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domenica 15 aprile 2012

Gli esodati sono stati creati dal Governo

Ministro Fornero, gli esodati li ha creati lei
di Michele Carugi - 15 aprile 2012
Sarebbe l’ora che il Ministro Fornero la smettesse di giocare con le parole e di prendersi così gioco del buon senso e delle capacità di ragionamento dei cittadini.
Dopo le uscite assai sgradevoli circa la distribuzione delle caramelle e la propensione italica a sedersi al sole con un piatto di maccheroni al pomodoro invece di lavorare, il Ministro se ne è uscito con la dichiarazione che “(Gli esodati) li creano le imprese che mandano fuori i dipendenti a carico del sistema pensionistico pubblico e della collettività; non le riforme e neppure il Governo”.
Eh no, caro Ministro, come spesso accade quando lei apre bocca, non ci siamo; il giochino maldestro consiste in questo caso nel confondere il “licenziato” con quello che l’orrido neologismo “esodato” significa nel sentire comune. Infatti se è vero che sono le aziende a licenziare in caso di necessità, come hanno sempre fatto da quando fu varata la legge 223 in tema di mobilità, nella stragrande maggioranza dei casi i “licenziati” entravano in un programma di ammortizzatori sociali che li accompagnavano alla pensione. Nessuno ha mai parlato per anni di esodati, né sussistevano le condizioni per le quali fosse necessario coniare una parola per definire sinteticamente coloro che estromessi dal lavoro ma vicini ai requisiti pensionistici, al raggiungimento degli stessi fossero stati collocati anziché in pensione in un limbo che però assomiglia di più a un girone infernale; perché, egregio Ministro, il termine “esodati“ questo descrive.
Ma, essendo questa la situazione, bisogna ricordarsi che questo limbo esiste da quando il Ministro (questo Ministro) ha pensato bene di prendere ad accettate il sistema previdenziale in una notte innalzando muri dal niente, trasformando i licenziati appunto in esodati e fregandosene altamente di coloro che si sono addormentati la sera come pensionandi e si sono svegliati al mattino come relitti.
Quindi, Ministro, gli “esodati” li ha creati lei e girare la responsabilità sulle aziende è un giochino un po’ sporco ma che ha le gambe cortissime.
Peraltro un lettore che per la prima volta leggesse le sue dichiarazioni (bei tempi quelli in cui di lei la stragrande maggior parte dei cittadini ignorava persino l’esistenza) sarebbe portato a interpretare questa sua ultima chicca come il lamento di un Ministro che protesta contro la bieca manovra delle industrie che scaricano sulla collettività i propri lavoratori licenziandoli. “Perbacco”, direbbe il lettore alle prime armi, “il Ministro ha a cuore i licenziati ma vorrebbe evitare di dover spendere i soldi della collettività per proteggerli”. Peccato che invece lei, come Ministro del lavoro, stia anche proponendo una legge che facilita i licenziamenti per motivi economici e cioè proprio quelli che portavano alle procedure di mobilità. Siamo di fronte a uno sdoppiamento della personalità? Da un lato agevola le aziende nel licenziare e dall’altro le bastona perché lo fanno?
Insomma, la misura è abbastanza colma e anche imputando l’ultima uscita a una malcelata e rancorosa irritazione del Ministro nei confronti delle aziende a causa delle critiche fatte alla sua riforma del lavoro, non si può passare sotto silenzio questo ultimo escamotage verbale teso a deflettere le critiche e a sfuggire la responsabilità.
Mi pare che il paese cominci ad averne abbastanza di un Ministro che risponde a sollecitazioni sulle problematiche della disoccupazione con battute di spirito di dubbio gusto, che reagisce stizzita a qualsiasi critica venga fatta ai suoi disegni di legge e che crede che i cittadini si bevano tranquillamente teorie bislacche quali questa ultima circa le responsabilità della creazione degli “esodati”.
Il ministro sappia che non viviamo più ai tempi del feudalesimo e che se il Re è nudo, si dirà che è nudo e se racconta cose che non hanno fondamento e sono in contrasto con i fatti sotto gli occhi di tutti le verrà puntualmente contestato; fino a quando anche quei residui di ciò che una volta erano i partiti, con princìpi da sostenere si convinceranno a chiederne, anzi pretenderne, le dimissioni.
Auspicabilmente per sostituirla poi con qualcuno che si renda conto della sensibilità sociale delle materie che tratta, che nelle risposte si attenga al tema delle domande, che non consideri i suoi cittadini come fannulloni in cerca di pasti gratis, che dialoghi con le parti sociali da un piano di parità intellettuale e non pensando che “concordare” significa che gli altri si appiattiscono sulle sue idee e che si assuma la responsabilità, tutta la responsabilità, di quanto di buono o di cattivo nasce dalle sue azioni.
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5 commenti:

  1. Grazie! Grazie di esistere! Signor Michele ha centrato il problema del problema: "Fornero".
    Noi esodati abbiamo il torto di esserci alzati al mattino, per quasi quarant'anni, e aver svolto il proprio dovere, con umiltà, con serietà! A conclusione della nostra vita lavorativa, con mille altri problemi che intanto pervadono ed hanno pervaso le nostre famiglie e la nostra salute, in questa squallida Italia, è apparso un personaggio testardo, arrogante e ottuso, che non riconosce il grossolano errore che ha commesso, predestinandoci alla fame, ovvero, al suicidio (sempre per il bene dell'Italia!). Non capisco come ancora resti a quel delicatissimo ruolo di Ministro del Lavoro. Ma gli altri bocconiani al Governo somigliano alla Fornero? Che squallore!!!

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  2. Ora abbiamo una chiara rappresentazione, completa nel far capire in che intollerabile situazione siamo andati a finire noi sfortunati 'esodati'.Quando siamo andati a firmare nessuno avrebbe pensato di trovarsi in questo inghippo con un errore cosi' madornale da farci scoprire alle folle solamente 4 dico quattro mesi dopo.Ora l'unica cosa da fare e che all'inps vengano inviati tutti i nostri nomi in modo che tutti noi andando in quella sede ci venga comunicato di essere SALVATO tra 1, 2, 3 , 4 , 5 , 6 ecc,anni.MA SALVATO.raffaele c. e la sua povera famiglia.

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  3. Analisi perfetta.
    La confusione tra licenziati ed esodati è stata creata ad arte da Fornero proprio per non salvare tutti gli esodati ai quali vuole garantire al massimo un sussidio anzichè la pensione.
    D'altronde, i sindacalisti e i politici che trattano con lei devono tutelare sia i licenziati che gli esodati ed un altro escamotage di Fornero è proprio quello di mettere uno contro l'altro i lavoratori.
    Un altro aspetto poco esplorato è la gestione dei dati contributivi Inps tra Ministro e Presidente Inps.
    Grazie di esistere, Michele Carugi de "Il Fatto Quotidiano"!

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  4. Grazie al Fatto Quotidiano che come sempre con chiarezza ci dice le cose come stanno.Vorrei comunque dire al Ministro: non cerchi altre scuse, abbiamo capito che il nostro problema mette in ansia solo noi,lei la soluzione per noi tutti , non la vuole trovare!!!Paola

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  5. Riguardo al problema degli ESODATI, in particolare al fatto che non si sappia esattamente quanti siano, è iniziato ufficialmente un censimento analitico sul sito http://esodati.hopto.org di tutte le persone coinvolte.

    Al fine di fare cosa utile, e per l'impegno civile e sociale che contraddistingue ogni buon cittadino, vi pregherei di informare chi è potenzialmente interessato, sia personalmente sia per eventuali parenti "esodati", oltre ovviamente ad iscrivere chi è coinvolto.
    Faccio presente infine che c'è anche il gruppo Facebook "ESODATI - facciamo la conta" utilizzato per veicolare il censimento analitico, all'indirizzo http://www.facebook.com/groups/272031702888185/

    PASSAPAROLA, Grazie mille

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