Atto 5-07444 Codurelli:
Contribuzione volontaria dei dipendenti ex Ipost.
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On. Lucia Codurelli - PD |
Ieri 25 settembre il Governo (il sottosegretario Martone) ha
risposto all’interrogazione che per la terza volta verte su questo tema.
La sua insistenza e costanza nel non accettare risposte generiche ha fortemente contribuito all'attenuazione della negativa situazione in cui versa l'Istituto previdenziale dei lavoratori postali, anche a causa di mancanza di un idoneo numero di dipendenti.
Al
di là della nota critica dell'On. Lucia Codurelli alla risposta del Governo riteniamo che alcune impegnative assicurazioni siano state prese verso questi lavoratori
assicurando che, in presenza dei requisiti dal Decreto (cosiddetti Salvaguardati),
in tempi brevissimi saranno messi in condizione di provvedere ai
versamenti e non solo.
«La suddetta risposta del 25, che
è un impegno preciso, deve essere utilizzato dai lavoratori affinché l’impegno
si traduca finalmente in atti concreti».
Lucia Codurelli
L'INTERROGAZIONE a risposta in Commissione 5-07444 presentata da
LUCIA CODURELLI
mercoledì 18 luglio 2012, seduta n.668
CODURELLI, GATTI e GNECCHI.
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 7 comma 2 del
decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30
luglio 2010, n. 122, ha disposto la soppressione a decorrere dal 31 maggio 2010
dell'istituto postelegrafonici (IPOST). Il successivo terzo comma ha trasferito
le funzioni all'INPS prevedendone altresì la successione in tutti i rapporti
attivi e passivi;
con gli atti di sindacato
ispettivo n. 5-06430 e 5-06929 e 5-07025 l'interrogante poneva all'attenzione
del Governo la situazione di perdurante confusione nonché di disagio da parte
di numerosi ex dipendenti postali che ancora oggi fanno fatica ad ottenere
risposte alle loro legittime richieste di autorizzazione al versamento
volontario dei contributi;
il sottosegretario Guerra in data
26 aprile 2012 rispondendo all'atto di sindacato ispettivo n. 5-06430 affermava
che «in qualità di autorità vigilante il Ministero del lavoro e delle politiche
sociali ha agito e agirà nei confronti dell'Inps per migliorarne le
performance». L'interrogante ribadiva che quanto riferito nella riposta in
merito alla normalizzazione annunciata
non corrispondeva al vero perché i
lavoratori nelle date del 1 e 5 luglio 2012 denunciavano ancora l'assenza
dell'autorizzazione e dei relativi bollettini per poter procedere ai versamenti
per la contribuzione volontaria (lavoratori che ad oggi avrebbero dovuto
percepire la pensione) ad oltre due anni dalla richiesta effettuata;
il viceministro Martone in data
12 luglio 2012 rispondendo all'atto di sindacato ispettivo n. 5-07025
dichiarava che «per quanto riguarda il lamentato mancato invio ai lavoratori
appartenenti al predetto fondo ex-Ipost dei provvedimenti autorizzazione alla
prosecuzione volontaria e della modulistica necessaria per assolvere ai
relativi adempimenti, faccio presente che i competenti uffici del Ministero
hanno esplicitamente richiesto all'INPS puntuali elementi a tal proposito ma
non hanno ancora ricevuto alcun riscontro»;
a distanza di 3 mesi
l'interrogante ha ricevuto due risposte a due differenti atti di sindacato
ispettivo sullo stesso argomento con risposte che l'interrogante giudica
completamente divergenti in particolare sul servizio che l'Inps in base al
decreto-legge citato in premessa deve ottemperare;
ai lavoratori che continuamente stanno sollecitando l'autorizzazione e i
conseguenti bollettini è stato risposto in data 5 luglio 2012 «che è tutto
fermo in assenza del decreto «Fornero»;
a parere dell'interrogante, viste le numerose denunce e sollecitazione dei
lavoratori, l'INPS non sta ottemperando il dispositivo del decreto-legge n. 78
del 2010, a ben due anni di distanza-:
se sia consapevole della gravità dei fatti di cui in premessa e, in
particolare, come intenda agire per assicurare, per un verso, che l'INPS
fornisca puntuali riscontri al Ministero sulla questione oggetto di numerosi
atti di sindacato ispettivo (non essendo accettabile che un ente vigilato si
rifiuti di fornire al Ministro elementi di propria competenza), e, per altro
verso, che lo stesso istituto adempia finalmente ai propri compiti, ai quali
risulta obbligato in base a precise disposizioni di legge.
(5-07444)
5-07444 Codurelli:
Contribuzione volontaria dei dipendenti ex Ipost.
IL TESTO DELLA RISPOSTA
Il viceministro
Michel
MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini
riportati in allegato
(vedi allegato 1).
L'On. Codurelli – con il presente atto parlamentare –
richiama L'Onorevole l'attenzione sulle problematiche degli ex lavoratori di Poste Italiane che
hanno fatto richiesta di prosecuzione volontaria della contribuzione prima del
4 dicembre 2011 e che chiedono di poter accedere al trattamento pensionistico
con i requisiti vigenti prima dell'entrata in vigore del cosiddetto decreto-legge
Salva Italia.
Occorre ancora una volta
ricordare che il legislatore, nell'ambito della recente riforma pensionistica, ha
inteso salvaguardare alcune categorie di lavoratori in presenza di precisi
requisiti previsti – nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica –
dall'articolo 24, comma 14, del decreto-legge cosiddetto Salva Italia, così
come integrato dalla legge di conversione del decreto-legge di proroga
termini. In particolare la lettera d)
del citato articolo 24 include nella platea dei soggetti cosiddetti
salvaguardati i lavoratori che, antecedentemente alla data del 4 dicembre 2011,
siano stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione,
demandando ad un apposito decreto ministeriale la definizione delle modalità di
attuazione. Tale decreto, come è noto, è stato adottato in data 1o
giugno 2012 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 luglio.
Con particolare riferimento agli ex dipendenti di Poste Italiane, voglio precisare che l'INPS, con la circolare 72
del 23 maggio 2012, ha indicato i criteri di applicazione del decreto legislativo 30 aprile 1997 precisare che l'INPS, con la
circolare n. 184 in materia di prosecuzione volontaria da parte degli iscritti al Fondo, nonché per
i versamenti volontari nel Fondo medesimo, per le fattispecie individuate dagli
articoli
5, 7 e 8 del decreto legislativo 16 settembre 1996 n 164.
Con la predetta circolare sono state fornite anche le istruzioni operative finalizzate
al rilascio dell'autorizzazione e alle modalità per effettuare il versamento
dei contributi volontari.
In
particolare, sono state indicate le modalità procedurali per la definizione sia
delle domande di autorizzazione alla prosecuzione volontaria nel Fondo IPOST,
sia delle domande già definite dall'ex IPOST con conseguente aggiornamento dei
conti assicurativi.
Al fine di accelerare le suddette attività faccio presente, inoltre, che presso la filiale
INPS di coordinamento di Roma EUR, dove è stato istituito uno specifico polo
specialistico competente per la gestione dei flussi informativi e per le
attività di produzione inerenti alla gestione del Fondo di Quiescenza Poste, è
stata costituita una specifica task-force con l'obiettivo, di definire
tutte le attività commesse alla gestione delle domande di prosecuzione
volontaria.
Preciso che le richieste dei soggetti
interessati alla salvaguardia prevista dal comma 14 dell'articolo 24 del decreto-legge
cosiddetto Salva Italia sono state trattate con priorità rispetto alle altre
tipologie di istanze e che sono in corso di definizione le domande di
autorizzazione ai versamenti volontari presentate dai dipendenti prima
dell'entrata in vigore del decreto-legge cosiddetto Salva Italia.
Posso
assicurare, infine, che tali lavoratori in tempi brevissimi saranno messi in condizione di effettuare il
versamento minimo richiesto per poter accedere alla salvaguardia, laddove
possano far valere anche gli altri requisiti previsti dal più volte citato
decreto ministeriale, non subendo alcun pregiudizio dal ritardo dovuto ad
aspetti procedurali ed operativi legati all'incorporazione dell'Ente soppresso.
5-07444 Codurelli:
Contribuzione volontaria dei dipendenti ex Ipost.
LA REPLICA
Lucia
CODURELLI (PD) prende atto che il Governo, a fronte del terzo
atto di sindacato ispettivo presentato sull'argomento, si limita, per
l'ennesima volta, ad assumere impegni vaghi e generici, senza prospettare
soluzioni concrete, tese a risolvere una problematica che appare sempre più
grave e seria.
Si dichiara pertanto insoddisfatta della risposta del
rappresentante del Governo, ritenendo inaccettabile che, a distanza di due anni
dalla soppressione dell'IPOST, i lavoratori dell'ente non siano stati posti
nelle condizioni di procedere ai versamenti per la contribuzione volontaria.
Rileva, quindi, come vengano messi in discussione diritti fondamentali dei
cittadini, il cui rispetto, a suo avviso, viene arbitrariamente demandato a
decreti ministeriali applicativi che tardano ad arrivare.
Giudica altresì
preoccupante che l'INPS, nonostante sia succeduta all'ex IPOST in tutti i suoi
rapporti attivi e passivi, non sia in grado di fornire alcuna informazione su
tale vicenda, facendo emergere una sostanziale distanza organizzativa dalle
questioni riguardanti detto ente soppresso.
Auspica, pertanto, una sollecita
risoluzione della problematica, invocando un intervento diretto del Ministero
presso l'INPS, ai fini della garanzia dei diritti previdenziali dei lavoratori
coinvolti.