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domenica 7 ottobre 2012

5103 alla camera senza copertura

LAVORO & PENSIONI
Esodati, guai per Monti: la legge costa 5 mld
Domenica, 07 Ottobre 2012
Alla Camera proposta senza copertura.
Il governo Monti rischia di pagare caro il pasticcio degli esodati. Da lunedì 8 ottobre, infatti, nell'aula della Camera è iniziato l'esame di un disegno di legge bipartisan sugli esodati che allarga di molto le maglie dei possibili beneficiari e che introduce anche deroghe alla riforma Fornero delle pensioni, con un costo di circa 5 miliardi di euro. E per di più il testo non ha una vera copertura finanziaria.
PROPOSTE DI PD, IDV, LEGA. In queste ore il governo sta trattando con la maggioranza per un compromesso, per il quale le risorse potrebbero essere poste nella legge di stabilità che l'esecutivo si appresta a varare. Il testo nasce dall'unificazione di tre diverse proposte di legge depositate da Cesare Damiano (Pd), dal capogruppo della Lega Giampaolo Dozzo e dall'Idv Giovanni Paladini. Sotto la regia del relatore Luigi Muro (Fli), autore di diverse interpellanze sugli esodati, ne è nato un testo che giovedì 4 ottobre è stato approvato all'unanimità dalla commissione Lavoro.
NEL 2016 1, 2 MILIARDI DI COSTI. La proposta amplia la platea dei beneficiari delle deroghe alla riforma Fornero sulle pensioni con un peso sulla Finanza pubblica ingente: 240 milioni di euro per l'anno 2013, 630 milioni nel 2014, 1,040 miliardi nel 2015, 1,220 miliardi nel 2016, 1,030 miliardi nel 2017, 610 milioni per il 2018 e 300 milioni dal 2019.
In più la copertura è puramente formale: è previsto che il ministero delle Finanze adotti «misure in materia di giochi pubblici online, lotterie istantanee e apparecchi e congegni di gioco, utili al fine di assicurare il reperimento delle maggiori entrate» necessarie alla legge. Insomma tutto e niente.
ALL'ESAME DEL BILANCIO. La commissione Bilancio, il cui parere è necessario, non si è pronunciata visto che il governo non ha fatto pervenire la relazione tecnica della Ragioneria generale. Questa dovrebbe arrivare martedì 9 ottobre permettendo così alla commissione Bilancio di esprimere un parere direttamente all'Aula.
Ma giovedì 4 ottobre, al momento dell'approvazione del testo in commissione Lavoro, gli esponenti della maggioranza si sono dichiarati consapevoli della problematicità del tema coperture. Tanto che lo stesso Muro ha proposto un confronto anche «informale» con il governo. La maggioranza è andata avanti con questa legge nonostante il 'catenaccio' del governo, proprio per la chiusura totale dell'esecutivo che ha portato a una situazione di muro contro muro.
SCONTRO O COMPROMESSO. Ma a questo punto il rischio è che questa dinamica si trasferisca anche in Aula e venga approvata una legge onerosa per le casse dello Stato. Di qui le trattative tra Tesoro, Lavoro e maggioranza. C'è chi, come Cesare Damiano è per la linea intransigente e chi, nello stesso partito democratico sarebbe favorevole a un restringimento della platea a patto che il governo si impegni in Aula solennemente a inserire le risorse necessarie nella legge di stabilità, che già martedì 9 dovrebbe essere in Consiglio dei ministri.
(Leggi)
 

2 commenti:

  1. Non esiste un restringimento della platea!!!! Tutti sono sullo stesso piano!Devono trovare le risorse per tutti.Se di sbaglio si parla BISOGNA trovare le RISORSE per riparare al male inferto a chi NON poteva PREVEDERE una porcheria simile.Chiediamo solo poco piu' di mille euro al mese a seconda dei casi.Non migliaia di euro come loro......DEVONO!! raffaele c e la sua famiglia

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  2. Ingenti risorse? e che facciamo li lasciamo senza pensioni? Non esiste nessuna riflessione. le risorse si devono trovare. Vorrei vedere se i membri del governo che fanno resistenza al ddl rimarrebbero senza pensionee per parecchi anni, avrebbero trovato i soldi immediatamente.

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