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venerdì 2 marzo 2012

Una riforma inutile


Domenico Proietti - segretario UIL
PENSIONI/ Milleproproghe.
Proietti (Uil): gli esodati?
Il decreto liberalizzazioni li salvi da una riforma inutile
giovedì 1 marzo 2012
PENSIONI, LE SPERANZE PER GLI ESODATI DOPO IL DECRETO MILLEPROROGHE SECONDO LA UIL C’è una sola ragione che, finora, aveva reso (ma di poco) meno indigesta la riforma delle pensioni agli occhi dei bistrattati cittadini. La legittimazione del provvedimento messo a punto dalla Fornero risiedeva nel fatto che, da qui a breve, il sistema sarebbe imploso, ricadendo sulle fragili fondamenta. Si è detto, inoltre, che le istituzioni europee insistevano in tal senso e che, se non avessimo dato loro retta, ci saremmo trovati in balia dello spread senza più tutele comunitarie. Non era vero niente. «Si è deciso di intervenire su un sistema che la Commissione europea e il Fondo monetario internazionale avevano giudicato, dal punto di vista economico, perfettamente sostenibile», spiega, interpellato da ilSussidiario.net Domenico Proietti, segretario confederale della Uil con delega alle politiche previdenziali. «L’età di uscita dal lavoro era perfettamente in linea con quella europea. Circa un anno fa avevamo agganciato l’accesso al trattamento previdenziale alle aspettative di vita», aggiunge.
E allora? Cos’è successo? «L’operazione di dicembre è stata fatta per mere ragioni di cassa. Era necessario reperire le risorse per garantire il pareggio del bilancio nel 2013 e non si è avuto il coraggio di tagliare laddove sarebbe stato opportuno». Nei costi improduttivi della politica, anzitutto. «Si sarebbe dovuto riordinare il sistema istituzionale (abolendo le provincie, ad esempio), cancellare o tagliare quelle voci di spesa inficiate da corruzione, e agire sulla miriade di municipalizzate. Basti pensare che pressoché ogni comune dispone di una sua azienda dei trasporti. Istituendone a livello regionale si potrebbe risparmiare svariati miliardi».
La lotta all’evasione, infine: «Anche da questo capitolo sarebbe stato possibile recuperare molto di più. Invece, il governo ha preferito agire dove è più facile colpire. Sul futuro previdenziale dei cittadini. Senza dimenticare le penalizzazioni del presente, con il blocco delle indicizzazioni all’inflazione dei trattamenti pari a tre volte il minimo». Entrando nel merito, Proietti contesta l’impianto stesso del provvedimento: «Si doveva introdurre il principio della volontarietà, in modo da premiare chi fosse andato più tardi in pensione e penalizzando chi fosse andato prima. La copertura richiesta sarebbe stata la medesima». Altro nodo cruciale, quello degli esodati: «Abbiamo calcolato che ci sono almeno 60 mila persone cui è stata modificata la normativa in corso d’opera e che, avendo stipulato accordi di esodo volontario con la propria azienda senza rispettare i criteri delle disciplina vigente, si ritrovano senza lavoro e senza pensione».
Il ministro Fornero, rigettando in Senato la maggior parte degli emendamenti presentati, promise che la partita sugli esodati sarebbe stato riaperta con un provvedimento ad hoc, successivo all’approvazione delle riforma. C’è chi sostiene che la materia possa essere discussa in seno al dibattito sulla riforma del mercato del lavoro. Chi, successivamente.
«In ogni caso - afferma Proietti - è troppo tardi. Crediamo che già in corso dell’approvazione del decreto sulle liberalizzazioni sia possibile introdurre delle misure che sanino la situazione. Si tratta, infatti, di lavoratori che hanno bisogno di risposte ora». Si era detto, infine, che la riforma sarebbe stata funzionale alla redistribuzione delle opportunità tra le generazioni. «La prova che non è stato così - conclude - è che non si è destinato un centesimo all’incentivo e allo sviluppo della previdenza complementare, determinante per le giovani generazioni». 

6 commenti:

  1. condivido tutto, tranne le lacrime a posteriori. L'assenza del sindacato riguardo alle riforma delle pensioni è stata totale. Il perchè non lo so, ...ma così è.

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  2. Perche' almeno noi di POSTE visto che non e' una AZIENDA in CRISI
    non trattate per farci annullare l'accordo ( per chi vuole)
    visto che con lo stato c'e una partecipazione con libretti e buoni postali, dando cosi una possibilita di salvezza per tutti?
    in questo modo lo stato non sborserebbe nulla.

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  3. ...e chi ha fatto lo svincolo, quindi non ha preso soldi ma ha fatto entrare part time al 50% un figlio cosa deve fare? Sacrificare il futuro di un giovane che lavora già da un anno e mezzo per una pensione da 1000 euro al mese che mi spetta di diritto visto che ho versato contributi per più di 35 anni!!!??? I soldi li deve trovare lo stato facendo cassa sui veri patrimoni e non sui piccoli risparmiatori dei libretti postali. Comunque quando parlo di Stato intendo includere anche Poste Italiane, che ci ha liquidati velocemente giocando sulla nostra fragilità, e sicuramente versandoci molto meno di quanto sarebbe stato il costo per ognuno di noi se continuava a lavorare fino ai 65 anni o più.

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  4. Lavorati esodati,cassintegrati,precoci,disoccupati giovani senza lavoro ricordiamoci che il 2013 è piu' vicino di quanto sembra, a meno chè la fine del mondo a dicembre del 2012 ci stronchi tutti, ricordatevi una cosa:i signori politici di destra di sinistra di centro, o meglio specificato, quelli che hanno appoggiato la riforma di quella donna e tutti i suoi compari, dai vertici al più basso in gerarchia, si metteranno in fila a cercare il voto promettendo mari e...... oceani (non dico monti!!!!)in quel momento ricordatevi quello che ci anno combinato..... senza lavoro, senza pensione e senza stipendio ci hanno tolto il sorriso la serenita' nelle case, la certezza di poterci curare ecc...... Invece... dobbiamo dare il voto a chi entro giugno 2012 sara' in grado di sistemare definitivamente queste iniquita', se tutto cio' non avverra' consegniamo le tessere elettorali ai Prefetti dicendo "grazie ma non voto piu' perche' non mi sento piu' italiano fate votare solamente quelle persone, che alla faccia della poverta' hanno stipendi mensili da nababbi.
    Vittorio52

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  5. Vittorio 52 sono d'accordissimo con te. Ci sono delle persone che hanno restituito al Presidente della Repubblica le tessere elettorali che gli sono state poi rimandate. Facciamolo anche noi. Berlusconi, D'Alema, Casini, Bersani Fini...nessuno merita più nulla da noi.

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  6. non facciamo confusione. A ognuno il suo. La colpa è sola nostra che non siamo stati capaci di diventare onorevoli...! quello che dice "Proietti" è sacrosanto, ma fa parte del gioco a posteriori. Chissà quanti si sono divertiti o almeno sono stati acquiescienti rispetto ad una riforma pensionistica ... che tanto i poveri ci sono abituati.....!

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