Esodati, il fallimento politico dei tecnicimartedì, 9 ottobre 2012
La riforma previdenziale di Elsa Fornero è stata la misura più importante presa dal governo tecnico. Mentre sui giornali un vasto numero di forze politiche rilancia l’agenda Monti, in Parlamento tutti i partiti, anche i più montiani, hanno votato per ritoccare pesantemente questo provvedimento.
Gli esodati continuano ad essere il vero problema della riforma Fornero. I 9 miliardi stanziati dal governo per tutelare i lavoratori senza occupazione che si sono visti allungare, anche di molti anni, l’età per la pensione non bastano a coprire la platea degli esodati. Nei calcoli del governo questo intervento coprirà 120 mila persone, ma i lavoratori senza alcun forma di reddito per un prolungato periodo di tempo sono molti di più. I partiti della maggioranza di Monti hanno votato all’unanimità in commissione Lavoro un emendamento del democratico Cesare Damiano che si propone di risolvere questo problema.
L’emendamento Damiano è però molto costoso, almeno secondo i calcoli del ministero del Lavoro. Si parla di 30 miliardi in dieci anni, una cifra che metterebbe ancora più in difficoltà i conti pubblici italiani. Il deputato del Pd parla di un impatto finanziario molto minore, ma il punto controverso è la reintroduzione, per pochi anni, delle pensioni di anzianità, necessario per permettere una tutela sociale agli esodati. La platea dei beneficiari di questa riforma però si potrebbe ampliare, e di conseguenza l’intervento diventerebbe molto più costoso.
La riforma previdenziale della Fornero diventa così la plastica rappresentazione del fallimento politico dei tecnici. L’Italia spende meno degli altri paesi in praticamente tutti i settori dove interviene lo stato, dagli investimenti alla sanità fino alla scuola, e l’elenco potrebbe continuare. Oltre che per il costo del debito, che non dipende dalle scelte governative, l’Italia spende di più dei suoi partner europei solo nella previdenza. Il governo Monti, applicando la ricetta del rigore imposta dal Merkozy, si è dedicato alla voce più importante della spesa pubblica cercando però di fare cassa in modo piuttosto maldestro.
Il peggioramento congiunturale che sta facendo sballare tutte le previsioni di risparmio del governo, e la fretta evidente con la quale la riforma Fornero è stata costruita, hanno contribuito all’attuale pasticcio, che rischia di spedire in condizioni di grave indigenza migliaia di nuclei familiari. Il sostegno all’Agenda Monti riscuote notevole successo tra i titolisti della grande stampa, ma in parlamento come nel paese reale il suo provvedimento più importante non riscuote certo consenso.
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