Responsabilità significa correggere gli errori commessi
Roma, 3 ott. 2012
"I lavoratori che chiamiamo esodati sono persone che hanno perso il lavoro perché in esubero nelle aziende, il cui reddito garantito dagli ammortizzatori sociali o dagli incentivi ottenuti dai datori di lavoro per la cessazione anticipata dell'attività li avrebbe comunque condotti fino alla
pensione". Lo ha dichiarato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, rispondendo all'appello del ministro del Lavoro, Elso Fornero, che ha chiesto al sindacato di dimostrare senso di responsabilità sulla vicenda degli esodati.
"Quando abbiamo denunciato l'assenza di un confronto con il Governo sulla riforma pensionistica abbiamo messo in guardia il Paese sui rischi generati da un intervento realizzato senza nessuna gradualità. La concertazione con le Parti sociali avrebbe consentito di individuare soluzioni più eque e di apportare interventi correttivi al sistema pensionistico in un clima di maggiore condivisione. Questo non è avvenuto - ha sottolineato Petriccioli - e quindi il 9 ottobre a Roma unitariamente chiederemo al Parlamento di trovare una soluzione definitiva ad un problema che crea una situazione di disagio e difficoltà estrema a centinaia di migliaia di lavoratori e alle loro famiglie. In questo senso accogliamo l'appello al senso di responsabilità fatto dal Ministro del lavoro chiedendole di lavorare, insieme al Parlamento, per risolvere i problemi aperti che minano la coesione sociale e le potenzialità di sviluppo del Paese".
pensione". Lo ha dichiarato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, rispondendo all'appello del ministro del Lavoro, Elso Fornero, che ha chiesto al sindacato di dimostrare senso di responsabilità sulla vicenda degli esodati.
"Quando abbiamo denunciato l'assenza di un confronto con il Governo sulla riforma pensionistica abbiamo messo in guardia il Paese sui rischi generati da un intervento realizzato senza nessuna gradualità. La concertazione con le Parti sociali avrebbe consentito di individuare soluzioni più eque e di apportare interventi correttivi al sistema pensionistico in un clima di maggiore condivisione. Questo non è avvenuto - ha sottolineato Petriccioli - e quindi il 9 ottobre a Roma unitariamente chiederemo al Parlamento di trovare una soluzione definitiva ad un problema che crea una situazione di disagio e difficoltà estrema a centinaia di migliaia di lavoratori e alle loro famiglie. In questo senso accogliamo l'appello al senso di responsabilità fatto dal Ministro del lavoro chiedendole di lavorare, insieme al Parlamento, per risolvere i problemi aperti che minano la coesione sociale e le potenzialità di sviluppo del Paese".
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Gli esodati, mobilitati ecc, sono gli unici che hanno in prima persona pagato e contribuito a salvaguardare aziende in difficoltà senza creare tensioni sociali interne. Ok gli ammortizzatori sociali ma penso di non essere il solo ad aver sofferto per la perdita del lavoro. Al momento delle uscite hanno concorso tutti, Azienda che ha agito riferendosi a leggi dello Stato, Sindacato che ha favorito l'uscita accompagnata per salvaguardare altre persone e magari integrare giovani, Governo che si è evitato tensioni sociali, lavoratore che si è appellato a leggi e regole sempre dello Stato. Ora con il cerino in mano chi rimane? Ma non capiscono che di fatto creare ulteriore povertà non contribuisce ai consumi interni? Garantire un reddito vuol dire immettere ricchezza nel mercato. Non so più cosa dire....
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