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| On. Pierluigi Bersani - Segretario PD |
"Questa cosa deve essere risolta"
TM News | 01/03/2012 - 19.38
ROMA - La riforma delle pensioni varata a dicembre è "dura", ma realizza sicuramente un buon equilibrio, l'importante ora è non dimenticare che il Pd non considererà chiusa la questione finché non verrà risolto il problema degli 'esodati', ovvero di quei lavoratori che sono stati mandati a casa anche in previsione di una pensione nell'arco di pochi mesi, che ora rischia di saltare. "Certo, la riforma del sistema pensionistico ha messo in equilibrio il sistema in una forma che in Europa è sconosciuta. Ma qualche particolare va aggiustato".
Ha spiegato Bersani: "Ci sono 50-60mila persone in Italia che non hanno più un lavoro e che fino a qualche mese fa avevano la prospettiva di una pensione nel giro di pochi mesi". Adesso, con lo slittamento delle finestre, queste persone rischiano di rimanere senza lavoro e senza pensione per diversi anni: "Noi non consideriamo chiusa la questione pensioni finché questo problema non è risolto. Questa cosa deve essere risolta". (Leggi)

Per noi di POSTE fateci annullare l'accordo a tutti( chi vuole), e fateci rientrare a lavoro
RispondiEliminasarebbe una spesa in meno per lo stato. POSTE NON E' AZIENDA IN CRISI!! TUTTI DEVONO ESSERE SALVATI E NON SOLO UNA PARTE.
Per risolvere il problema degli esodati di poste italiane che hanno firmato entro il 31 dicembre 2001 rimangono due soluzioni:la prima e quella di farli rientrare con la vecchia normativa per avere diritto alla pensione, la seconda e quella di farli rientrare al lavoro. Oltre queste due possibilità non rimane che il suicidio.Ministro Fornero e poste italiane pensateci bene perchè li avrete sulla coscienza.
EliminaSono certa che i sindacati abbiano lavorato al meglio per la nostra causa.Senza azioni plateali, ma contatti con i vari politici che hanno portato a questo risultato positivo. infatti circa la meta' degli esodati e' salva. stanno ancora tessendo una rete per portare anche la rimanenza di noi al SICURO.
RispondiEliminaSONO molto piu' scettica riguardo alla SERIETA' della nostra EX AZIENDA POSTE ITALIANE,che se la notizia corrisponde al vero continua ancora a chiamare i colleghi che sono al lavoro, offrendo molti piu' soldi per farli " esodare". Se fosse cosi' sarebbe una grossissima ingiustizia, MALAFEDE di POSTE ITALIANE che e' stato per moltissimi anni il nostro datore di lavoro che abbiamo SERVITO onestamente. Non e' possibile che ora inece di pensare CONCRETAMENTE a risolvere positivamente la situazione degli esodati non ancora salvati dal governo, stia facendo accordi con altri. Se questo fosse vero avremmo creduto e contribuito a FAR CRESCERE un azienda che non ci ha ripagato di impegni e sacrifici
Quello che dici di una parte sia stata accontetata,
Eliminae' ancora tutto da vedere!!
E'vero, due mie colleghe o meglio ex-colleghe sono state interpellate,la settimana scorsa, perchè facevano parte di un elenco stilato dall'azienda poste italiane di futuri esodati,se vogliono fissare un incontro e sentire l'offerta che gli propone.
EliminaQuindi se la politica di poste è questa, pensa se ci riprende a lavorare...
Speriamo di non morire prima di crepacuore...ne avrebbero un bel pò sulla coscienza, tutti nessuno escluso.
Spero solo che i politici non accettino di risolvere il problema con la cassa integrazione. Noi non abbiamo colpa di ciò che è successo, pertanto non dobbiamo essere ulteriormente penalizzati. Sarà sicuramente meglio, come ha detto il collega che Poste italiane si dia una mossa e ci richiami in servizio. E' anche vero che l' azienda continua a chiamare. Lo so da fonti certissime.
RispondiEliminaGli importi che offre sono proporzionalmente identici, considerato che i tempi di attesa sono più lunghi.
Questa e' semplicemente macelleria sociale. Lasciare senza alcun redditto ne pensione persone che hanno fatto degli accordi parecchi anni fa , senza infrangere alcuna norma o legge.
EliminaOggi ti cambiano le regole in corsa e ti ritrovi di punto in bianco in una situazione di poverta' assoluta.
Credo sia anche incostituzionale . Sono un esodato banca che dal primo Gennaio 2013 come da accordi dovevo passare dal fondo di solidarieta' alla pensione. Sono entrato nel fondo al primo Gennaio 2009 con accordi stipulati gia' dal 2008. Ho una moglie malata di cancro a carico , una figlia di 35 anni disoccupata con a sua volta una bambina di 2 anni. Al primo Gennaio 2013 se non mi danno la pensione come da accordi non mi rimane che farla finita. Signora Fornero , signor Monti le riforme vanno fatte , sono io il primo a dirlo , ma ci vuole anche un po di umanita'.
Non si buttano migliaia di famiglia in mezzo ad una strada e comunque nella vita tutto torna.
Nom si puo' pensare di costruire la tav e nello stesso tempo si ingnorano 70.000 persone esodati dalle aziende che rimarrebbero senza lavoro e senza pensione per molti anni.
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