C'è chi paga molto caro

In piazza le vedove della crisi "I nostri mariti morti disperati"
A Bologna la prima marcia nazionale delle donne rimaste vedove a causa della crisi. Con loro, hanno sfilato disoccupati, una rappresentanza di "esodati", rimasti senza pensione e senza lavoro, e imprenditori in crisi
Prima il presidio davanti all'ospedale Maggiore, poi una marcia silenziosa fino all'Agenzia delle Entrate dove lo scorso 28 marzo si diede fuoco l'imprenditore Giuseppe Campaniello, alle prese con gravi problemi economici. E' stata Bologna ad ospitare la prima marcia nazionale delle donne rimaste vedove a causa della crisi. Donne che - pur non nascondendo la loro rabbia - si dissociano da ogni episodio di violenza, e che hanno voluto in corteo solo bandiere bianche, il colore simbolo dell'iniziativa perche' ricorda le morti sul lavoro. Con loro, hanno sfilato disoccupati, una rappresentanza di "esodati", rimasti senza pensione e senza lavoro, e imprenditori in crisi: in tutto piu' di un centinaio di persone. A guidare il corteo, unico nel suo genere, Tiziana Marrone, vedova di Campaniello, e l'amica, Elisabetta Bianchi, organizzatrice dell'evento. "Non sono esaltati, ne' pazzi, ne' depressi - ha detto la Marrone degli imprenditori morti suicidi - Prendono atto della situazione e decidono di farla finita, sono disperati". "Ho bisogno anche delle istituzioni per andare avanti - l'accorato appello della donna - Lasciatemi in pace e lasciatemi vivere la mia vita perche' se Giuseppe sa che sono tranquilla riposera' in pace anche lui".
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