondiEliminaSe la Fornero ha sbagliato sottostimando il problema degli esodati, si assuma le sue responsabilita'e corregga la riforma. Chi sbaglia paga e i cocci sono i suoi. non si puo' lasciare senza pensione chi ha lavorato onestamente e pagato le tasse. Le leggi non possono essere retrattive. I soldi ci sono basta detrarre dall'introito che la riforma produrra' il costo degli esodati e' così semplice.
RispondiEliminaSe lascerebbe un solo esodato a non percepire la pensione le auguro a lei le stesse condizioni quando andra' in pensione.
Ministro Fornero Si dimetta. Ha gia' fatto troppi errori.
RispondiEliminaGLI ESODATI DEL 53 CHE HANNO FIRMATO GLI ACCORDI CON POSTE ITALIANE PRIMA CHE LA PROFESSORESSA FORNERO DIVENTASSE MINISTRO DEL LAVORO,DEVONO ANDARE IN PENSIONE CON QUANTO STABILITO CON QUEGLI ACCORDI.GLI ESODATI DEL 53 CHIEDONO AL GOVERNO IL RISPETTO DELLE LEGGI..
RispondiEliminaInnalzamento dell'età pensionabile,risparmio stimato 14 miliardi,Incasso dell'IMU 21 miliardi,ma saranno di più perchè il 90 per cento dei comuni applicherà l'aliquota massima e di conseguenza aumenterà anche la percentuale che andrà allo stato,e vengono a dire che non hanno i soldi.Ma vadano a casa il più presto possibile,in Spagna, che dicono stia peggio di noi la riforma previdenziale è graduale e andrà a regime nel 2027.Comincio a pensare che governare un paese è una cosa,stare dietro una cattedra è un'altra.Quindi cari professori che state al governo cercate di pensare un pochino di più prima di fare questi disastri.
RispondiEliminaEsodato
Esodato
TUTTI GLI ESODATI AL 31.12.2011 DEVONO ANDARE IN PENSIONE CON IL SISTEMA PREVIGENTE LA RIFORMA FORNERO PER UNAA QUESTIONE DI EQUITA' SOCIALE.
RispondiEliminaOggi e' Pasqua e sono davanti a questo pc come 4 mesi fa quando due personaggi pieni di boria hanno detto salviamo il Paese.Ma cosa dite gli Italiani sono contenti, l'equita' e' questa...Ma non vi accorgete che per le strade,nei bar,nei centri commerciali ecc ecc la gente dice che dovete andarvene,che avete colpito solo chi arriva a malapena a paghe o pensioni fino a 1.300 euro(gia' avere 1.300 euro si puo' definire un signore)anche chi vi continuera' ad appoggiare con questa equita' si accorgera' di quanto gli Italiani stanno pensando di fare.Tagliate tutte le pensioni fino a un max di 3.000 euro al mese tanto chi ha gia' guadagnato tanto gli bastano, no a tante cariche, ridimensionamento di scorte(chi fa il bene non deve avere paura) no a tante auto blu, no ai caccia e altre spese evitabili,rientro di una parte dei nostri militari...... E' Pasqua porca miseria e sono tanto triste per questa ingiustizia raffaele c con la sua famiglia.
RispondiEliminaBuona Pasqua anche a te e alla tua famiglia, Raffaele c attento e partecipe lettore di questo blog
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