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sabato 31 maggio 2014

Poletti a Bareggio: "Interverremo con una logica di giustizia"

Bareggio, il Ministro Poletti incontra gli esodati: "Interverremo con una logica di giustizia"
Bareggio, 30 maggio 2014 -  Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha incontrato, nella giornata di oggi, un gruppo di esodati prima di partecipare alle celebrazioni per i vent'anni della cooperativa Futura di Bareggio. "Il lavoro che ho chiesto che si faccia è di avere un elenco esatto di tutte le fattispecie e situazioni - ha dichiarato Poletti -. Io sto provando a fare questa operazione per intervenire in una logica di giustizia".
La finalità è quella di fare "una catalogazione puntuale delle situazioni’" per cui, ha proseguito il Ministro "prenderemo le decisioni che saremo in grado di prendere, facendo i conti tra i soldi che ci servono, le norme e i chiarimenti che dobbiamo
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venerdì 30 maggio 2014

Dove c'è Poletti... saremo on'ossessiva presenza

Chi può venga a Bareggio (MI) oggi 
venerdì 30 maggio - ore 17:30 
INCONTRO PUBBLICO  con la presenza del Ministro Poletti
presso giardino COOPERATIVA FUTURA
via Sant'Andrea, 11 - Bareggio (MI)

Chiederemo notizie sulla convocazione del 2° tavolo tecnico politico per la soluzione definitiva del problema Esodati e la possibilità che 2 osservatori dei comitati presenzino per riferire agli esodati.

giovedì 29 maggio 2014

Dal 23 giugno proposta di legge Damiano in aula

Esodati: dal 23 giugno inzio esame proposta di legge Damiano in aula alla Camera
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La proposta di legge sugli esodati, a firma del presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano (Pd), inizierà l’esame in aula alla Camera da lunedì 23 giugno. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo della Camera
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mercoledì 28 maggio 2014

Lavoro: su Delega contano i contenuti

Lavoro: su Delega contano i contenuti
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È importante l’annuncio del Premier Matteo Renzi a proposito dell’estensione, a partire dal 2015, degli 80 euro netti mensili anche ai pensionati. Questo impegno sana una discriminazione tra lavoratori dipendenti, che avranno questo aumento dalla fine del mese di maggio,  e pensionati. Vorremmo che l’attenzione posta dal Primo Ministro anche a questa categoria di cittadini facesse assumere come una delle priorità dell’Esecutivo la questione previdenziale. Per questo chiediamo al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti di riconvocare a breve il tavolo di confronto sul tema delle pensioni che ha visto,  nel corso della prima riunione del 7 maggio scorso,  la presenza dei dicasteri del Lavoro e dell’Economia, dell’ INPS e delle  Commissioni Lavoro di Camera e Senato.
Dopo quel primo esame del tema degli ‘esodati’, occorre ora passare ad una soluzione di merito. Il ministro Poletti si è impegnato ad indicare prime proposte che,  per noi,  passano attraverso due strade:l’introduzione di un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico, oppure  il ripristino del sistema delle quote, aggiornato rispetto alle soluzioni trovate nel 2007 dal Governo Prodi. Va ricordato che la Commissione Lavoro della Camera ha formulato un testo, frutto della ricerca unitaria di tutti i partiti, che potrebbe essere calendarizzato per l’aula entro la fine del mese di giugno. Prima di quella data va trovata una soluzione, compresa la copertura finanziaria: altrimenti la questione ‘esodati’ corre il rischio di restare al palo.

martedì 27 maggio 2014

Passate le elezioni, si torni al tavolo!

Il ministro del lavoro promette una soluzione strutturale per gli esodati. Qualcosa si muove sul fronte Quota 96 scuola.
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Passate le elezioni, i cittadini attendono ora mosse decisive del governo Renzi sul fronte della riforma delle pensioni. Sono due, in particolare, i capitoli più caldi, le questioni lasciate irrisolte dalla riforma Fornero che potrebbero trovare finalmente la parola fine: da una parte gli esodati, dal'altra i quasi 4 mila Quota 96 della scuola.
Vediamo le ultime notizie in merito, facendo poi un accenno al referendum della Lega Nord, che vorrebbe completamente cancellare proprio la famigerata riforma Fornero.

Riforma pensioni 2014, Poletti: 'per esodati soluzione strutturale'

Sono ancora moltissimi gli esodati rimasti senza salvaguardia. Sul tema si è espresso il ministro del lavoro Giuliano Poletti in prima persona. ''Sul versante pensioni - ha affermato a margine di un incontro elettorale in provincia di Pordenone - oggi noi abbiamo un problema urgente che è quello degli esodati. Abbiamo ancora gruppi di cittadini che sono rimasti incastrati e la nostra attenzione è di lavorare ad una soluzione strutturale".
"Purtroppo nel nostro Paese - ha spiegato il ministro - per moltissimo tempo, su molte cose si è agito con delle pezze, degli interventi puntuali validi per tre, sei mesi, con lo scopo di spostare in avanti il problema. Si trattava anche di cose necessarie perchè nell'urgenza la soluzione bisognava trovarla. Tuttavia se facciamo un po' di somme alla fine scopriamo che le toppe che abbiamo messo ci sono costate più dell'intervento strutturale e hanno lasciato la gente per aria per tutta la vita''.
''Adesso - ha concluso Poletti - bisogna avere la forza di selezionare gli interventi e di risolverli in maniera definitiva a mano a mano che si presentano le criticità. Basta rincorrere le scadenze, basta dubbi e incertezze su pensioni o altri trattamenti che la gente deve prendere''.

Riforma pensioni, le prospettive per i Quota 96 della scuola 

Anche sul fronte della questione Quota 96 della scuola si sono registrati, negli scorsi giorni, importanti interventi che potrebbero preludere a passi decisivi per la risoluzione del problema. Da una parte abbiamo le rassicurazioni forti dello stesso ministro dell'istruzione, Stefania Giannini, che in diverse affermazioni ha promesso di prendere seriamente in mano il tema dopo le Elezioni Europee.
Dall'altra parte abbiamo i ripetuti appelli del presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, diventato ormai strenuo difensore dei diritti di docenti e lavoratori in Quota 96. Damiano ha ricordato la sostenibilità delle risorse economiche necessarie al pensionamento di queste persone (si parla di circa 400 milioni di euro fino al 2018) e ricordato che la loro messa a riposo coinciderebbe con l'assunzione di quasi 4 mila giovani, un'importante intervento di svecchiamento della scuola italiana.

Riforma pensioni 2014, il referendum della Lega Nord per abolire la Fornero 

Esodati e Quota 96 della scuola sono considerate le principali "vittime" della riforma delle pensioni Fornero, approvata sotto il governo Monti. Proprio abrogare quella riforma è l'obiettivo di un referendum promosso dalla Lega Nord di Matteo Salvini, che è possibile sottoscrivere negli uffici del proprio comune di residenza o presso i banchetti itineranti della Lega. L'obiettivo è di arrivare a 500 mila firme per la presentazione in parlamento. Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito www.vieniafirmare.org.
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sabato 24 maggio 2014

Poletti, lavoriamo ad una soluzione strutturale

Esodati: Poletti, lavoriamo ad una soluzione strutturale
23 Maggio 2014 - 15:43
Esodati: Poletti, lavoriamo ad una soluzione strutturale (ASCA) - Porcia, 23 mag 2014 - ''Sul versante pensioni oggi noi abbiamo un problema urgente che e' quello degli esodati. Abbiamo ancora gruppi di cittadini che sono rimasti incastrati e la nostra attenzione e' di lavorare ad una soluzione strutturale''. Lo ha dichiarato il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un incontro elettorale, oggi a Porcia, in provincia di Pordenone. ''Purtroppo nel nostro Paese, per moltissimo tempo, su molte cose si e' agito con delle pezze, degli interventi puntuali validi per tre, sei mesi, con lo scopo di spostare in avanti il problema. Si trattava anche di cose necessarie perche' nell'urgenza la soluzione bisognava trovarla. Tuttavia se facciamo un po' di somme alla fine scopriamo che le toppe che abbiamo messo ci sono costate piu' dell'intervento strutturale e hanno lasciato la gente per aria per tutta la vita'', ha continuato Poletti. ''Adesso bisogna avere la forza di selezionare gli interventi e di risolverli in maniera definitiva a mano a mano che si presentano le criticita'. Basta rincorrere le scadenze, basta dubbi e incertezze su pensioni o altri trattamenti che la gente deve prendere'', ha concluso il ministro. fdm/sam/ 
 

Gli esodati liguri al Giro d'Italia


venerdì 23 maggio 2014

Lega Nord : 400mila firme contro la Legge Fornero

Lega Nord : 400mila firme contro la Legge Fornero
di
Lega Nord : 400mila firme contro la Legge Fornero : (Ultime Notizie - Ultim'ora) "Siamo ad un soffio per raggiungere le 500 mila firme necessarie per cancellare la legge Fornero". Lo ha annunciato il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, a "Mattino5". Salvini, sulla sua pagina Facebook, ha dichiarato che sono "oltre 400mila" le firme raccolte per cancellare le leggi Fornero e Merlin.
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Volti e striscioni al comizio di Renzi a piazza del Popolo

Europee, volti e striscioni al comizio di Renzi a piazza del Popolo
Europee, volti e striscioni al comizio di Renzi a piazza del Popolo
Esodati, pensionati, precari. A Piazza del Popolo, dove il premier Matteo Renzi terrà il comizio di chiusura del Pd per la campagna elettorale dele europee, tra le bandiere del Pd sono molti a mostrare cartelli con scritte "esodato" o "pensionato". Non mancano striscioni ironici contro Grillo e il Movimento Cinque Stelle (foto di Yara Nardi-F3 Press) 

giovedì 22 maggio 2014

Polverini (FI) a Poletti: risolvere quota 96 e esodati


1350901045_polverini_waitLAVORO: POLVERINI (FI), A POLETTI E GIANNINI, RISOLVERE PROBLEMA QUOTA96 E ESODATI
(AGENPARL) – Roma, 19 mag- “Renzi afferma di voler porre in cima ai suoi impegni il lavoro, ma finora mi sembra che, a parte un decreto il cui impatto, secondo le ultime dichiarazioni del Ministro Poletti, sui livelli di disoccupazione lo avremo addirittura tra un anno, non abbiamo ulteriori azioni significative.” Così in una nota la deputata Renata Polverini(FI), Vice Presidente della Commissione Lavoro. “Forza Italia ha comunque presentato o appoggiato una serie di emendamenti al Dl Lavoro che hanno aumentato le garanzie per i lavoratori e la fruibilità migliorando aspetti essenziali come l’apprendistato, il Durc, la tutela della maternità, i contratti di solidarietà. Ma non basta. E prima di ogni altro ulteriore passo é necessario, risolvere definitivamente la questione degli esodati. Si tratta di capire se c’è la volontà politica del Ministro del Lavoro Poletti e del Governo di risolvere strutturalmente il problema e trovare soluzioni che possano rientrare nell’ambito della proposta legislativa unificata di tutti i gruppi alla Camera che arriverà in Aula nel mese di giugno. Anche i “Quota96″ aspettano un intervento urgente perché, a differenza di quanto ha affermato nei giorni scorsi il Ministro dell’Istruzione Giannini che vuole porre l’attenzione solo dopo la sua campagna elettorale, é necessario porre rimedio a un errore compiuto dalla riforma Fornero delle pensioni, che non ha considerato il fatto che il ciclo scolastico non coincide con quello solare. Non si può continuare ad andare per tentativi sulla pelle degli italiani e procrastinare secondo esigenze personali il problema. Sui “quota96″ non solo la copertura finanziaria non sarebbe eccessiva e risolverebbe una situazione assurda, ma consentirebbe di aprire le porte della scuola a 4mila giovani insegnanti.”
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mercoledì 21 maggio 2014

Inas Cisl: esodati, domande entro il 16 giugno

AnzianiInas Cisl: esodati domande di pensione entro il 16 giugno

C’è tempo fino al prossimo 16 giugno 2014 fanno sapere dal Patronato INAS Cisl di Arezzo per tutti quei lavoratori cosiddetti esodati che rientrano nella V salvaguardia per accedere al beneficio pensionistico con i requisiti secondo la disciplina vigente alla data di entrata in vigore della riforma pensioni Fornero.
Si apre, quindi, una nuova possibilità ma, sottolinea Paola Cesarini, direttore del Patronato INAS, considerata la complessità della materia invitiamo tutti quei lavoratori che rientrano in questo requisito a rivolgersi ai nostri sportelli per avere chiarimenti ed inoltrare in maniera idonea e completa la domanda.
La lista dei soggetti che rientrano nel contingente sono:
-ex lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 4 dicembre 2011;
-ex lavoratori in mobilità ordinaria al 4 dicembre 2011;
- ex lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria prima del 4.12.11, ancorché al 6.12.11 non abbiamo un contributo volontario accreditato o accreditabile.
Devono invece presentare la domanda alla direzione territoriale del lavoro entro il 16 giugno p.v. i lavoratori:
-il cui rapporto si è risolto entro il 30.6.2012 in ragione di accordi individuali o di accordi di incentivo all’esodo entro il 31.12.2011;
-il cui rapporto si è risolto dopo il 30.6.2012 ed entro il 31.,12.2012 in ragione di accordi individuali o di accordi di incentivo all’esodo stipulati entro il 31.12.2011;
-il cui rapporto sia cessato per risoluzione unilaterale tra il 1.1.2007 e il 31.12.2011.
Fin qui l’aspetto tecnico-procedurale della questione.
I nostri uffici, conclude il direttore Cesarini, sono a disposizione dei lavoratori per verificare e dare ogni supporto.
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Leggi anche: Arezzo notizie

Tante chiacchiere, niente tavolo

Pensioni 2014 precoci ed esodati, piano Poletti: prepensionamento e scivolo pensionistico
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Pensioni 2014 precoci ed esodati: il piano di Poletti prende forma, ma del tavolo tecnico nessuna traccia.
Potrebbero presto giungere delle novità in merito al caso pensioni 2014 precoci ed esodati: il programma stilato da Poletti va piano piano prendendo forma, anche se all’orizzonte non si intravedono per il momento manovre strutturali quanto piuttosto correttivi dalla portata più limitata in attesa di prevedere misure più profonde.

Se il caso pensioni 2014 esodati continua ad essere particolarmente attenzionato da Poletti lo stesso non può dirsi per la questione pensioni 2014 precoci, in merito alla quale governo e responsabile del Welfare continuano a mostrare un’inspiegabile miopia. Nonostante ciò la categoria potrebbe comunque essere interessata da provvedimenti estesi nel complesso al comparto dei lavoratori privati, con la possibilità di un massiccio ricorso all’istituto del prepensionamento che continua prepotentemente a tenere banco.

Stesso discorso per l’ipotesi di costruire ‘uno scivolo pensionistico’ come l’ha definito Poletti, uno strumento che possa consentire ai lavoratori esodati di ultimare il percorso lavorativo accedendo così al pensionamento.

Facciamo allora il punto in merito al caso pensioni 2014 precoci ed esodati: a quando provvedimenti più concreti?

Pensioni 2014 esodati, piano Poletti: scivolo pensionistico e prepensionamento per gli over 60 disoccupati


In merito al caso pensioni 2014 esodati continuano a tenere banco due ipotesi lanciate dal ministro Poletti, che starebbe in particolare studiando uno scivolo pensionistico in grado di condurre gli stessi esodati al pensionamento.

Il ministro ha lanciato l’idea ormai diverse settimane fa, ma da allora non ne ha più fatto menzione; stesso discorso per l’APA, l’assegno pensionistico anticipato, con lo stesso Poletti ad essersi limitato a ‘gettarlo nella mischia’ mancando poi clamorosamente nel dettagliarne struttura e funzionamento.

La settimana scorsa l’ex membro del PCI ha inoltre paventato la possibilità di prevedere il ricorso all’istituto del prepensionamento per gli over 60 rimasti senza lavoro - ‘C'è la situazione di chi intorno ai 64 anni si è ritrovato senza lavoro, ma gli manca ancora un anno, un anno e mezzo alla pensione. Per queste persone stiamo pensando a un ponte che li possa portare più velocemente all'assegno pensionistico’ -, un’ipotesi all’apparenza interessante ma eccessivamente astratta. La misura potrebbe certamente essere applicata al caso pensioni 2014 esodati, ma sin tanto che Poletti non ne dettaglierà il funzionamento sarà presso che impossibile fare delle ipotesi a riguardo.

Scivolo pensionistico e prepensionamento per gli over 60 paiono dunque al momento le due opzioni più probabili, ma a stupire (oltre all’atteggiamento del ministro) è anche la ‘scomparsa’ dalla scena politica del famigerato tavolo tecnico (quello formato da INPS, MEF e Commissioni Lavoro) che prometteva fuoco e fiamme salvo poi dissolversi dopo un primo meeting (quello del 7 maggio).

Pensioni 2014 precoci, Poletti dimentica la categoria: prepensionamento unica chance


Per quel che concerne il caso pensioni 2014 precoci non ci sono invece novità di rilievo, con il ministro Poletti a non aver mai fatto cenno alla categoria in questi mesi; l’impressione è che il destino dei lavoratori precoci sia legato a doppio filo a quello dei dipendenti pubblici, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ad aver ribadito che un’eventuale ricorso al prepensionamento non potrebbe essere limitato ai soli impiegati statali ma esteso anche a quelli privati. Precoci compresi.

Il prepensionamento appare davvero l’unica chance, anche se si tratterebbe di una soluzione che andrebbe poi ‘cucita’ addosso agli stessi lavoratori precoci, che di certo non potrebbero fruire della proposta di legge targata Damiano (prepensionamento a partire da 62 anni più 35 di contributi, meccanismo inapplicabile nel caso di individui che abbiano iniziato a lavorare a 16 o 17 anni).

A questo punto non resta che attendere nella speranza che possano presto esserci delle novità: vi terremo aggiornati sia sulla riforma della previdenza che sul caso pensioni 2014 precoci ed esodati.
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sabato 17 maggio 2014

Esodati, Quota 96 scuola: flash mob M5S

Riforma pensioni 2014, Poletti a Palazzo ChigiRiforma pensioni 2014, esodati, Quota 96 scuola: flash mob M5s contro il Governo Renzi
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Riforma delle pensioni: Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e Lega Nord di Matteo Salvini incalzano il premier Renzi
Riforma pensioni 2014, esodati, Quota 96 scuola: flash mob dei deputati del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo contro la riforma pensioni del Governo Monti che porta la firma dell'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero; mentre prosegue la raccolta di firme della Lega per l'abolizione della riforma Fornero.

Riforma pensioni 2014, esodati, Quota 96 scuola: flash mob dei deputati del M5s alla Camera


Al centro della manifestazione di protesta promossa ieri a sorpresa davanti l'ingresso della Camera dei Deputati a Piazza Montecitorio dai parlamentari M5s è il problema relativo agli esodati della scuola, ovvero quei lavoratori della cosiddetta Quota 96 scuola che nonostante avessero già maturato i requisiti per accedere al trattamento pensionistico sono rimasti senza pensione con l'approvazione della riforma pensioni Fornero che ha innalzato l'età pensionabile. Nell'ambito della riforma pensioni 2014 - sollecitata al Governo Renzi anche dai sindacati Cigl, Cisl e Uil - le questioni esodati e Quota 96 scuola sono le priorità da affrontare nel tavolo di confronto tra governo, Inps e commissioni Lavoro di Camera e Senato istituito la scorsa settimana dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti il quale sta valutando anche le ipotesi di pensione anticipata, quindi più flessibilità in uscita, così come il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia che ha già illustrato la sua proposta di prepensionamenti per i lavoratori statali. Ieri a Montecitorio i deputati grillini, in maglietta blu con scritta gialla, si sono stretti la mano con i lavoratori esodati della scuola e hanno improvvisato un flash mob formando il numero 96 davanti la Camera.

Riforma pensioni 2014: la Lega di Salvini contro il Governo Renzi: 'Aboliamo la legge Fornero'


E su riforma pensioni 2014 e questione esodati interviene anche la Lega Nord di Matteo Salvini che in questi giorni impegnata con la raccolta delle firme per la presentazione dei referendum, tra i quali quello per l'abolizione dalla riforma delle pensioni che prende il nome dell'ex ministro Fornero. "Renzi - ha dichiarato il deputato leghista Massimiliano Fedriga, relatore di minoranza del dl lavoro, commentando l'approvazione ieri alla Camera del dl lavoro sul quale il Governo Renzi ha posto la fiducia - è un venditore di fumo, che non stanzia un euro a favore dei disoccupati e degli esodati, ma spende 10 miliardi all`anno per gli immigrati clandestini!".

Riforma pensioni 2014, Pd: 'Garantire pensioni a emigrati italiani in Canada e Venezuela'


Intanto nel dibattito sulle proposte di riforma pensioni 2014 intervengono i deputati del Partito democratico eletti all'estero Francesca La Marca e Fabio Porta in un'interrogazione parlamentare al ministero del Lavoro Giuliano Poletti. La Marca e Fabio Porta propongono di "garantire il trattamento minimo anche ai pensionati italiani emigrati in Canada e Venezuela rientrati definitivamente in Italia, come si verifica attualmente - spiegano La Marca e Porta -per tutti gli altri pensionati rientrati da Paesi europei ed extraeuropei con i quali l'Italia ha stipulato accordi di sicurezza sociale. L'esclusione dalla garanzia del trattamento minimo degli emigrati in Canada e Venezuela - hanno commentato in una nota i due deputati del Pd eletti all'estero - è una palese discriminazione rispetto a tutti gli altri emigrati, un affronto - concludono i parlamentari democratici intervenendo nel dibattito sulle ipotesi di riforma pensioni 2014 - alla logica e al buon senso ma soprattutto una violazione dei precetti normativi e costituzionali".
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venerdì 16 maggio 2014

Dl lavoro: stesso testo nella sostanza, ora impegno delega

Dl lavoro: stesso testo nella sostanza, ora impegno delega (2)
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giovedì 15 maggio 2014

Il voto è un diritto

Ci pare una posizione condivisibile
Il voto è un diritto conquistato con il sangue dai nostri nonni.
Buongiorno, su fb stanno passando alcuni inviti a non votare alle prossime elezioni e cioè proponendo di andare nei vari comizi con striscioni con la scritta "no pensione no voto". Questo atteggiamento potrà comportare l'irrigitamento da parte di alcune forze politiche che vogliono veramente risolvere il problema compromettendo tutto il lavoro (anche se poco) fatto finora.
Il voto è un diritto e dovere di tutti i cittadini, pertanto personalmente insieme alla maggior parte dei componenti del coordinamento esodati roma ci dissociamo da tale iniziativa. Invece è importante andare nei comizi e farci sentire reclamando il nostro diritto, poi il 25 maggio ognuno, molto democraticamente è libero di fare quello che gli pare.
giuliano

Esodati: oggi novità a Giornata della Previdenza?

Esodati: oggi novità a Giornata della Previdenza possibili dopo silenzio Renzi, Poletti, Boldrini
Al via oggi a Milano la Giornata Nazionale della Previdenza: nuova occasione per discutere di esodati e possibili soluzioni?
Si apre oggi, mercoledì 14 maggio, a Milano la Giornata Nazionale della Previdenza, che si concluderà venerdì 16, e che sembra potersi profilare come occasione di discussione sugli esodati. Nonostante infatti solo qualche giorno fa il ministro del Lavoro Poletti ne abbia ribadito importanza e priorità per il governo, nonostante mesi fa la presidente della Camera, Laura Boldrini, era intervenuta per invitare a velocizzare soluzioni per questa situazione diventata allarmante e per arrivare ad una legge unica, oggi ancora tutto tace.
Non si è infatti arrivati a nessuna conclusione utile al termine del tavolo tecnico che si è tenuto lo scorso 7 maggio e prima di procedere ad eventuali definizioni di misure cui ricorrere per la loro tutela, sarà, come invitato dal ministro Poletti, necessario procedere prima alla definizione dei numeri precisi. Non si riesce, infatti, ancora a capire quanti sono esattamente e, nonostante la presidente della Camera abbia chiesto da tempo all'Inps di fornire una relazione trimestrale sulle liquidazioni delle pensioni per i lavoratori esodati salvaguardati, mancano numeri esatti e quelli disponibili mettono in luce un dato allarmante.
Sembra infatti che solo un esodato su 5, di quelli già salvaguardati, ha ricevuto la liquidazione della pensione, circa 33.147 a fronte di oltre 160 mila unità complessivamente salvaguardate dall’esecutivo. Lo scorso mese di gennaio le posizioni certificate dall’Istituto di previdenza erano nel complesso 82.458 di cui 62.383 relative alla prima salvaguardia che prevede la copertura di 65.000 posizioni, 14.450 alla seconda salvaguardia, che prevede 55.000 coperture e 5.625 alla terza che prevede 10.130 coperture.
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Bonus Irpef, 80 euro anche ai cassaintegrati e lavoratori in mobilità

Bonus Irpef, 80 euro anche ai cassaintegrati e lavoratori in mobilità
di Alessandra Caparello
Il bonus Irpef di 80 euro al mese viene riconosciuto anche ai cassaintegrati e lavoratori in mobilità secondo quanto precisato dall’agenzia delle entrate con la circolar en. 9 del 14 maggio 2014.
Bonus Irpef 80 euro a chi è senza sostituto di imposta 
Il bonus Irpef da 80 euro è rinosciuto, secondo quanto previsto dall’agenzia delle entrate con la circolare n. 8, anche a chi è rimasto senza sostituto di imposta e non solo.
Bonus Irpef 80 euro busta paga maggio 2014
Il bonus Irpef di 80 euro al mese è riconosciuto a quei contribuenti titolari di un reddito complessivo per l’anno d’imposta 2014 non superiore a 26.000 euro.
In particolare hanno diritto al bonus 80 euro, riconosciuto automaticamente dalla busta paga di maggio, senza dover effettuare alcuna richiesta particolare, i soggetti il cui reddito complessivo è formato da:
  •  redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del TUIR;
  •  redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’articolo 50, comma 1, del TUIR come i compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative, indennità e i compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità, somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale, redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, remunerazioni dei sacerdoti, prestazioni pensionistiche, compensi per lavori socialmente utili).
Il bonus Irpef per tali soggetti verrà riconosciuto automaticamente in busta paga dal datore di lavoro che provvederà a riconoscere un credito che poi userà in compensazione.
Bonus Irpef 80 euro per chi è senza sostituto di imposta
Ma quei soggetti che nel 2014 hanno ricevuto compensi erogati da un soggetto che non è sostituto di imposta o i lavoratori il cui rapporto di lavoro è cessato prima di maggio 2014, riceveranno il bonus Irpef da 80 euro? E come?
Bonus Irpef 80 euro per chi ha perso il lavoro: come fare
Risponde in tal caso, l’agenzia delle entrate secondo cui i soggetti senza sostituto di imposta e coloro che hanno  perso il lavoro prima di maggio possono richiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, quindi nel 730 o Unico 2015, secondo modalità che saranno specificate nei modelli delle dichiarazioni dei redditi, e, conseguentemente, utilizzarlo in compensazione ovvero richiederlo a rimborso.
La circolare n. 9 dell’agenzia delle entrate
L’agenzia delle entrate con la circolare n. )/E del 14 maggio 2014 fornisce ulteriori chiarimenti per l’erogazione del bonus 80 euro i questione.
Bonus Irpef per i non residenti
Il bonus irpef da 80 euro viene riconosciuto in primo luogo anche ai soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di redditi di lavoro imponibili in Italia, se ricorrono le condizioni previsti dalla stessa agenzia delle entrate con la circolare n. 8 del 2014. Il credito non spetta però nell’ipotesi in cui il reddito di lavoro non sia imponibile in Italia per effetto dell’applicazione di convenzioni contro le doppie imposizioni o di altri accordi internazionali.
Bonus irpef a cassaintegrati e lavoratori in mobilità
I soggetti in cassa integrazione, indennità di mobilità e indennità di disoccupazione , hanno anch’essi diritto al bonus Irpef da 80 euro. In tal caso il credito viene calcolato per le erogazioni effettuate nel 2014, tenendo conto dei giorni che danno diritto alle indennità. L’ente erogatore, in qualità di sostituto d’imposta, è tenuto a riconoscere il credito “in via automatica”, avvalendosi dei dati a propria disposizione riguardanti i redditi percepiti dal lavoratore. Se poi tali contribuenti non hanno i presupposti per il riconoscimento del beneficio, sono tenuti a darne comunicazione al sostituto d’imposta il quale potrà recuperare il credito eventualmente erogato dagli emolumenti da corrispondere nei periodi di paga successivi a quello nel quale è resa la comunicazione e, comunque, entro i termini di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno o di fine rapporto.
Bonus irpef: lavoratore deceduto
Il credito spetta, secondo quanto disposto dall’agenzia delle entrate, anche ai lavoratori deceduti in relazione al loro periodo di lavoro nel 2014 e sarà calcolato nella dichiarazione dei redditi del lavoratore deceduto presentata da uno degli eredi, secondo modalità che saranno specificate nel relativo modello.  Nel caso in cui il lavoratore sia deceduto dopo l’inizio dell’erogazione del credito da parte sostituto d’imposta, la parte di credito eventualmente maturata nel periodo di paga in cui è avvenuto il decesso, e materialmente percepita dagli eredi, continua a mantenere la sua qualificazione fiscale e, quindi, non costituisce reddito per gli stessi.
Calcolo del credito e precedenti rapporti di lavoro
Nella circolare dell’agenzia delle entrate si precisa anche che in caso di assunzione nel corso del 2014 di un lavoratore che nello stesso anno ha avuto un precedente rapporto di lavoro, per l’erogazione del bonus Irpef da 80 euro, possono presentarsi due opzioni:
  • l’interessato consegna il Cud relativo al precedente rapporto di lavoro: in tal caso il nuovo sostituto d’imposta dovrà tenere conto anche dei dati esposti in quel modello per verificare se e in che misura spetta il credito
  • se non viene prodotto il Cud relativo al precedente rapporto: il sostituto d’imposta deve verificare la spettanza del bonus e il relativo importo sulla base dei soli dati reddituali a propria disposizione.

Bonus Irpef cosa fare in caso di piu rapporti di lavoro

Nell’ipotesi in cui il lavoratore è titolare di redditi di lavoro derivanti da più rapporti di lavoro contestuali che singolarmente comportano il diritto al bonus, ma l’importo complessivo del reddito eccede il tetto previsto per la spettanza del credito ( 26mila euro), l’interessato deve comunicarlo ai sostituti d’imposta che  non dovranno riconoscere il credito. Se invece il reddito complessivo derivanti dai rapporti di lavoro non va oltre la soglia di 26mila euro, il lavoratore è tenuto a chiedere a uno dei due sostituti d’imposta di non riconoscere il credito.
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mercoledì 14 maggio 2014

CGIL Parma: "Basta interventi a spot, occorre un piano sistematico"

ParmaTodayEsodati, Braglia: "Basta interventi a spot, occorre un piano sistematico"
La Cgil chiede al Governo un piano strutturato per risolvere il problema esodati. Tempo entro il 16 giugno per domande per la 5°salvaguardia. Braglia: "Occore tutelare chi non sa ancora quando potrà andare in pensione"
Alice Pisu
12 maggio 2014
''Manca una soluzione strutturale al problema degli esodati, dopo i numerosi interventi a spot occorre considerare come prioritaria la situazione delle migliaia di lavoratori rimasti fuori dalla salvaguardia. Abbiamo bisogno di chiarezza e di iniziative strutturali complete”. Commenta così la situazione esodati il segretario confederale Cgil Giuseppe Braglia che ha indetto una conferenza stampa alla presenza della direttrice del Patronato Inca Cgil Parma Nadia Ferrari e del responsabile Coordinamento esodati Parma Claudio Bernardini. Tra gli intenti dell’incontro quello di informare i lavoratori interessati sulla possibilità di presentare domanda e sulle scadenze. Per chi non è ancora salvaguardato e rientra nei requisiti previsti dal quinto decreto è necessario presentare le domande entro il 16 giugno prossimo. Tra i requisiti necessari la decorrenza del trattamento pensionistico secondo la disciplina vigente prima della legge Fornero entro il 6 gennaio 2015. Questo è uno dei punti maggiormente critici e da modificare secondo la Cgil: “Ci sono molti lavoratori che hanno i requisiti per rientrare nella salvaguardia ma rischiano di restare fuori proprio per il vincolo di questa data. Chiediamo di spostare questo termine, tenendo in considerazione i numerosi casi di chi aveva maturato molti anni di lavoro in vista della pensione ma pur avendo i requisiti della salvaguardia rimarrebbe fuori. Si parla in molti casi di persone che hanno superato i 50 anni e rischiano di ritrovarsi senza lavoro e con prospettive incerte per la pensione''.


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 “La partita esodati iniziata con la riforma Fornero ha portato a uno stravolgimento con persone che non sanno come e quando andranno in pensione – sottolinea Ferrari -. Dal 2012 in poi sono stati presentati 5 provvedimenti con le indicazioni di categorie e requisiti individuali per la salvaguardia. Il nostro lavoro ora è quello di cercare di rintracciare i lavoratori che riteniamo possano essere idonei e invitarli a presentare domanda”.  Difficile stabilire il numero degli esodati a Parma, secondo il  Coordinamento esodati il problema avrebbe riguardato almeno 300 persone nel territorio, con casi legati in particolare all’uscita a seguito di accordi di ristrutturazione dell’azienda. Il Coordinamento è in contatto con altre reti in tutta Italia nell’intento di portare all’attenzione dell’Esecutivo l’urgenza di un piano sistematico di risoluzione. Secca bocciatura riguardo l'ipotesi apparsa sulla stampa riguardo la possibilità di offrire scivoli con ammortizzatori sociali prima della pensione, da restituire poi a rate. "Non condividiamo una politica di assistenzialismo, chiediamo che il governo si prenda carico della grave situazione in atto e per far capire il numero delle persone che si trovano in difficoltà chiediamo agli interessati di presentarsi al patronato per fare domanda, anche a scapito di intasare gli uffici Inps", sottolinea Bernardini. Sul tavolo ci sarebbe una proposta di legge al momento ferma che ricalcherebbe in pieno le richieste dei sindacati secondo quanto sottolineato da Braglia, che sottolinea come non sia corretto parlare di assenza di coperture finanziarie da parte del Governo dato che il numero totale dei salvaguardati sinora è 162.130 di cui oltre 88.700 sono certificazioni e solo 42.400 le pensioni realmente liquidate.


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Riforma pensioni 2014, precoci, esodati, APA e flessibilità: prepensionamento a 62 anni

Riforma pensioni 2014, precoci, esodati, APA e flessibilità: prepensionamento a 62 anni
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Riforma pensioni 2014, le novità su precoci ed esodati e il punto sulla proposta di legge targata Damiano.
Giungono importanti novità in merito al capitolo riforma pensioni 2014; il caso degli esodati continua a figurare in cima alla lista stilata da governo e istituzioni, ma non è ancora chiaro in quale data si riunirà nuovamente il tavolo composto da INPS, MEF e Commissioni Lavoro di Camera e Senato.
Sempre in tema di riforma pensioni 2014 - con il caso dei lavoratori precoci purtroppo ai margini del dibattito - bisogna poi registrare la prosecuzione dell’iter di un disegno riformatore complessivo, con il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano ad aver riproposto il tema della creazione di un sistema basato su flessibilità, prepensionamenti e uscite anticipate dal lavoro a discrezione degli stessi lavoratori. Damiano ha in particolare riacceso l’attenzione sulla proposta di legge formulata dalla propria Commissione che prevede la possibilità di accedere al prepensionamento a 62 anni d’età più 35 di contributi, il tutto a fronte di un meccanismo di penalizzazioni e disincentivi.
Facciamo allora il punto in tema di riforma pensioni 2014, facendo un breve cenno ai casi precoci ed esodati e cercando di delineare i tratti il sistema previdenziale che si va strutturando, con l’istituto del prepensionamento individuato quale elemento cardine. Si resta infine in attesa di un intervento di Poletti anche in tema di APA, l’ipotesi di costituzione di una sorta di assegno pensionistico anticipato.
Riforma pensioni 2014, precoci ed esodati: importante ‘assist’ dalla proposta di Damiano sul prepensionamento
Come accennato in apertura, si registrano importanti novità in tema di riforma pensioni 2014; per quanto riguarda il caso degli esodati al momento è tutto fermo, con il governo (Poletti in primis) ad aver assicurato che si tratta della vertenza più importante da dover trattare e il tavolo tecnico della scorsa settimana ad aver confermato l’intenzione unanime di trovare una soluzione al più presto.
Come abbiamo più volte sottolineato, il caso del pensionamento dei lavoratori precoci rimane spesso ai margini del dibattito riguardo ad una potenziale riforma delle pensioni 2014, ma l’ipotesi ripresentata da Damiano nelle ultime ore ed incentrata sul ricorso al prepensionamento potrebbe aprire interessanti scenari appannaggio della categoria: ‘Il Partito Democratico ha presentato nella scorsa e nell’attuale legislatura una proposta di legge che introduce un criterio di flessibilità e di gradualità nell’uscita dal lavoro verso la pensione […] La nostra proposta consente, con 35 anni di contributi e con una penalizzazione dell’8%, di andare in pensione a partire dai 62 anni’.
Dunque una riforma delle pensioni 2014 basata sullo strumento della flessibilità e costruita attorno ad un prepensionamento ‘mascherato’ comunque a totale discrezionalità dei lavoratori.
Che la riforma delle pensioni 2014 attualmente in costruzione miri - oltre che alla risoluzione di specifiche vertenze quali quelle degli esodati - anche a costruire una manovra uniforme e di sistema, lo si evince anche dalle dichiarazioni rilasciate da Poletti, che ha parlato delle necessità di ‘agire’ e di trovare ‘soluzioni rapide e strutturali’ in merito alle criticità del sistema pensionistico italiano.
Riforma pensioni 2014, flessibilità ed APA: ripartire da revisione Legge Fornero
Un altro degli elementi cardine attorno ai quali va costruendosi la prossima riforma delle pensioni 2014 coincide con la presa di consapevolezza da parte delle istituzioni dell’assoluta inadeguatezza della Legge Fornero; ad andare verso questa direzione il presidente Damiano (‘La legge Fornero va rivista’), Maurizio Sacconi del NCD (‘La legge Fornero è troppo rigida, va rivista’), Ignazio Messina dell’Idv (La riforma Fornero ha scontentato tutti e va superata’), Salvini della Lega (‘Chiediamo da anni che venga abolita’), tutti esponenti di correnti politiche estremamente diverse ma riunite da un unico pensiero. La Legge Fornero va accantonata.  E dopo bisogna costruire una riforma delle pensioni 2014 che punti ad una flessibilità di fondo e che intervenga strutturalmente sul sistema previdenziale.
Si resta infine in attesa di un'intervento del ministro Poletti, che in settimana dovrebbe approfondire il tema costituito dall’istituto dell’APA, l’Assegno pensionistico anticipato.
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lunedì 12 maggio 2014

Damiano: bene vertenza sindacati, correggere Fornero

Pensioni: bene vertenza sindacati,correggere Fornero

La decisione di CGIL,CISL e UIL di promuovere una vertenza con il Governo sul tema delle pensioni rappresenta un fatto estremamente positivo. Questa decisiva sponda sociale unitaria può sostenere quelle forze che in Parlamenti da anni si battono per correggere la “riforma” Fornero. Dopo aver salvaguardato oltre 162.000 lavoratori con un recupero di risorse finanziarie pari a 12 miliardi e 661 milioni di euro, adesso si tratta di completare l’opera. Al tavolo convocato dal ministro Poletti su sollecitazione della Commissione lavoro della Camera, abbiamo formulato come PD due richieste: la prima propone il ritorno al sistema delle quote al fine di offrire a tutti i lavoratori un criterio di gradualità omogeneo nell’uscita dal lavoro verso la pensione. La seconda, di adottare il disegno di legge del PD che propone una flessibilità compresa tra i 62 ed i 70 anni, con una penalizzazione massima dell’8%. La questione previdenziale deve diventare una priorità dell’azione di Governo: accanto al tema degli “esodati” va risolto quello di quota 96 che riguarda gli insegnanti e quello delle ricongiunzioni che costringe molti lavoratori, per un grave errore compiuto dal Governo Berlusconi, a pagare due volte i contributi per sommare in un’unica pensione i versamenti effettuati a INPDAP e INPS.
 

domenica 11 maggio 2014

Il sindacato a Milano: convegno su riforma Fornero e il caso esodati

Interventi Meloni, Sacconi e Salvini sugli esodati

Riforma pensioni 2014, ultime novità e interventi Meloni, Sacconi e Salvini sugli esodati
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Gli interventi di Giorgia Meloni, Maurizio Sacconi e Matteo Salvini sulle modifiche ritenute più urgenti al sistema.
Riforma pensioni: in che modo il governo Renzi deciderà di modificare il sistema previdenziale italiano? Per ora la strada non è ancora chiara. Le diverse parti politiche spingono prima di tutto per la risoluzione dei problemi più urgenti, su tutti il dramma degli esodati e quello dei Quota 96 della scuola, mentre da più fronti si levano le richieste per l'introduzione di un criterio di flessibilità. "Bandiera" che non appartiene più al solo Cesare Damiano, suo primo sostenitore, ma che ormai trova consensi a largo raggio.
Riforma pensioni 2014, Sacconi (Ncd) per la flessibilità
Tra gli altri, si evidenzia la posizione di Maurizio Sacconi, capogruppo Ncd al Senato: "La riforma Fornero - ha affermato Sacconi dopo aver partecipato al tavolo tecnico sugli esodati - si è rivelata troppo rigida tanto che, dalla sua approvazione, sono state impegnate risorse pubbliche per 11 miliardi e mezzo con lo scopo di salvaguardare in base alle pre vigenti regole previdenziali coloro che in buona fede avevano accettato volontariamente una uscita precoce dal rapporto di lavoro. L'errore e' consistito soprattutto nella mancata previsione di una fase transitoria tra il vecchio e il nuovo regime".
Cosa fare, dunque? Come correggere la riforma del 2011? Per Sacconi la strada da intraprendere è chiara: "servirebbe infatti una correzione strutturale della riforma che consenta, entro certi limiti, un pensionamento anticipato rispetto alla nuova età disposta dalla riforma in termini compatibili con i vincoli di finanza pubblica. Esso potrebbe essere finanziato solo in parte dal bilancio dello Stato ed in altra parte da una penalizzazione dei trattamenti anticipati e dall'incentivazione fiscale di versamenti volontari del datore di lavoro e del lavoratore, incluso un recupero più flessibile del periodo di laurea, utilizzando anche il TFR".
Riforma pensioni, Meloni (Fdi-An): bonus Irpef e pensioni d'oro
Giorgia Meloni torna ancora una volta ad intervenire sul tema previdenziale dicendosi a favore di un taglio deciso alle pensioni d'oro. Il tema è affrontato dalla presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in relazione al tanto discusso bonus Irpef del governo di Matteo Renzi. "Se il governo - afferma la Meloni - vuole dare subito 80 euro a tutti i pensionati che prendono una pensione al di sotto dei 1500 euro al mese, ai lavoratori cassaintegrati e ai disoccupati, ma non sa dove trovare le coperture, offriamo noi una soluzione: tagliare immediatamente le pensioni d'oro. Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale presenterà su questo un emendamento al decreto Irpef e sfida il governo e la maggioranza a raccogliere questa proposta, dopo la scandalosa bocciatura della nostra proposta di legge sulla revoca delle pensioni d'oro".
Riforma pensioni 2014, Salvini (Lega): e gli esodati? Cancelliamo la legge Fornero 
Con i consueti toni forti, Matteo Salvini ha sollevato negli scorsi giorni la questione degli esodati e delle necessarie modifiche alla riforma Fornero, che per la Lega Nord va direttamente "cancellata". " Su questo - ha affermato Salvini ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta - io critico Matteo Renzi. Lui si sta preoccupando di dare 80 euro a chi un lavoro ce l'ha, dimenticandosi di chi il lavoro non ce l'ha, o l'ha perso per una legge infame come la riforma Fornero sulle pensioni". L'invito di Salvini agli italiani è a recarsi nel proprio comune di residenza a firmare il referendum per la cancellazione della tanto contestata legge: l'obiettivo è raggiungere 500 mila firme.
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La soluzione del caso esodati è vicina, anche per i quota 96?

La soluzione del caso esodati è vicina, anche per i quota 96?
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Con un comunicato l'on. Damiano fa sapere che ci saranno incontri ravvicinati per scrivere la parola fine.
Il comitato tecnico "interforze", composto dai componenti la Commissione Lavoro, presieduta dall' on. Cesare Damiano, dal Ministro al lavoro Giuliano Poletti, da esponenti dell'INPS e del Ministero del Tesoro, ha valutato la situazione degli esodati per cercare una soluzione definitiva alle loro vicende.  
La posizione del Ministro Poletti e quella dell'on. Marzana
Da parte del Ministro del lavoro Giuliano Poletti c'è stata la disponibilità a trovare una soluzione definitiva, così ha comunicato l'on. Cesare Damiano al termine della riunione. Pertanto il Ministro ed il comitato si sono dati appuntamento ad un prossimo incontro che dovrebbe essere quello definitivo. In merito ai quota 96 scuola , in particolare, l' on. Marzana presente alla riunione, fa sapere, tramite il blog, " Il dato positivo è l'inclusione nella discussione da parte di più forze politiche di questo personale scolastico tra le varie categorie penalizzate dalla Riforma Fornero... la cui questione potrebbe risolversi in tempi brevi in considerazione che per tutte le altre fattispecie invece questa ricognizione non è ancora avvenuta.
Il Ministro Poletti non ha più scuse per non riconoscere il diritto alla pensione a questi cittadini".  

L'incredibile storia
La vicenda dei quota 96 ha una sua lunga storia, fatta di ricorsi alla Magistratura, di promesse non mantenute, di prese di posizioni pubbliche, di appelli e di orientamenti politici favorevoli alla soluzione del loro caso. Ma mai da atti concreti.
Vicenda che ha origine dall'errore commesso dal Governo Monti-Fornero al momento del varo della riforma sulle pensioni nel dicembre 2011, che non tenne conto della peculiarità del calendario scolastico, non coincidente con il calendario solare, così come previsto dalla tempistica della riforma stessa.   
L'attesa, la speranza.
Adesso, pare che si stia arrivando alla conclusione, alla scrittura della parola "Fine" sull'odissea di questo personale scolastico, che si trova ingabbiato in una legge senza averne capito la necessità. Personale che per oltre due anni è stato stremato dalle lunghe attese, dalle tante promesse non mantenute.  
Sarà veramente la volta buona? A giorni l'ardua sentenza.
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Leggi anche: Italiancrisi

sabato 10 maggio 2014

Messina (IDV): ''Abolire la riforma Fornero''

9 maggio 2014
Messina: ''Gli esodati sono un dramma, abolire la riforma Fornero''
Conduce Silvia Garroni

''Una riforma non calata nel territorio che ha danneggiato lavoratori e datori di lavoro''. Così Ignazio Messina, ospite del Vidoforum nella redazione di Repubblica TV, commenta la riforma delle pensioni firmata da Elsa Fornero. Per abolirla l'Italia dei Valori sta raccogliendo le firme
VIDEO


venerdì 9 maggio 2014

Salvaguardie. L'INPS aggiorna il report al 6-5-14

L'INPS ha pubblicato il Report salvaguardie.  
Situazione al 6 maggio 2014

Gli esodati romani stavolta incontrano i vertici CISL

Comunicato
Incontro con i vertici della 
segreteria nazionale della CISL
Dopo l'incontro avuto giorni fa con la segreteria della CGIL, oggi abbiamo avuto il secondo incontro con i vertici della segreteria nazionale della CISL. Lo scopo di questi incontri è quello di coinvolgere in pieno le parti sociali al nostro problema e di far si che il governo le porti al tavolo delle trattative, come giusto che sia. I primi segni da parte della CGIL si sono già avuti al congresso, proponendosi nuovamente al fianco degli esodati dove hanno invitato anche le altre sigle sindacali a riprendere in mano il discorso esodati. Questa mattina abbiamo avuto la stessa risposta da parte della CISL dove  ci è stato assicurato che sono pronti, anche se non hanno mai smesso, di continuare a sostenere il problema degli esodati e di stare al nostro fianco, a tal proposito ci hanno confermato che già da oggi si attivavano ad avviare contatti con le altre sigle e una volta raggiunto un accordo organizzativo, saremo coinvolti direttamente noi esodati dove insieme a loro si aprirà un tavolo di lavoro a brevissimo tempo dove si studierà insieme il da fare. Prima di passare a forme di lotta si faranno dei convegni dove saranno presenti i politici interessati e dove si cercherà di far capire al governo che è ora di farla finita. Intanto come CISL hanno dato dietro nostra richiesta la disponibilità ad intraprendere azioni legali mettendo a disposizione i loro legali, a tale scopo da parte dei Sig. Petriccioli e Marinelli ci è stato fatta richiesta di 3/4 persone che sono disponibili a dare i loro nominativi per intraprendere appunto l'azione legale, e di questo se ne sta occupando Daniele.
Si è parlato del fondo della legge di stabilità, dove pure loro sono d'accordissimo che sia data una definizione e che i soldi risparmiati siano immediatamente messi a disposizione degli esodati con ulteriori salvaguardie.
Sono d'accordo in linea di massima con la proposta di Damiano per dare gradualità in uscita ma non sono d'accordo nell'applicare i 62 anni  e 35 di contributi agli esodati, dove hanno ribadito che bisogna fare chiarezza fra esodati e esodandi. Insomma stiamo buttando con grande fatica le basi per una piattaforma unitaria fra sindacati ed esodati da presentare al Governo. Nei prossimi giorni incontreremo UIL E UGL e porteremo anche a loro le nostre richieste.
Comitato esodati Roma (sempre in lotta)

Poletti: numeri esatti non ci sono ancora dopo due anni

Esodati: si vuole fare legge, ma i numeri esatti non ci sono ancora dopo due anni. Conferma Poletti
Priorità esodati confermata dal ministro Poletti ma mancano numeri precisi e ancora pochissimi dei tutelati hanno ricevuto la salvaguardia
Gli esodati rappresentano una priorità per il governo ma c’è ancora tanta confusione in merito: bisogna definire i  numeri precisi, bisogna reperire le risorse necessarie e non solo per evitare che si creino nuovi esodati ma anche per tutelare coloro che hanno già ricevuto una salvaguardia dai precedenti governi, quello di Monti prima e quello di Letta dopo. Ma il paradosso riguarda i numeri: la situazione degli esodati è monitorata da tempo ma nessuno riesce ancora a quantificarne una platea esatta, del resto lo stesso ministro del Lavoro Poletti ha annunciato sì che gli esodati restano la priorità del governo ma anche che bisogna ancora definirne il numero preciso.
Nonostante più volte la presidente della Camera ha all'Inps di fornire una relazione trimestrale sulle liquidazioni delle pensioni per i lavoratori esodati salvaguardati, i numeri noti parlano in realtà di una situazione di emergenza: solo, infatti, esodato su 5 averebbe effettivamente ricevuto la liquidazione della pensione, circa 33.147 a fronte di oltre 160 mila unità complessivamente salvaguardate dall’esecutivo.
Lo scorso mese di gennaio le posizioni certificate dall’Istituto di previdenza erano nel complesso 82.458 di cui 62.383 relative alla prima salvaguardia che prevede la copertura di 65.000 posizioni, 14.450 alla seconda salvaguardia, che prevede 55.000 coperture e 5.625 alla terza che prevede 10.130 coperture. Per le altre tranche di tutela, l’Inps prevede che le attività di certificazione si concludano entro il 2014, ma il governo per poter definire come agire in merito ha bisogno di numeri certi ma in tempi brevi.

Sul sito del Ministero del Lavoro LPS un comunicato asciutto

7 maggio 2014
Esodati: prosegue il confronto per trovare soluzione strutturale al problema
Oggi una riunione sul tema presso il Ministero del Lavoro

Si è tenuta questa sera, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, una riunione dedicata al tema degli esodati. All'incontro, oltre al Ministro del lavoro Giuliano Poletti, hanno  partecipato il Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze, Pierpaolo Baretta, i rappresentanti dell'INPS, ed i Presidenti, i Vicepresidenti e i capigruppo delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.
La riunione, nel corso della quale è stata svolta un'ampia ed approfondita discussione mirata a tracciare un quadro preciso della situazione, si è conclusa con la proposta del Ministro Poletti, condivisa dagli altri partecipanti, di proseguire il confronto per trovare, in tempi il più possibile rapidi, una soluzione strutturale al problema. 
 

Il documento dell'INPS al tavolo di Via Flavia il 7-5-14