Esodati: ddl alla Camera, sindacati in presidio
Un presidio martedì 9 ottobre in piazza Montecitorio, a partire dalle ore 10, per chiedere al Parlamento di risolvere una volta per tutte la questione degli esodati. Al sit-in organizzato da Cgil, Cisl e Uil parteciperanno i segretari Camusso, Bonanni e Angeletti. Le tre sigle chiedono di accelerare l'approvazione della legge che allarga la platea dei salvaguardati per chi è rimasto nel limbo senza lavoro né pensione.
Una protesta che si terrà non a caso davanti alla Camera, dove oggi (8 ottobre) approda il disegno di legge unificato approvato all'unanimità la settimana scorsa dalla Commissione lavoro. La questione infatti è ancora aperta. Il governo ha rimediato in parte all'errore iniziale nato con la riforma delle pensioni, garantendo la copertura per circa 120mila persone, ma secondo le stime dell'Inps il totale degli esodati si avvicina a 400mila.La proposta di legge che approda in aula a Montecitorio ripristinerebbe la possibilità di andare in pensione prima dei 60 anni d'età con 35 di contributi entro il 2017. Ma il nodo da sciogliere resta quello della copertura finanziaria: il ddl costa infatti 5 miliardi, che si aggiungerebbero ai 9 già spesi con i due decreti dei mesi scorsi che hanno garantito le coperture per i primi 120mila esodati.
(Leggi)
Il nodo della copertura si può sciogliere eliminando i vitalizi, ad ogni livello, a tutti i politici, compreso il vitalizio che già viene percepito.
RispondiEliminaSe non basta, eliminare finanziamento e bustarelle ai partiti.
Se non basta, eliminare finanziamento ai giornali.
Se non basta, eliminare tantissime auto blu.
Se non basta, lascio a voi altre ricerche.
I/II
RispondiEliminaFacciamo della buona e sana controinformazione: la proposta di Damiano, 5103, sulle pensioni, non costa assolutamente nulla!
Il costo della proposta Damiano, in realtà è solo il costo delle “esuberanze” e della “sommarietà” della Fornero!
Se non ho capito male, la Fornero avrebbe definito la proposta 5103, un obbrobrio da 20 miliardi di euro, nonché una specie di trovata elettorale.
"Le soluzioni che cercano di ottenere tutto", sostiene la Fornero, "non sono né di buon senso, né eque, ma solo velleitarie ed elettoralistiche.": ma questa della Fornero, in un Paese democratico, resta, con tutto il rispetto dovuto e possibile, solo un'opinabile opinione!
La proposta di Damiano, infatti, non pretende affatto di ottenere tutto!
Molto sinteticamente, la proposta Damiano dice che dovranno essere considerati esodati non solo quanti "mobilitati" entro il 4 dicembre 2011, ma anche quelli "mobilitati" entro il 31 di quello stesso mese! Quindi, di conseguenza, la proposta di Damiano, NON contempla tutti i lavoratori "mobilitati" dal primo gennaio del 2012 in poi! Quindi, non è una proposta che cerca di ottenere TUTTO!
La proposta di Damiano "propone" che debbano essere esonerati dalla riforma delle pensioni Bersani-Fornero, tutti coloro i quali, "mobilitati" entro il 31 dicembre 2011 (e non più entro il dicembre 2011: spostando, quindi, solo di 27 giorni, tale paletto!) avrebbero maturato, alle precedenti condizioni, il requisito pensionistico!
Ma "maturato" di fatto!
Faccio un esempio per chiarire: un lavoratore, "mobilitato" entro il 31 dicembre 2011, il quale, consumando magari un periodo di cassa integrazione residua di sei mesi, già precedentemente concessa, unendo a questa i due anni di mobilità previsti per legge ancora adesso, che, alle precedenti condizioni, avrebbe maturato il requisito pensionistico, secondo la proposta Damiano, deve poter andare in pensione!
Chiaro?
Damiano, in questo caso, non starebbe affatto parlando di TUTTI!
Infatti, NON sta affatto parlando di chi il lavoro, alla data dl 31 dicembre 2011, lo avesse conservato! Indicativamente, credo Damiano vada trattando, più o meno, un lavoratore su cento!
II/II
RispondiEliminaPoi, Damiano, inserisce un'altra via d'uscita, credo rivolta in particolare ai lavoratori in difficoltà: la possibilità di andare in pensione, cin 35 anni di contributi, e 58 o 60 di età, con un assegno calcolato tutto con il contributivo! Ovvero, rispetto al passato, decurtato fino al 40%!
Questi lavoratori, riprendendosi a malapena quanto versato, non costerebbero assolutamente nulla, all'INPS! Salvo per chi contava farci cassa, con la pelle di queste persone!
"Chi", potrebbe accettare un assegno decurtato del 40%, se non un lavoratore con 58, 60 anni di età, che si rende conto di quanto sia per lui impossibile ricollocarsi, per arrivare a 64, 65, 67, e poi 70 anni di età?
A voler essere onesti, anche in questo caso Damiano non parla di TUTTI! E parla di assegno calcolato tutto con il contributivo!
Alcuni riferiscono, per la proposta Damiano, di un costo anche di 32 MILIARDI! Fossero anche 40, 50, 100, l'affermazione sarebbe comunque sbagliata! Sbagliata, e ingiusta!
Non è infatti la proposta Damiano a costare: è la Fornero, invece, che ha preso dalle pensioni più del dovuto!
Non è Damiano, che deve mettersi in cerca dei soldi per coprire la sua proposta: è invece la Fonero, che deve restituire il maltolto, e mettercisi lei, in cerca di quei 32, 40, 50, 100 MILIARDI di euro, per i quali ha millantato una copertura che in realtà non avrebbe potuto vantare!
E certo, ora, che all'"umile" Fornero, adesso gli bruciano, le correzioni che la proposta Damiano deve apportare: più costano, e più dimostrano come la riforma delle pensioni Fornero sia stata TROPPO semplice e raffazzonata!
Le scelte inique, quelle VELLEITARIE, MA MOLTO VELLEITARIE, quelle che pretendono TUTTO, e che non sono nemmeno di buon senso, sono quelle fatte dalla Fornero, e non quelle contenute nella proposta di Damiano!
Non solo la riforma delle Fornero, alla luce delle correzioni di Damiano, risulta iniqua, sommaria, senza buon senso e velleitaria, ma risulta anche "elettoralistica"!
Uno dirà: "Ma 'elettoralistica' come, se la Fornero (si dice!) fa parte di un governo tecnico, senza che si ricandidi?": "Peggio!", aggiungo io: "Ha fatto una riforma 'elettoralistica' senza nemmeno la scusa di pensare di candidarsi! Così, 'elettoralistica' a salve! A tempo perso! Tanto per il gusto di farla lo stesso "elettoralistica'".
Non è la proposta di Damiano a costare, ma le correzioni di cui ha bisogno la riforma delle pensioni Bersani-Fornero!
Esodate la Fornero
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