
il testo della proposta di legge ex 727 risultante dagli emendamenti approvati in Commissione Lavoro nella seduta odierna.
La proposta seguirà ora l'esame in aula dopo che avranno individuato accuratamente le coperture finanziarie per le quali sappiamo sono in atto contatti con il Ministero delle Finanze e la Ragioneria dello Stato.
Un motivo in più per ritrovarci tutti e compatti il 27 a Roma per chiedere a gran voce la sua sollecita approvazione.
Francesco Flore
20 marzo 2014
Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe
riguardanti l’accesso al trattamento pensionistico (C. 224 Fedriga, C. 387
Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C.
1336 Airaudo).
NUOVO TESTO UNIFICATO RISULTANTE A SEGUITO
DELL’ESAME DELLE PROPOSTE EMENDATIVE
Art. 1.
(Modifiche all'articolo 24 del decreto-legge 6
dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre
2011, n. 214).
1. Dopo il
comma 10 dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, è inserito
il seguente:
«10-bis.
Ai fini del godimento del diritto di cui all'articolo 1, comma 9, della legge
23 agosto 2004, n. 243, non si applicano le disposizioni in materia di
decorrenza del trattamento pensionistico e di adeguamento dei requisiti di
accesso al sistema pensionistico agli incrementi della speranza di vita ai
sensi dell'articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122».
2.
All'articolo 24, comma 14, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e
successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a)
all’alinea, sono apportate le seguenti modificazioni:
1) dopo le
parole: «e successive modificazioni e integrazioni», sono inserite le seguenti:
«, ai soggetti rientranti nelle deroghe dall’articolo 2, comma 3, lettera a), del decreto legislativo 30 dicembre
1992, n.503,»;
2) dopo le
parole: «che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2011» sono inserite le
seguenti: «ai soggetti di cui all'articolo 1, comma 8, della legge 23 agosto
2004, n. 243, e successive modificazioni, e»;
b) la lettera a)
è sostituita dalla seguente: «a) ai lavoratori collocati in mobilità ai sensi
degli articoli 4 e 24 della legge 23 luglio 1991, n. 223,
e successive modificazioni, sulla base di accordi sindacali stipulati
anteriormente al 31 dicembre 2011 o, in caso di fallimento dell’impresa, in
mancanza dei predetti accordi, e che maturano i requisiti per il pensionamento
entro trentasei mesi dalla fine del periodo di fruizione dell'indennità di
mobilità di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, della legge 23 luglio 1991, n. 223, a prescindere dalla
data di conclusione della procedura di mobilità e dalla data di effettivo
collocamento in mobilità, eventualmente preceduto da un periodo di fruizione di
cassa integrazione guadagni o seguito da un periodo di sostegno al reddito o di
prolungamento della mobilità in deroga; ai fini della concessione dei benefici
di cui alla presente lettera non rileva l'eventuale prestazione di un'altra
attività lavorativa di natura temporanea dopo la sottoscrizione degli accordi
individuali o la stipulazione degli accordi collettivi di incentivo all'esodo
ai sensi del periodo precedente; i versamenti volontari eventualmente
necessari al raggiungimento dei requisiti pensionistici di cui alla presente
lettera, anche in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 6, comma 1, del
decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, possono riguardare anche periodi
precedenti la domanda di autorizzazione alla contribuzione volontaria »;
c) alle
lettere b), c) ed e) le parole: «4 dicembre 2011», ovunque ricorrono, sono
sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2011»;
d) alla lettera b) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, a
prescindere dall'effettivo collocamento in mobilità entro tale data»;
e) la lettera d) è sostituita dalla seguente:
«d) ai
lavoratori che siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della
contribuzione e che abbiano presentato la relativa domanda alla data del 31
gennaio 2012 ,
a condizione che perfezionino i requisiti utili alla decorrenza del trattamento
pensionistico entro il 31 dicembre 2018. Ai fini della fruizione dei benefìci
di cui alla presente lettera non rilevano l'eventuale prestazione lavorativa
successiva all'autorizzazione alla prosecuzione volontaria della contribuzione
né l'eventuale mancato versamento, alla data di entrata in vigore del presente
decreto, di almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile»;
Art. 2.
(Modifiche all'articolo 6 del decreto-legge 29
dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio
2012, n. 14).
1. Al comma
2-ter dell'articolo 6 del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, sono
apportate le seguenti modificazioni:
a) le parole: «il cui rapporto di lavoro si sia
risolto entro il 31 dicembre 2011 ,
in ragione di accordi individuali sottoscritti anche ai sensi degli articoli
410, 411 e 412-ter del codice di procedura civile, o in applicazione di
accordi collettivi di incentivo all'esodo stipulati» sono sostituite dalle
seguenti: «il cui rapporto di lavoro si risolva unilateralmente o in
conseguenza di fallimento dell'impresa o in ragione di accordi individuali
sottoscritti entro il 31 dicembre 2011 o in applicazione di accordi collettivi
di incentivo all'esodo stipulati entro la medesima data del 31 dicembre 2011»;
b) le parole: «la decorrenza del trattamento medesimo
entro un periodo non superiore a ventiquattro mesi» sono sostituite dalle
seguenti: «la maturazione del diritto al trattamento pensionistico entro un
periodo non superiore a trentasei mesi».
2. Il comma
2-quater dell'articolo 6 del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216,
convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, è
sostituito dal seguente: «2-quater.
All'articolo 24, comma 14, lettera c),
del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre
2011, n. 214, le parole: «di almeno 59 anni di età» sono sostituite
dalle seguenti: “di almeno 60 anni di età”. Le disposizioni dell'articolo 24, comma 10, terzo e quarto
periodo, del citato decreto-legge n. 201 del 2011,
in
materia di riduzione percentuale dei trattamenti pensionistici, non trovano
applicazione, limitatamente ai soggetti che maturano il previsto requisito di
anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017».
Art. 3.
(Disposizioni concernenti i requisiti per l'accesso al pensionamento da parte del personale ferroviario e marittimo).
(Disposizioni concernenti i requisiti per l'accesso al pensionamento da parte del personale ferroviario e marittimo).
1. All’articolo
24, comma 18, ultimo periodo, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n.201,
convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, le parole:
«al presente articolo» sono sostituite dalle seguenti: «al presente comma» e le
parole: «ai lavoratori iscritti al Fondo speciale istituito presso l'INPS ai
sensi dell'articolo 43 della legge 23 dicembre 1999, n. 488.» sono sostituite
dalle seguenti: «ai lavoratori operanti nelle imprese ferroviarie e nelle
imprese dei gestori delle infrastrutture ferroviarie con mansioni di addetto
alla condotta dei treni, addetto alla scorta treni, addetto alla manovra,
traghettamento, formazione treni, ai lavoratori del settore di macchina e agli
addetti del settore di coperta della categoria dei marittimi.».
Art. 4.
(Validità degli accordi per la gestione di
eccedenze occupazionali).
1. Ai fini
dell'accesso al regime previdenziale vigente prima della data di entrata in
vigore del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, è riconosciuta, anche in
deroga alla normativa vigente, piena validità a tutti gli accordi, stipulati
dalle imprese anche in sede non governativa, entro il 31 dicembre 2011, per la
gestione delle eccedenze occupazionali con utilizzo di ammortizzatori sociali,
compresi gli ammortizzatori sociali in deroga.
Art. 5.
(Lavoratori con contratto a tempo determinato).
1.
All’articolo 1, comma 194, della legge 27 dicembre 2013, n.147, dopo la lettera
d), è inserita la seguente:
«d-bis) i lavoratori a tempo
determinato il cui rapporto di lavoro sia cessato nel periodo compreso tra il
1° gennaio 2007 e il 31 gennaio 2011, anche se hanno svolto, successivamente
alla data di cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro
a tempo indeterminato;».
Art. 6.
(Monitoraggio degli effetti del nuovo sistema
previdenziale).
1. Ai fini di una
puntuale verifica degli effetti previdenziali determinatisi a seguito delle
modifiche della disciplina del sistema pensionistico di cui all'articolo 24 del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214, il Ministro del lavoro e delle politiche
sociali, sulla base dei dati elaborati obbligatoriamente dall'Istituto
nazionale della previdenza sociale (INPS), presenta alle Camere una relazione
trimestrale relativa al numero complessivo dei lavoratori che periodicamente
hanno avuto accesso al trattamento pensionistico, al numero di lavoratori che
hanno usufruito delle deroghe previste dall'ordinamento, nonché di quelli che
avrebbero potuto accedere al trattamento pensionistico secondo la previgente
normativa e ai relativi effetti finanziari.
Art. 7.
(Finanziamento di ulteriori interventi).
1. All’articolo 1, comma
235, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, il primo periodo è sostituito dal
seguente: «Al fine di finanziare interventi in
favore delle categorie di lavoratori di cui all'articolo 24, comma 14, del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge
22 dicembre 2011, n. 214, all’articolo 6, comma 2-ter, del decreto-legge 29
dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio
2012, n. 14, all'articolo 22 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, all'articolo
1, commi da 231 a 234, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, agli articoli 11 e
11-bis del decreto-legge 31 agosto
2013, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 ottobre 2013, n.
124, all'articolo 2, commi 5-bis e 5-ter, del decreto-legge 31 agosto 2013,
n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e
all’articolo 1, commi 191 e 194, della legge 27 dicembre 2013, n.147, e ai
relativi provvedimenti attuativi, nonché per finanziare ulteriori interventi di
salvaguardia in favore di lavoratori che maturino i requisiti per l’accesso al
pensionamento secondo i requisiti vigenti prima dell’entrata in vigore del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214, entro il 31 dicembre 2020, è istituito, presso
il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un apposito fondo con una
dotazione di 36 milioni per il 2013».
Art. 8.
(Copertura finanziaria).
1. Alla copertura
finanziaria degli oneri derivanti dalla presente legge si provvede ai sensi del
comma 2.
2. Entro
sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli sono
adottate misure in materia di giochi pubblici on line, lotterie
istantanee e apparecchi e congegni di gioco, tali da assicurare, con
riferimento ai rapporti negoziali in essere alla medesima data di entrata in
vigore della presente legge, il reperimento di nuove o maggiori entrate in
misura tale da garantire la copertura degli oneri di cui al comma 1.
3. Il Ministro
dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti,
le occorrenti variazioni di bilancio.
Sperando di non sbagliare e di non scrivere false illusioni,credo che finalmente questo nuovo TESTO UNIFICATO sposti il paletto dal 6 gennaio 2015 al 6 gennaio 2016. Infatti nell'Art. 1 lettera b è scritto che maturano i requisiti per il pensionamento entro 36 mesi ( ciò vuol dire che coloro i quali dovrebbero percepire l'assegno pensionistico entro il il 6 gennaio 2016 saranno salvaguardati)
RispondiEliminaLa stessa cosa si legge all'ART. 2 lettera b (MATURAZIONE del diritto al trattamento pensionistico entro 36 mesi che è cosa molto diversa dalla DECORRENZA del trattamento).
Non ci resta che attendere e continuare la lotta affinché il testo diventi presto legge e che nella sua fase di approvazione possa essere ancora migliorata per chi non si ritrova fra i salvaguardati e pertanto andiamo tutti a ROMA il 27 marzo.
Giuseppe53
Lo spero proprio.
RispondiEliminaPer questo sarò tra i presenti (finora pochissimi hanno aderito) al presidio del 27 marzo a Montecitorio.
Penso che se le adesioni non saranno significative, questo passaggio sarà anche quello TOMBALE sulla questione esodati.
Non mi pare giusto che chi ha risolto il proprio problema adesso sparisca. Se allora chiedeva attenzione, perché adesso non vuole darne?
Ammesso che vada a buon fine questa pdl, quelli che sono oltre il 5-1-2016 e che pure sono venuti a tutti i presidi, che fine faranno?
Dalla relazione sugli emendamenti
Eliminami sembra che i 36 mesi riguardo
la mobilità e stata approvata mentre
quelli riferiti alla modificata dei 36 mesi
in requisiti utili alla pensione per gli
accordi con incentivo all'esodo sia
stata accantonata in attesa di verifica.
Sbaglio ??
Ho sbagliato
RispondiEliminain ultimissimo
aggiornamento
l'emendamento 36 mesi
incentivati all'esodo
è stato approvato.
OK ,saluti a tutti.