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mercoledì 10 ottobre 2012

Ai ferri corti Governo-maggioranza su proposta Damiano

Esodati, tensione Governo-maggioranza su proposta Damiano 5103
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Esodati, scontro governo-maggioranza
Fornero: ddl smonta impianto riforma

ROMA - Sembrava la quadratura del cerchio, la soluzione capace di risolvere il nodo esodati chiudendo le polemiche. Ma il disegno di legge proposto dall'ex ministro Cesare Damiano econdiviso da Pd, Pdl, Udc e molte opposizioni che introduce una serie di scalini per consentire ai lavoratori di 58 anni di andare in pensione con 35 anni di contributi fino al 2017 non piace al governo. Costa 5 miliardi di euro, una cifra giudicata eccessiva da ragioneria dello Stato e commissione bilancio.
E il ministro Fornero teme che l’impianto della riforma delle pensioni venga smontato dal provvedimento all’esame della Camera. Con ripercussioni gravi nei rapporti con Bruxelles, considerato che la modifica del sistema previdenziale, un anno fa, era in cima alle richieste della Commissione europea nei confronti di Roma. «Avrei dovuto chiedere più informazioni sulla questione esodati e me ne assumo la responsabilità» ha ammesso Fornero. Ma sulla possibilità di salvaguardare una ulteriore platea di lavoratori coinvolti nella questione, il ministro è stato chiaro. «Siamo pronti a discutere caso per caso, ma non possiamo tutelare chi è uscito con delle generose buonuscite e ricche pensioni calcolate con il sistema retributivo». Una chiusura netta. La controriforma che divide il governo dalla maggioranza punta infatti a gettare una scialuppa di salvataggio ai lavoratori esodati permettendogli di accedere ai trattamenti pensionistici che la riforma impedisce loro. La proposta contiene novità su diversi punti ma l'obiettivo principale è consentire di usufruire delle stesse deroghe oggi stabilite per i primi 120 mila lavoratori salvaguardati ad altri lavoratori che si trovano in situazioni analoghe. Tra i punti più qualificanti spicca l'estensione della sperimentazione fino al 2017 della possibilità di andare in pensione per uomini e donne con il sistema contributivo in una età compresa fra i 57 e i 60 anni. Le donne (fino al 31 dicembre 2015 )possono già beneficiare di questo trattamento anticipato anche se la penalizzazione è piuttosto salata. Il prezzo da pagare per andare in pensione a 57 anni ammonta infatti ad una decurtazione del 20% sull'importo pensionistico. Un taglio prodotto dal diverso sistema di calcolo, quello totalmente contributivo in base al quale l'assegno viene calcolato in rapporto a quanto versato e non più sull'ultima retribuzione maturata. La Riforma Damiano potrebbe dunque estendere il regime sperimentale anche agli uomini e prorogare la data al 31 dicembre 2017. Il progetto prevede l'estensione della salvaguardia a quei lavoratori che abbiano firmato accordi di mobilità entro il 31 dicembre 2011 anche in sede non governativa e anche a coloro che maturano il diritto alla pensione entro 24 mesi dalla fine della mobilità. Il governo, in queste ore, sta cercando di evitare di arrivare allo scontro con il Parlamento. La relazione della ragioneria generale che stoppa il provvedimento non è ancora stata inviata si punta a far tornare il ddl in Commissione lavoro per riaprire la partita e negoziare una intesa sugli esodati senza compromettere la stabilità finanziaria. Stabilità che è al centro dei pensieri di Elsa Fornero da sempre. Proprio ieri si è appreso che il ministro, il 7 agosto scorso, inviò una lettera alla commissione lavoro della Camera invitandola a compiere «ogni sforzo» per evitare il rischio di misure che, se approvate, «potrebbero non essere comprese in sede internazionale».
Soprattutto per ragioni di copertura finanziaria. Come ha sottolineato anche la commissione Finanze della Camera che ha invitato a individuare «una copertura diversa, in quanto le misure di incremento derivanti dai giochi pubblici, oltre a non determinare il gettito aggiuntivo rischierebbero di compromettere le entrate».

1 commento:

  1. ORMAI MANCANO ANCHE LE PAROLE PER COMMENTARE. SPERO CHE TUTTI GLI ESODATI SI RICORDINO, QUANDO SARA' IL MOMENTO DI VOTARE, DI COME SI SONO COMPORTATI I PARTITI E SI REGOLINO DI CONSEGUENZA. IO CREDO DI AVERE FINITO ANCHE DI SPERARE....MI AUGURO CHE COME NOI STIANO MALE TUTTI QUELLI CHE HANNO CAUSATO QUESTO ENORME DANNO. ESODATA POSTE 53

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