LAVORO: SUGLI ESODATI IL GOVERNO CONVOCHI I SINDACATI
Pubblicato il sabato, 14 aprile 2012
Un tavolo di confronto governo-sindacati sulla questione degli esodati. A proporlo e’ Cesare Damiano capogruppo Pd in commissione Lavoro. L’abolizione delle quote di anzianita’ e la conseguente mancanza di gradualita’ nell’innalzamento dell’eta’ pensionistica dell’ultima riforma previdenziale, causeranno l’esistenza dei cosiddetti ‘esodati’ per un lungo periodo di tempo. Si rendera’ percio’ necessario effettuare interventi di correzione anno dopo anno. Si tratta nell’immediato di risolvere i problemi che si presenteranno nel 2012 e di accantonare anche le risorse per gli anni successivi. Altrimenti vivremo in una continua emergenza sociale. Sarebbe opportuno che il governo convocasse un tavolo di confronto con i sindacati per esaminare i numeri e le soluzioni strutturali al problema.PENSIONI: FORNERO DÀ NUMERI, SERVE UNA CLAUSOLA RIFINANZIAMENTO PER ESODATI
Cesare Damiano e’ tornato a lanciare l’allarme sugli esodati. «Io mi sono stufato di rincorrere i numeri», ha spiegato l’ex ministro del Lavoro nel suo intervento al seminario di Area democratica a Cortona, «sganciamoci dai numeri che non ne usciamo. Se il ministro Fornero e il governo e sono cosi’ convinti che sono 65mila e i soldi ce li hanno si scriva una clausola che sono 70mila c’e’ un rifinanziamento automatico per togliere dall’angoscia le persone». Damiano ha chiesto che si cancelli la data del 4 dicembre per gli accordi di uscita anticipata salvaguardati dalla riforma delle pensioni. «Rimangonpo fuori i lavoratori di Termini Imerese e probabilmente di Fincantieri, bisogna cambiare quella data del 4 dicembre. Quello degli esodati e’ un problema enorme che va affrontato».
«Nessun lavoratore resti senza reddito». Lo afferma Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro della Camera, che oggi, insieme alle colleghe Maria Grazia Gatti e Maria Luisa Gnecchi, ha partecipato alla manifestazione indetta unitariamente da Cgil, Cisl e Uil sulle pensioni. «Stiamo assistendo ad una girandola di dichiarazioni a proposito dei cosiddetti esodati. Non partecipiamo alla battaglia dei numeri perch‚, anche quando c’è un’evidente discordanza tra quelli forniti dall’Inps e quelli del ministro, c’è sempre una spiegazione che aggiusta tutto. Infatti, dall’Inps si chiarisce che i 130 mila in mobilità esodati e licenziati individuali, ai quali si somma il milione e 400 mila lavoratori che hanno effettuato versamenti volontari, rappresentano una ‘platea potenziale’. I 65 mila del ministero sarebbero, di conseguenza, quelli immediatamente coinvolti. Il ragionamento che vorremmo fare è il seguente: se il governo è cosí sicuro delle sue cifre, che a noi paiono largamente sottostimate, per le quali ha già stanziato le risorse, non ha nulla da temere. E’ sufficiente inserire nell’attuale normativa una clausola di automatico finanziamento a copertura di quei lavoratori, oltre i 65 mila previsti, che dovessero rientrare nel diritto di percepire la pensione secondo le vecchie regole ante-riforma. In questo modo, si garantirebbe la sicurezza necessaria a decine di migliaia di persone che vivono nell’ansia a causa di una riforma che li lascia senza stipendio e senza pensione per lunghi anni. E’ stata importante la manifestazione unitaria del sindacato sul tema delle pensioni i cui contenuti sono da noi totalmente condivisi».
ESODATI: NESSUN LAVORATORE RESTI SENZA REDDITO
Pubblicato il venerdì, 13 aprile 2012
«Nessun lavoratore resti senza reddito». Lo afferma Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro della Camera, che oggi, insieme alle colleghe Maria Grazia Gatti e Maria Luisa Gnecchi, ha partecipato alla manifestazione indetta unitariamente da Cgil, Cisl e Uil sulle pensioni. «Stiamo assistendo ad una girandola di dichiarazioni a proposito dei cosiddetti esodati. Non partecipiamo alla battaglia dei numeri perch‚, anche quando c’è un’evidente discordanza tra quelli forniti dall’Inps e quelli del ministro, c’è sempre una spiegazione che aggiusta tutto. Infatti, dall’Inps si chiarisce che i 130 mila in mobilità esodati e licenziati individuali, ai quali si somma il milione e 400 mila lavoratori che hanno effettuato versamenti volontari, rappresentano una ‘platea potenziale’. I 65 mila del ministero sarebbero, di conseguenza, quelli immediatamente coinvolti. Il ragionamento che vorremmo fare è il seguente: se il governo è cosí sicuro delle sue cifre, che a noi paiono largamente sottostimate, per le quali ha già stanziato le risorse, non ha nulla da temere. E’ sufficiente inserire nell’attuale normativa una clausola di automatico finanziamento a copertura di quei lavoratori, oltre i 65 mila previsti, che dovessero rientrare nel diritto di percepire la pensione secondo le vecchie regole ante-riforma. In questo modo, si garantirebbe la sicurezza necessaria a decine di migliaia di persone che vivono nell’ansia a causa di una riforma che li lascia senza stipendio e senza pensione per lunghi anni. E’ stata importante la manifestazione unitaria del sindacato sul tema delle pensioni i cui contenuti sono da noi totalmente condivisi».
GRAZIE ON.Cesare Damiano e ai Parlamentari P.D per l'azione politica a favore degli esodati.Occorre che tutti gli esodati postali che avevano firmato accordi di scivolo fino a quattro anni con il sistema delle quote rimangano immutati quegli accordi altrimenti i soldi presi per vivere li dovrebbero utilizzare per pagare i contributi volontari.CARI SALUTI
RispondiEliminaSe Giacomo esodato postale potesse incontrare la ministro Fornero e la presidente Marcegaglia allo stesso tavolo,offrirei loro un infuso magico che nel frattempo mi sarei fatto preparare per cercare di addolcire la pesante acidità che le due sprigionano.Ma visto che questo non mi è consentito, mi rivolgo a lei On.Damiano e a tutti i suoi colleghi parlamentari,che come lei si battono per una equa soluzione del problema. Non fatevi intimidire da quei meschini ricatti come (questo o andiamo via)alzate la voce,fate valere le ragioni senza essere succubi.In fondo se all'ITALIA è servita la coppia Monti Fornero,è pure vero che a loro servite voi. Io aggiungo che a voi e all'ITALIA siamo utili anche noi.
RispondiEliminaA TUTTI I SINDACATI SCESI IN PIAZZA SOTTO ALLA PIOGGIA A SFILARE IN PRIMA FILA IN CORTEO E A TUTTI I PARLAMENTARI PRESENTI UN RINGRAZIAMENTO DI CUORE DA PARTE DEGLI ESODATI.GLI ESODATI DEL 53 ATTUALMENTE ESCLUSI DALLE DEROGHE CHIEDONO EQUITA' SOCIALE E IL RISPETTO ANCHE PER LORO DEGLI ACCORDI ALLO SCIVOLO CON LEGGI DELLO STATO ALLORA VIGENTI.
RispondiEliminaragazzi, ma la fornero e' proprio stronza, alla prima difficolta' in parlamento ha detto o cosi, altrimenti se ne va a casa. Questa e' vigliacca, persone cosi' bisogna toglierle dalla circolazione, e' un germe pericoloso e infetta tutti.
RispondiEliminaIL GOVERNO HA IL DOVERE DI NON CREARE TENSIONI SOCIALI E IN PRIMIS NON BUTTARE NELLA DISPERAZIONE IL POPOLO DEGLI ESODATI.TUTTI GLI ESODATI DEVONO ANDARE IN PENSIONE CON LE LEGGI PREVIGENTI LA MANOVRA FORNERO.LE RISORSE SI POSSONO PRELEVARE ANNO PER ANNO DAL RISPARMIO DELLA RIFORMA STESSA.I NUMERI SI CONOSCONO DA COLORO CHE HANNO PRESENTATO LA DOMANDA.
RispondiEliminaMai avrei pensato da giovane lavoratore di trovarmi dopo aver pagato una vita i contributi di trovarmi nella condizione di esodato.SONO UN ESODATO DI POSTE DEL 53 avevo fatto accordi di scivolo alla pensione e adesso mi ritrovero' a chiedere l'elemosina perche' con la riforma Fornero i soldi che ho preso per viverci non mi bastano per pagare i contributi volontari.
RispondiEliminaCARO ONOREVOLE DAMIANO TI RINGRAZIO PER QUELLO CHE HAI FATTO FINORA PER NOI ESODATI.NEL DECRETO AD OH PROMESSO DAL MINISTRO OCCORRE CHE CI SIANO MENZIONATI TUTTE LE FASCE DI ESODATI DEROGATI E L'ANNO DA CUI BENEFICERANNO DELLO SCIVOLO ALLA PENSIONE.IN QUESTA MANIERA TUTTI GLI ESODATI COMPRESI QUELLI DEL 53 SARANNO PIU' SERENI. CARI SALUTI
RispondiEliminaCARO ONOREVOLE DAMIANO TI RINGRAZIO PER QUELLO CHE HAI FATTO FINORA PER NOI ESODATI.NEL DECRETO AD OH PROMESSO DAL MINISTRO OCCORRE CHE CI SIANO MENZIONATI TUTTE LE FASCE DI ESODATI DEROGATI E L'ANNO DA CUI BENEFICERANNO DELLO SCIVOLO ALLA PENSIONE.IN QUESTA MANIERA TUTTI GLI ESODATI COMPRESI QUELLI DEL 53 SARANNO PIU' SERENI. CARI SALUTI
RispondiEliminaSe non riescono a calcolare il numero degli esodati si dimettono dagli incarichi per incapacita'e risarcire la collettivita' dai danni che stanno perpretando.
RispondiEliminaCredo che questo comportamento del gioco dei numeri e' finalizzato a non risolvere il problema, poiche' se ognuno di noi dimostri di essere esodato compilando il modulo che l'inps dovrebbe fornirci, alla fine dei conti si sapra' il dato certo, perche' tutti coloro che hanno fatto accordi prima della riforma devono andare con le vecchie regole detraendo il costo dagli introiti che la legge Fornero produrra'. Non bisona essere professori per capire una sottrazione elementare. Evidentemente il problema non interessa al governo.L'importante che vengono salvaguardate le loro future pensioni d'oro.
ACCORATAMENTE GLI ESODATI DEL 53 CHIEDONO DI NON ESSERE ESCLUSI DALLE DEROGHE PERCHE' A CONTI FATTI SONO DOPPIAMENTE PENALIZZATI DA DUE RIFORME 2010 E 2011 SOVRAPPOSTE L'UNA ALL'ALTRA.GLI ESODATI DEL 53 CHIEDONO IL RISPETTO DELLI LEGGI CON CUI AVEVANO FIRMATO GLI ACCORDI DI SCIVOLO ALLA PENSIONE PRIMA DELLA RIFORMA FORNERO.
RispondiEliminasig fornero, spero solo che la riforma sul lavoro non passi, almeno lei se ne va a casa,sperando che non faccia piu' danni e se ha nipoti a fare la nonna, sempre che ne sia capace, il che ne dubito.
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