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domenica 14 luglio 2019
Comitato Esodati di Reggio Emilia: non solo esodati
Gli esodati portano cibo e beni alla casa di carità
Terza donazione in pochi mesi da parte del comitato di Reggio Il tutto consegnato alla madre superiora dell’istituto di San Giovanni di Querciola
13 LUGLIO 2019
VIANO. Cibo e beni di prima necessità per la casa di carità di San Giovanni Querciola di Viano.
Sono stati donati pochi giorni fa dal comitato esodati Reggio Emilia, in una mattinata che ha visto il coinvolgimento di numerosi imprenditori e realtà economiche pronte, a propria volta, a contribuire con altre risorse per ampliare il pacchetto e sostenere ulteriormente il prezioso lavoro per la comunità portato avanti dalla struttura religiosa querciolese.
È la terza donazione dal dicembre 2018 ad oggi. Nelle varie occasioni, i volontari del comitato esodati hanno sempre portato cibarie e prodotti assortiti assieme ai loro sostenitori. Fra i partner vi sono Stefano Landi, presidente della Landi Renzo e della Camera di Commercio; Grissin Bon; Ferrarini; l’agriturismo il Papa di Maranello e i supermercati Conad di Albinea, Arceto, Casalgrande e Le Querce di Reggio Emilia. Inoltre, l’ex corniciaio scandianese Marco Corradini ha regalato sei quadri alla casa della carità.
La delegazione che si è recata alla casa di carità di san Giovanni, era formata da Stefano Landi, dall’avvocato Marta Verona, dal presidente del comitato esodati Pietro Braglia, dai volontari coordinati da Assunta Spadoni, dal consigliere comunale vianese Federico Predieri, dal responsabile del palasport reggiano Claudio Sarti, da Giordano Valentini dell’agriturismo del Papa di Maranello e da Mario Paolo Guidetti dell’associazione Stampa Reggiana.
Ad accogliere il gruppo, la madre superiora della casa della carità suor Maria Giovanna assieme alle consorelle suor Daria e suor Michela.
Sono loro a mandare avanti una delle principale realtà solidali della collina reggiana, attiva dal 1947, all’epoca voluta da don Mario Prandi, fondatore della congregazione mariana delle case della carità, che ha come sede centrale Fontanaluccia, nell’Appennino modenese. — Adr.Ar.
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