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mercoledì 10 ottobre 2012

Fornero: su esodati non mettere a rischio la stabilità dei conti


Lettera del ministro alla Camera di agosto, in cui chiedeva rinvio esame
Fornero, su esodati non mettere a rischio la stabilità dei conti
Sulla questione delle modifiche alla riforma delle pensioni, il ministro del Welfare Fornero scrive al presidente della commissione Lavoro della Camera: occorre fare ogni sforzo - si legge - per evitare il rischio di misure che, se non adeguatamente comprese in sede internazionale, compromettano gli sforzi di stabilizzazione finanziaria. Cgil, Cisl e Uil annunciano nuovi presidi, da martedì, in Piazza Montecitorio per sollecitare una rapida soluzione per i cosiddetti esodati
ROMA
"Ritengo che occorra fare ogni sforzo per evitare anche il solo rischio di adottare misure che, se non adeguatamente comprese anche in sede internazionale, potrebbero avere l'effetto di compromettere gli sforzi di stabilizzazione finanziaria sin qui profusi dal Parlamento, dal Governo e dal Paese". Lo scriveva il ministro del Welfare, Elsa Fornero, in una lettera dedicata dal Ddl esodati inviata alla commissione Lavoro della Camera il 7 agosto scorso. Fornero chiedeva un rinvio di un mese dell'esame da parte della commissione, come si legge sui resoconti parlamentari, ma l'appello non fu accolto. Il ministro, nella lettera letta dal presidente Silvano Moffa (Pt) alla commissione prendeva atto del "vasto consenso da parte delle forze politiche" sulla proposta di legge per gli esodati e manifestava la consapevolezza che si tratta di una questione, "peraltro in divenire, per la quale è necessario effettuare sforzi ulteriori".
“D'altra parte - proseguiva il Ministro - esistono alcuni elementi oggettivi che sconsigliano l'adozione, in questa fase, di scelte non adeguatamente ponderate. Al riguardo, segnalo la necessità di un lavoro collegiale da parte dei vari ministeri coinvolti, in primis il ministero dell'Economia, e l'opportunità di calare le ulteriori misure che dovranno essere adottate in materia pensionistica nel delicato quadro congiunturale che attualmente interessa l'Italia".
Al centro del contendere tra Governo e partiti, la proposta normativa, avanzata da Damiano del Pd ma condivisa da Pdl, Udc, Idv e Lega, che oltre a prevedere una copertura per i lavoratori esodati introdurrebbe una serie di scalini per consentire ai lavoratori di 58 anni di andare in pensione con 35 anni di contributi fino al 2017.
Ultima Modifica: 09 ottobre 2012, 10:41

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