Riforma pensioni, ultime notizie
Il
‘piano Fornero’ per il contributo di solidarietà
Riforma pensioni, il “piano Fornero” per il contributo
di solidarietà e la vera proposta dell’ex Ministra per uscire dalla crisi
PIANO FORNERO PER TAGLIO PENSIONI
Dopo l’intervento a DiMartedì dell’ex Ministra Elsa
Fornero, ha fatto discutere e non poco la potenziale proposta di taglio
pensioni attuata dalla titolare dell’ultima imponente riforma
pensionistica dell’età recente in Italia: «Se vogliamo essere proprio
realistici possiamo pensare che alle pensioni molto alte possano essere
richieste di un nuovo contributo di solidarietà» spiegava la Fornero per
allontanare il rischio di ogni taglio previdenziale agli assegni medio-basi.
Secondo la stessa ex Ministra del Governo Monti anche il contributo in realtà
sarebbe alquanto improbabile visto che tante volte negli ultimi anni si è
assistito ad un taglio delle pensioni alte, ma non per questo elimina la
possibilità: «Lavorare e produrre» questa la soluzione per la crisi
secondo la Fornero che dunque esclude aumento tasse o «intervenire
tagliando le entrate su cui oggi contano gli italiani, poiché solo così si può
mantenere occupazione, redditi e anche le pensioni». (agg. di Niccolò Magnani)
RIFORMA PENSIONI, L’ISTANZA DEGLI ESODATI ESCLUSI
Durante la trasmissione Tg3 Fuori Tg andata in onda
martedì scorso, con ospite Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo
economico, si è tornati a parlare del problema dei circa 6.000 esodati ancora
privi di una salvaguardia, nonostante gli interventi di riforma pensioni che si sono susseguiti negli
anni. La deputata del Pd ha ricordato che con il decreto aprile verrà varato un
reddito di emergenza che servirà anche a garantire delle risorse a quanti sono
senza lavoro e ammortizzatori sociali come gli esodati. Parole che non sono
piaciute al Comitato 6.000 esodati esclusi.
LE PAROLE DI GABRIELLA STOJAN
L’amministratrice Gabriella Stojan, sulla pagina
Facebook del Comitato stesso, ha infatti scritto che il “Governo non può avere
il coraggio di pensare di rifilare agli ultimi Esodati – cittadini ex
lavoratori onesti, abbondantemente over 60 che sono già stati derubati chi di
1, chi di 2, chi di 3 anni di pensione, una miseria una tantum di 500-600 euro
mentre nel frattempo stanzia carrettate di decine di miliardi per le platee più
disparate. Quella che ci spetta non è una miserabile elemosina, ma la nostra
dovuta pensione!”. Parole dure, che vengono usate anche
nel dire: “Questo governo cosa intende aspettare ancora? Che il Covid19
seppellisca gli ultimi 6.000 esodati vergognosamente abbandonati anche in
questa situazione di pandemia?”. La richiesta resta quindi sempre la stessa: la
riapertura dell’ottava salvaguardia, tra l’altro già promesso al termine della
scorsa legislatura, ma mai approvata, nonostante i cambi di governo.
(Leggi)
Il ‘piano Fornero’ per il contributo di solidarietà
Riforma pensioni, il “piano Fornero” per il contributo di solidarietà e la vera proposta dell’ex Ministra per uscire dalla crisi
PIANO FORNERO PER TAGLIO PENSIONI
Dopo l’intervento a DiMartedì dell’ex Ministra Elsa
Fornero, ha fatto discutere e non poco la potenziale proposta di taglio
pensioni attuata dalla titolare dell’ultima imponente riforma
pensionistica dell’età recente in Italia: «Se vogliamo essere proprio
realistici possiamo pensare che alle pensioni molto alte possano essere
richieste di un nuovo contributo di solidarietà» spiegava la Fornero per
allontanare il rischio di ogni taglio previdenziale agli assegni medio-basi.
Secondo la stessa ex Ministra del Governo Monti anche il contributo in realtà
sarebbe alquanto improbabile visto che tante volte negli ultimi anni si è
assistito ad un taglio delle pensioni alte, ma non per questo elimina la
possibilità: «Lavorare e produrre» questa la soluzione per la crisi
secondo la Fornero che dunque esclude aumento tasse o «intervenire
tagliando le entrate su cui oggi contano gli italiani, poiché solo così si può
mantenere occupazione, redditi e anche le pensioni». (agg. di Niccolò Magnani)
RIFORMA PENSIONI, L’ISTANZA DEGLI ESODATI ESCLUSI
Durante la trasmissione Tg3 Fuori Tg andata in onda
martedì scorso, con ospite Alessia Morani, sottosegretaria allo Sviluppo
economico, si è tornati a parlare del problema dei circa 6.000 esodati ancora
privi di una salvaguardia, nonostante gli interventi di riforma pensioni che si sono susseguiti negli
anni. La deputata del Pd ha ricordato che con il decreto aprile verrà varato un
reddito di emergenza che servirà anche a garantire delle risorse a quanti sono
senza lavoro e ammortizzatori sociali come gli esodati. Parole che non sono
piaciute al Comitato 6.000 esodati esclusi.
LE PAROLE DI GABRIELLA STOJAN
L’amministratrice Gabriella Stojan, sulla pagina
Facebook del Comitato stesso, ha infatti scritto che il “Governo non può avere
il coraggio di pensare di rifilare agli ultimi Esodati – cittadini ex
lavoratori onesti, abbondantemente over 60 che sono già stati derubati chi di
1, chi di 2, chi di 3 anni di pensione, una miseria una tantum di 500-600 euro
mentre nel frattempo stanzia carrettate di decine di miliardi per le platee più
disparate. Quella che ci spetta non è una miserabile elemosina, ma la nostra
dovuta pensione!”. Parole dure, che vengono usate anche
nel dire: “Questo governo cosa intende aspettare ancora? Che il Covid19
seppellisca gli ultimi 6.000 esodati vergognosamente abbandonati anche in
questa situazione di pandemia?”. La richiesta resta quindi sempre la stessa: la
riapertura dell’ottava salvaguardia, tra l’altro già promesso al termine della
scorsa legislatura, ma mai approvata, nonostante i cambi di governo.
(Leggi)
Non ho parole governo vergogna soldi a tutti e noi esodati senza pensione ne stipendio dal 2011...aspettano proprio la nostra fine...vergognosi per non dire di peggio...
RispondiEliminaÈ una vergogna a 64 anni vecchi per il lavoro ,vecchi per fare i nonni e giovani per la pensione,e in più come esodati dimenticati,ci sono soldi per tutti ma non per noi 6000 esodati,vorrei che la Bellanova si emozionasse anche per noi.
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