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lunedì 5 marzo 2012

Se la platea è più larga?

Risorse per lavoratori esodati per 65mila lavoratori ma la platea è più larga: come fare

Cinque miliardi: questa la somma stanziata in sette anni per le pensioni degli esodati, previsto nel decreto salva Italia, 240 milioni, la cifra stanziata per il 2013. Negli anni successivi si arriverà a un massimo di 1,2 miliardi nel 2016, ciò significa che i soldi stanziati dal governo per gli esodati non bastano più.
Il tetto di 65 mila lavoratori sul quale i fondi (5 miliardi nei prossimi 7 anni) sono tarati sarebbe già stato raggiunto e il totale dei lavoratori interessati sarebbe almeno triplo, intorno a quota 200 mila.
Il problema è sul tavolo del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, e c’è il rischio che decine di migliaia di lavoratori restino senza stipendio e senza pensione per effetto della riforma della previdenza. In questa situazione ci sono circa 10 mila torinesi, di cui oltre 5 mila metalmeccanici, che si aggirano sperduti tra Uffici del Lavoro, Inps, patronati sindacali alla ricerca di una risposta.
A spiegare il problema Davide Franceschin della Cgil: “Nel testo del decreto sulle pensioni non si fa riferimento a un numero preciso di persone che saranno esentate dal provvedimento. Si indica solo l’importo massimo di risorse stanziate a tal fine. Questo rende difficoltoso stabilire quante persone riusciranno a non cadere nella morsa della riforma previdenziale almeno fino a quando non usciranno le norme attuative.
Dovrebbero essere emanate, secondo il testo del Milleproroghe, entro il 30 giugno. Se poi i lavoratori, ormai privi di reddito, dovessero versare contributi per poter raggiungere il requisito pensionistico, ci troveremmo dinanzi ad un vero proprio abuso da parte delle istituzioni”.
(Leggi)

4 commenti:

  1. Non bisogna considerare noi Italiani figli e figliastri;perciò bisogna salvare tutti gli esodati usciti dal lavoro il 31.12.2011 dopo aver sgobbato una vita e pagato le tasse.Esodato53

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  2. Le risorse fatele uscire anche per gli esodati del 53 perche" anche loro hanno pagato le tasse una vita lavorativa.Le riforme vanno fatte in modo graduale senza stravolgimenti in essere.

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  3. Se non ci sono i soldi per tutti,A noi di poste
    fateci annullare l'accordo POSTE ITALIANE non e ' AZIENDA in CRISI!!!

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  4. Sono d'accordo con il collega del post precedente,Poste riassuma chi vuole tornare al lavoro ci sarebbero un po' di possibilita' in piu' per altre persone.

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