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SODATI: SINDACATI IN PIAZZA A ROMA
LA CISL POSTE SICILIA PARTECIPA CON LA PROPRIA RAPPRESENTANZA
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 LA CISL POSTE SICILIA PARTECIPA CON LA PROPRIA RAPPRESENTANZA
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By Lucio Di Mauro
Si è svolta a Roma 
la manifestazione di Cgil, Cisl, Uil e Ugl a sostegno dei lavoratori esodati e 
contro la riforma della previdenza. Il corteo era aperto da uno striscione con 
scritto “Basta promesse per chi é rimasto senza lavoro, reddito e pensione”. Per 
risolvere la drammatica situazione delle migliaia di persone senza più stipendio 
e senza pensione, i sindacati si sono mobilitati stamani a Roma. La partenza del 
corteo è stata alle 10. La manifestazione si è conclusa in piazza Ss. Apostoli, 
dove hanno parlato i tre leader sindacali.
Per la Cisl Poste, 
anche dalla Sicilia, è partita una forte rappresentanza, tra rappresentanti 
sindacali, esodati e figli di esodati.
Gli esodati 
ricordiamo sono quei lavoratori che avevano concluso una trattativa con la 
propria azienda, e che avevano usufruito di alcuni incentivi per andare in 
pensione. Poi però il governo ha cambiato la legge, e ora questi lavoratori si 
trovano senza stipendio e senza pensione, perché sono rimasti fuori sia dal 
posto di lavoro che dalle strutture di previdenza.
Perchè partecipano 
anche i figli degli esodati? “Sono coloro – spiega Giuseppe Lanzafame, 
segretario regionale Cisl Poste – che dopo un colloquio sono stati assunti, 
prendendo il posto dei genitori esodati. Ebbene, guadagnano appena 700 euro al 
mese, molti di loro si trovano fuori provincia e si sono trovati con quel poco 
che prendono a sobbarcarsi le spese di viaggio per raggiungere il posto di 
lavoro e a sostenere i genitori, rimasti senza stipendio e così per ancora 6/8 
anni, grazie alla riforma sulle assunzioni”.
Non solo. 
“Parliamo di ex colleghi – continua Lanzafame – che oggi non sono in grado di 
conoscere la loro posizione da quando cioè è stato soppresso l’Ipost ed è 
passato tutto all’Inps”: un enorme carico di lavoro per istituto nazionale della 
Previdenza sociale che non riesce a smaltire l’enorme improvviso carico di 
lavoro”.
Il dato comunque è 
allarmante: in Sicilia oggi solo tra gli iscritti alla Cisl Poste vi sono 400 
nuovi poveri, sono quelli che sono rimasti fuori…   senza stipendio, senza 
pensione e senza la tutela di ammortizzatori sociali.
“Una delle più 
grandi ingiustizie di Stato – tuona Lanzafame – mai consumatesi a danno di 
migliaia di lavoratori”.
Cosa chiedono i 
sindacati? “Modifiche ai provvedimenti varati e più equità sociale. Certezze per 
i lavoratori espulsi o prossimi all’espulsione dal lavoro. Possibilità a chi è 
prossimo alla pensione di ricongiungere tutti i contributi maturati in enti e 
gestioni diverse senza oneri”.
“
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