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sabato 16 giugno 2012

Contro iniquità e diseguaglianza

Lavoro, sindacati in piazza a Roma
«Contro iniquità e diseguaglianza»

Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil: «Siamo oltre centomila». Camusso: cambiare l'agenda politica. Bonanni: la crescita non si fa con le tasse. Angeletti: Fornero risolva il problema degli esodati
La manifestazione di oggiROMA - Sindacati uniti in piazza a Roma per il lavoro e per la crescita, mentre infuria ancora la polemica sulle cifre sugli esodati. «Siamo oltre duecentomila» dicono gli organizzatori.La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil dal titolo "Il valore del lavoro", è partita da piazza della Repubblica diretta a piazza del Popolo per i comizi dei tre segretari generali, Camusso, Bonanni e Angeletti.
Camusso. Cigl Cisl e Uil sono in piazza «per le ragioni del cambiamento» perché l'agenda politica per ora ha prodotto solo «iniquità e diseguaglianza e non ha dato risposte sul lavoro e sullo sviluppo» ha detto il segretario generale Cgil, Susanna Camusso, a margine della manifestazione. «Chiediamo il cambiamento dell'agenda politica, senza non ci sono prospettive per il Paese».
Bonanni. «Il sindacato continuerà a mobilitarsi in tutta Italia per il lavoro e per la crescita» ha detto il segretario generale Cisl Bonanni sottolineando che il sindacato non ha mai smesso. «Vogliamo la crescita - ha detto Bonanni - ma questa non si fa con le tasse o con la riduzione di stipendio e pensioni. Fanno la terapia contraria a quella che serve».
Angeletti. Anche il leader della Uil, Luigi Angeletti, punta il dito contro la politica del governo, soprattutto sulla platea degli esodati. «Siamo in piazza per difendere quelli che stanno perdendo il lavoro o rischiano di perderlo a causa di un governo che ha creato persone che non sanno più se hanno un lavoro o una pensione. A forza di annunci sulla crescita siamo finiti in recessione» ha aggiunto. «Ci aspettiamo - ha detto inoltre - che il ministro Fornero risolva il problema degli esodati e faccia meno interviste. Non si candiderà e quindi non servono».
Recessione. «Siamo in piazza perché il Paese sta andando in grave recessione e stiamo perdendo molti posti di lavoro. Non è vero che la recessione dipende dall'Europa - ha detto Angeletti - ma dipende anche dalle scelte del Governo». Angeletti ha commentato le decisioni dell'Esecutivo sullo sviluppo affermando che si tratta «solo dei titoli e di annunci».
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1 commento:

  1. Bella manifestazione....la fornero rifletta e faccia un passo indietro! lucia

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