Riforma pensioni: riprendono i confronti tra sindacati e Governo in vista della fase due. Opzione donna, giovani ed età pensionabile gli argomenti sul tavolo del confronto.
23 Agosto 2017
E’ attesa a giorni la ripresa dei confronti tra sindacati e Governo sulla fase due della riforma delle pensioni.
Nonostante il viceministro dell’Economia Enrico Morando abbia annunciato che le nuove risorse ottenute grazie alla crescita del Pil non verranno reinvestite nella previdenza, essendoci stata da poco una riforma delle pensioni, sono ancora molti i punti su cui i sindacati aspettano una risposta dal Governo, anche a fronte dell’accordo siglato tra le parti lo scorso settembre.
La ripresa dei confronti, dopo la pausa estiva, si avrà il 30 agosto. I temi su cui le parti sociali insisteranno, chiedendo interventi da parte del Governo, sono diversi.
In ballo c’è ancora la proroga di Opzione donna, chiesta a gran voce dal Movimento Opzione donna, le pensioni dei giovani, gli esodati e l’aumento dell’età pensionabile.
Ecco quali saranno i principali temi che dovrebbero essere affrontati con la fase due della riforma delle pensioni.
Riforma pensioni: proroga Opzione donna, lavoratrici continuano la loro battaglia
Uno dei temi più caldi sul tavolo del confronto è sicuramente quello che riguarda la proroga di Opzione donna.
Il regime sperimentale, che consente la pensione anticipata delle donne al raggiungimento dei 57/58 anni di età e 35 anni di contributi, risulta ad oggi concluso al 31 dicembre 2015.
Nonostante le pressioni portate avanti dalle lavoratrici donne negli ultimi mesi, che hanno messo in luce le conseguenze positive che la proroga comporterebbe anche per le casse dello Stato, il Governo finora ha mostrato un atteggiamento di chiusura.
Sindacati e Governo discuteranno anche della possibilità di estendere la platea femminile dell’Ape sociale, creando in questo modo una forma di flessibilità in uscita a favore delle donne basata sul riconoscimento dei lavori di cura.
Ma questo, per la maggior parte delle lavoratrici, non basta. La proroga di Opzione donna resta la richiesta principale, che dovrà essere portata avanti dai sindacati, chiedendo conto al Governo dei residui di risorse risparmiate dai precedenti stanziamenti.
Riforma pensioni: giovani, età pensionabile ed esodati, tutti i temi di confronto
Oltre alla proroga di Opzione donna, i temi che dovranno essere affrontati da Governo e sindacati nei prossimi incontri che si terranno il 30 agosto e il primo e il 7 settembre, sono diversi.
Tra questi rientra la situazione degli esodati che non hanno avuto accesso alle tutele predisposte con le otto salvaguardie approvate finora dal Governo: i sindacati chiedono all’esecutivo un intervento che sia stavolta davvero risolutivo, non come l’ottava salvaguardia che ha lasciato fuori molti esodati.
Uno dei temi su cui i sindacati punteranno di più è quello riguardante le pensioni dei giovani che ricadono nel sistema contributivo: l’obiettivo è quello di ideare uno strumento, come ad esempio l’assegno di garanzia, che garantisca ai giovani una pensione minima essendo il sistema contributivo penalizzante per chi ha carriere professionali discontinue.
Tra gli obiettivi dei sindacati anche il blocco dell’aumento dell’età pensionabile: il Governo non sembra però deciso a rivedere il meccanismo della speranza di vita, e sembra sempre più probabile che, a partire dal prossimo 2019, l’età per andare in pensione venga portata a 67 anni.
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Abbiamo capito.Noi la rincorriamo con tanta fatica ma loro sono molto piu veloci di noi. Stiamo giocando al leone e la gazzella.
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