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martedì 8 maggio 2012

ESODATI a Torinoincontra

08/05/2012 - CONVEGNO DELLA REGIONE SUL MODELLO PIEMONTE
Fornero: "Bene l'apprendistato ma deve produrre rapporti stabili" 
Il ministro: «I nostri studenti sanno troppo poco anche l'italiano»
MARINA CASSI
Torino
E’ stata una breve apparizione quella del ministro Elsa Fornero al convegno della Regione «Io lavoro con l’apprendistato», ma sufficiente per «benedire» il modello Piemonte sull’apprendistato e ribadire le linee programmatiche della riforma del mercato del lavoro oltre a dire che gli studenti italiani sanno poco.
A attenderla un gruppone di esodati e mobiliferi con grandi cartelli che chiedono il rispetto degli accordi sottoscritti. Invece rischiano di rimanere anche anni senza pensione e senza indennità di mobilità. Fornero ne riceve tre - Beppe Costamagna ex Tyco, Raffaella Terlizzi ex Fiat e Gian Carlo Murgiano ex Cuki - che le spiegano che ci sono accordi firmati al Ministero del Lavoro per metterli in mobilità e poi in pensione. Ma non parlano solo di sè; raccontano la situazione generale che riguarda migliaia di persone che vivono nell’angoscia costante di rimane senza alcun reddito anche per anni.
Dicono: «Il ministro ci ha detto che ci sono persone messe peggio di noi. Che chi lavora e deve rimanere molti anni in più del previsto è messo peggio. Ma non ci sembra un ragionamento sensato». Aggiungono: «Chiediamo che ci venga riconosciuto il diritto al rispetto degli accordi sottoscritti. Poi si potrà discutere quando e come pagarci il dovuto».
Intervenendo al convegno Fornero loda la scelta del Piemonte di mettere in apprendistato anche i ragazzi dai 15 anni. Dice: «C’è una percentuale ancora troppo alta di giovani che viene lasciata a se stessa, che non termina il percorso scolastico e quindi si lascia andare all’abbandono». Sarebbe il 18,8% in Italia contro il 14 dell’Europa, l’11 della Spagna e il 12 della Francia.
Ma anche quando studiano i ragazzi italiani non meritano la sufficienza del ministro: «I nostri giovani sanno troppo poco. Non conoscono le lingue, l’italiano compreso e neanche i rudimenti della matematica. Non sanno fare di conto». E naturalmente bene non vanno neppure le percentuali dei laureati. Spiega Fornero: «Se poi si prende in considerazione la posizione di persone tra i 30 e i 34 anni con titolo di studio universitario si nota che il dato complessivo in Europa è del 33,6%, in Italia del 19,8% mentre in Francia del 43,5%, in Germania del 30%, nel Regno Unito del 43%. I nostri giovani studiano ancora troppo poco».
Il modello dell’apprendistato sembra convincere il ministro che però ammonisce: «Deve servire a formare i giovani che così diventano più produttivi e anche a creare rapporti di lavoro stabili». A inizio convegno il presidente Cota aveva riparlato delle iniziative prese per i giovani dalla sua giunta e l’assessore Porchietto del modello di apprendistato piemontese. (Leggi)

4 commenti:

  1. Il ministro ha detto che ci sono persone messe peggio di noi esodati. Che chi lavora e deve rimanere molti anni in più del previsto è messo peggio di chi deve restare per anni senza stpendio e senza pensione.
    Ma sono meravigliato da questa espressione !!!!
    Se l'azienda me lo proponesse non solo tornerei a lavoro ma sarei disposto ad andare in qualsiasi sede d'Italia pur di avere uno stipendio...
    Se un Ministro ragiona così . siamo messi proprio
    male! non oso immaginare cosa potrà accadere in mano a questi professori :

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  2. Se le risposte sono queste,per l'incontro del 9 maggio con i sindacati non promette niente di buono,anzi....
    Esodato poste

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  3. A sentirla, la Fornero, parla bene in italiano ma razzola molto male da ministro. E' un'asina perchè non conosce la nostra storia di lavoratori esodati. Ed è cocciuta come un'asina perchè non vuole ammettere l'errore clamoroso che ha commesso con la riforma di dicembre del sistema previdenziale. Noi non miriamo a una "generosa pensione" perchè siamo stati abituati ad un ingeneroso stipendio per tutta una vita lavorativa. In vecchiaia, la signora, ci vuole fare patire anche la fame! BRAVA!!! Passerai alla storia per questo!

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  4. Su un argomento non posso dare torto al Ministro: la scarsa conoscenza dell'italiano da parte di tanti studenti e di tanti laureati che si porta dietro la scarsa conoscenza delle lingue straniere. Se poi si vanno a cercare le responsabilità di tale diffusa ignoranza credo che la classe docente ne abbia a iosa. Sul resto, se non fosse che è in gioco la nostra vita, sarebbe caritatevole stendere un velo pietoso, perchè rivela anch'esso ignoranza: l'ignoranza del contesto da parte di chi deve prendere decisioni sul quello. E' grave come e, forse, di più che non conoscere bene l'italiano.

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