Ottava Salvaguardia Esodati, metà domande respinteReport INPS aggiornato sulla lavorazione delle domande di ottava salvaguardia esodati: metà istanze respinte, soprattutto fra i lavoratori in mobilità.
Barbara Weisz - 10 luglio 2017
Il numero di domande di adesione all’ottava salvaguardia esodati accolte dall’INPS è sensibilmente più basso rispetto a quello delle istanze accolte, con una percentuale di rigetto più elevata per i lavoratori in mobilità o trattamento speciale edile: in tutto, su 34mila 22 domande presentate, l’INPS ne ha lavorate 28mila 714. Di queste, sono 12mila 353 le istanze accolte e 16mila 361 quelle respinte (in pratica, quasi la metà rispetto alle 34mila presentate).
Sono ancora giacenti 5mila 508 domande, mentre sono state già liquidate 3mila 398 pensioni.
Il contingente di lavoratori fra cui è più alto il dato relativo alle domande respinte, come detto, è quello della mobilità, che in base all’ottava salvaguardia esodati dovrà coprire 11mila persone. Sono arrivare più di 14mila 600 richieste, di cui poco meno di 4mila hanno avuto esito positivo, contro 7mila 800 domande respinte.
Ricordiamo che l’ottava salvaguardia esodati è prevista dall‘articolo 1, comma 214, della legge 232/2016, tutela 30mila 770 lavoratori (sono arrivate oltre 34mila domande), e riguarda le seguenti tipologie di lavoratori rimasti senza stipendio e senza pensione dopo la legge Fornero:
11mila collocati in mobilità o trattamento speciale edile a seguito di accordi governativi o non governativi stipulati entro il 31 dicembre 2011, oppure, in mancanza di accordi, da aziende cessate o interessate dall’attivazione di procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria o amministrazione straordinaria speciale). La cessazione dall’attività lavorativa deve essere avvenuta entro il 31 dicembre 2012 e il diritto alla pensione va perfezionato entro 36 mesi dalla fine della mobilità;
9.200 prosecutori volontari autorizzati entro il 4 dicembre 2011, con almeno un contributo volontario al 6 dicembre 2011, che maturano la pensione entro il 6 gennaio 2019;
1.200 prosecutori volontari, sempre autorizzati entro il 4 dicembre 2011, che non hanno contributi accreditati entro il 6 dicembre 2011, ma che ne abbiano almeno uno, derivante da effettiva attività lavorativa, compreso fra il 1° gennaio 2007 e il 30 novembre 2013, con maturazione della pensione entro il 6 gennaio 2018;
7.800 cessati dal servizio che perfezionano i requisiti utili alla decorrenza del trattamento pensionistico entro il 6 gennaio 2018;
700 in congedo per assistere figli con disabilità grave che perfezionano il requisito per la pensione entro il 6 gennaio 2019;
800 a tempo determinato cessati fra il 2007 e il 2011, non rioccupati a tempo indeterminato, che maturano la pensione entro il 6 gennaio 2018.
In tabella, l’aggiornamento INPS al 3 luglio 2017:
(Leggi)
Nessun commento:
Posta un commento