
Al Presidente della Camera On. Laura Boldrini
Al Presidente del Senato Sen. Pietro Grasso
A tutti i Capigruppo parlamentari
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Dr.
Matteo Renzi
A 55 mesi dall’entrata in
vigore della manovra finanziaria del 2011 sul sistema previdenziale italiano
che ha segnato la nefasta nascita degli “esodati” ci rivolgiamo a voi tutti per
l’ennesimo appello affinché venga sollecitamente e definitivamente chiusa
questa vergognosa pagina della legislazione italiana.
Infatti rimangono ancora
oltre 34.000 ex lavoratori, esclusi dai sette provvedimenti di salvaguardia
finora adottati ai quali occorre sollecitamente restituire il diritto alla
pensione negato loro da quella iniqua manovra: 34.000 famiglie migliaia delle
quali si ritrovano in uno stato di vera e propria indigenza, ed altrettante
migliaia che rischiano di finire nel medesimo stato se non verrà restituito il
loro costituzionale diritto alla pensione.
Un vera EMERGENZA SOCIALE da noi più volte
denunciata ed alla quale occorre porre fine urgentemente !!
34.000 “esodati”
certificati dal Governo rispondendo alle tre note interrogazioni in Commissione
Lavoro alla Camera.
Risposte date utilizzando
informazioni fornite dall’INPS spesso
rivelatesi sovrastimate come dimostrato dai dati contenuti nell’ultimo Report
del 20.5.16 pubblicato dall’Istituto di Previdenza.
La Rete dei
Comitati degli Esodati, pur non condividendone alcun aspetto, non ha mai chiesto, né chiede, l’abolizione
di quella manovra sulla previdenza italiana, ma unicamente che se ne correggano
i macroscopici errori, riconosciuti da TUTTI i nostri interlocutori
istituzionali governativi e parlamentari, ad iniziare da quello che ha causato
la vergogna Esodati.
Si ritiene che OGGI
Governo e Parlamento non abbiano più alcun pretesto per non correggere quell’errore adoperandosi
con urgenza ad approvare l'ottavo
provvedimento di salvaguardia che renda giustizia a tutti i 34.000 esclusi dai
precedenti sette.
Ci sono i numeri, c’è la determinazione
politica del Parlamento e sono
disponibili sufficienti coperture finanziarie; si attende quindi, ed
unicamente, la volontà politica del Governo e del Parlamento che DEVONO sollecitamente
provvedervi.
I NUMERI E LE RISORSE
Con tre precise
interrogazioni parlamentari si è richiesto al Ministero del Lavoro di
verificare il numero degli “esodati” non ancora salvaguardati; le risposte
fornite al Parlamento dai Sottosegretari
sono le seguenti:
- Interrogazione n. 5-030439 On. Gnecchi ed altri del
15.10.2014. Risposta del Governo, su dati INPS: Gli “esodati” non
salvaguardati sono 49.500. Al
netto di quanti interessati con la LdS 2016 (26.300) restano 23.200 da salvaguardare
- Interrogazione n. 5-07569 Gnecchi. Risposta del Governo, su
dati INPS: sono 10.600 il numero dei lavoratori collocati
in mobilità a seguito di accordi stipulati in sede governativa e non
governativa, entro il 31 dicembre 2011, che matureranno i requisiti
pensionistici previgenti il cosiddetto decreto « Salva Italia » entro due
o tre anni dalla fine della mobilità.
- Interrogazione n. 5-08687 Rizzetto che richiede il
numero degli “esodati” postali over 2018: il Governo, su dati INPS,
fornisce una dato approssimativo, individuando una platea pari a 82 lavoratori.
Alla data odierna risultano pertanto meno di
34.000 gli “esodati” che hanno diritto,
conseguentemente alle tre risposte governative alle 3 interrogazioni
parlamentari, ad un provvedimento di salvaguardia
Dall’ultimo Report sui
sette provvedimenti di salvaguardia, diffuso dall’INPS il 15 c.m., emerge
esplicitamente che i posti ancora a disposizione per un nuovo provvedimento di
salvaguardia sono ALMENO 34.000. Infatti a
fronte di una potenziale platea di
172.466 aventi diritto sono state
accolte finora 127.632 domande, mentre
10.395 risultano ancora giacenti in attesa di istruttoria. Risulta pertanto
in modo inconfutabile che i posti MINIMI disponibili già consolidati
(coperti da regolare finanziamento rimodulato con la Legge di Stabilità 2016) sono
ben 34.439, ai quali si devono sommare quelli derivanti dalle istanze che
avranno esito negativo nelle 10.395 in istruttoria.
E’ innegabile dunque, che le risorse stanziate
sono ampiamente sufficienti anche per l'ottavo provvedimento di salvaguardia
per tutti i 34.000 esclusi
E’
altrettanto innegabile che le somme stanziate per le salvaguardie nello
specifico fondo, istituito al comma 235 della L. 228/2012, sono state distratte
da quel fondo e destinate a risolvere problematiche che, pur meritorie di
attenzione, nulla c’entrano con la “Questione Esodati”!
Quelle somme devono essere
reintegrate nel fondo e, con i risparmi ottenuti dalle 7 precedenti
salvaguardie, sono più che sufficienti a garantire la copertura finanziaria
dell’ottava salvaguardia, evitando così ogni nuovo esborso da parte dello
Stato.
Le
risorse finanziarie sottratte al “fondo esodati” istituito con la L. 228, art.
1, comma 235, ammontano a ben 914,6 Milioni, dei quali:
- 391 milioni nella legge 208/2015 (Legge di Stabilità 2016), Art. 1,
commi 273 - 281 - 289;
- e ulteriori 523,6 milioni con il recente D.L. n. 185/2015 (“Misure
urgenti per interventi nel territorio”), Art. 13, e Art. 17 lettera m).
PROPOSTA DI LEGGE PER l'
OTTAVA SALVAGUARDIA
Il 10 giugno. è stata
presentata alla Camera dei Deputati, a firma dellì’On. Cesare Damiano
Presidente della Commissione Lavoro della Camera e dell’On. Maria Luisa
Gnecchi, capogruppo del PD nella medesima Commissione, la proposta di legge A.C. 3893 "Modifiche all'articolo
24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni,
dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nonché ulteriori disposizioni di
salvaguardia in materia di accesso al pensionamento e di decorrenza delle prestazioni
pensionistiche"
Tale proposta rappresenta
un ottavo provvedimento di salvaguardia che, seppur perfettibile, riteniamo
risponda a gran parte delle richieste che la Rete dei Comitati degli Esodati ha
rivolto in questi 4 anni a Governo e Parlamento.
Riteniamo che alla stessa, con opportune e
possibili integrazioni, debba essere
assicurato un percorso parlamentare
d’urgenza al fine di procedere ad una sua rapida approvazione entro il mese di
settembre.
LE RICHIESTE DELLA RETE DEI COMITATI DEGLI
ESODATI
Alla luce di quanto esposto chiede al Governo ed
al Parlamento:
- L’immediata chiusura
delle istruttorie della settima salvaguardia;
- La sollecita ed
urgente chiusura della Conferenza
di Servizi che certifichi i reali risparmi derivati dalle sette precedenti
salvaguardie e già ampiamente documentati dall’INPS nel suo ultimo
parziale Report, che dimostra risparmi ben sufficienti per un nuovo
provvedimento di salvaguardia per tutti gli esclusi;
- Il pieno reintegro
delle somme prelevate dal “Fondo Esodati” di cui al comma 235 della L.
228/2012 ed utilizzate per svariati capitoli di spesa incoerenti rispetto
al dettato legislativo che regolamenta il fondo stesso;
- L'utilizzo integrale di tutti gli 11,6 miliardi già stanziati
per gli “esodati” con un nuovo definitivo provvedimento che ricomprenda
TUTTI gli esclusi, non essendoci
alcun nuovo onere aggiuntivo a carico dello Stato;
- Il pieno sostegno del Governo alla nuova proposta di
legge parlamentare N.3893 per l' ottava salvaguardia a prima firma dell' On.
Cesare Damiano depositata alla Camera, assicurando alla stessa un iter
parlamentare d’urgenza , assegnando la sede
legislativa alla Commissione, per la sua approvazione nel più breve
tempo possibile e comunque non oltre il mese di settembre.
Si ribadisce pertanto l’appello
a tutto il Parlamento affinché venga
assicurata l’assegnazione della sede legislativa alla Commissione Lavoro al
fine di una rapida e sollecita approvazione del DDL 3893 entro il mese di
settembre del c.a.
Si ritiene che il Governo
ed il Parlamento non abbiano più alcun alibi per non chiudere sollecitamente la
vergognosa pagina degli “esodati”, restituendo ai 34.000 esclusi il loro
legittimo diritto alla pensione. Continueremo la nostra mobilitazione, in tutte
le forme, fino a quando questa vergognosa pagina della legislazione
previdenziale italiana non sarà definitivamente chiusa.
Rete dei Comitati degli Esodati
Roma 30 Giugno 2016
1) COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
2) COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
3) COMITATO ESODATI LIGURI
4) COMITATO DIRIGENTI ESODATI
5) COMITATO MOBILITATI MILANO
6) COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI
7) COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO
8) COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI
9) COMITATO ESODATI PARMA
10) COMITATO FONDI DI SETTORE FERROVIE
11) COMITATO MOBILITATI ROMA NAPOLI
12) COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
13) COMITATO ESODATI BANCARI
Segreteria: tel. 06 8339 3
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