
Al Presidente La Commissione Lavoro del Senato Sen. Maurizio Sacconi,
Al Presidente La Commissione Lavoro della Camera On. Cesare Damiano
A tutti i Componenti le Commissioni Lavoro di Camera e Senato
Al Presidente del Senato Sen. Grasso
Al Presidente della Camera On. Boldrini
Roma 17 novembre 2014
La
Rete dei Comitati di Esodati con costernazione e disappunto apprende,
in maniera del tutto informale dal blog del Sen. Ichino, (http://www.pietroichino.it/?p=33436)
che la Commissione Lavoro del Senato starebbe elaborando o ha
elaborato una scheda per il censimento degli “esodati non
salvaguardati”, che come iniziativa non puo’ essere concepita
diversamente da una gravissima svolta persecutoria nei confronti di queste persone.
Ci
pare poter affermare che tale intenzione trovi ispirazione dalle
recenti dichiarazioni dei vertici Inps in Commissione Lavoro del Senato,
dichiarazioni da noi ritenute assolutamente infondate ed in merito alle
quali abbiamo replicato con prontezza e risolutezza per mezzo di un
argomentato e documentato comunicato inviatovi il 14 c.m., che rinviamo
in allegato.
Vogliamo
sperare che tale proposta sia ascrivibile al solo Sen. Ichino, alle cui
tesi, inconsistenti ed estranee alla realtà, la Rete dei Comitati ha
costantemente controbattuto con argomenti oggettivi e documentati
Qualora
il progetto della “scheda” fosse invece e tristemente un’idea partorita
in maniera congiunta dalla Commissione Lavoro o Sottocommissione
Esodati, esprimiamo fin d’ora con il massimo sdegno la totale nostra
contrarietà per le argomentazioni che sinteticamente indichiamo qui di
seguito:
1) La
richiesta di tale censimento, è già stata avanzata dalla Commissione
Lavoro della Camera con l’interrogazione n. 5-030439 dell’On. Gnecchi , a
cui in data 15 ottobre si è fornita risposta con due tabelle elaborate
dallo stesso Inps, che stimano in 49.500 unità gli ex lavoratori
esclusi dalle 6 precedenti salvaguardie e con decorrenza del diritto
entro il 6.1.2019;
2) Reputiamo
che la Commissione Lavoro del Senato o la Sottocommissione “Esodati”
non abbiano né l’autorià né il potere per attuare un qualsivoglia
censimento in materia previdenziale che si ritiene invece facoltà di
esclusiva competenza dell’INPS. Il perimetro entro cui operare tale
stima è per la Rete dei Comitati (e per tantissimi nostri interlocutori
governativi e parlamentari) definito dai due principi che definiscono il
bacino dei cosiddetti esodati, ovvero:
a) Non
essere più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale
a qualsiasi titolo, oppure avere entro quella data sottoscritto accordi
collettivi o individuali che come esito finale prevedano il futuro
licenziamento.
b) Maturare il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12.2018.
3) Si
stigmatizzano inoltre le numerose e palesi discriminazioni intuibili
già da una primissima lettura della scheda in questione, e che si
accumulano a quelle contenute nei precedenti 6 provvedimenti di
salvaguardia legiferati nel corso di questi ultimi tre anni, (e sui
quali alcuni giudici del lavoro si stanno già pronunciando) senza mai
sanare tuttavia il problema:
a) Censimento
riservato agli ultra sessantenni; si deduce che ne risulterebbero
esclusi tutti coloro aventi il requisito contributivo necessario ma
nati dopo il 1954, con più che palese discriminazione rispetto all’art.3
della Costituzione.
b) Auto
certificazione del reddito proprio e familiare; se ne evince che - e
sarebbe la prima volta nella storia della nostra Repubblica - si
intende condizionare il riconoscimento di un diritto costituzionale al
reddito familiare !!!
c) Lo
schema del documento si limita esclusivamente ai cessati con accordi di
incentivazione, omettendo o ignorando volutamente intere categorie di
esodati, anche molto numerose e previste nelle precedenti salvaguardie
quali i contributori volontari, i licenziati senza tutele, ed i
mobilitati;
d) Domanda
(si tratta di un censimento o di una domanda?) da presentare
esclusivamente on-line. E' ben nota a tutti la scarsa diffusione della
cultura informatica tra gli ultrasessantenni e l'esclusione di fatto che
una simile procedura causerebbe tra coloro che, non per loro
negligenza, non posseggono o non sanno utilizzare un computer (e sono la
stragrande maggioranza).
e) Riteniamo
che tale iniziativa contenga gli estremi per la violazione di
numerose norme sulla tutela della Privacy dei cittadini e ci riserviamo
eventuale ed opportuna denuncia all’Autority competente;
f) Tale
proposta appare contravenire anche ad alcune norme dell'Authority per
le Comunicazioni, poiché si vorrebbe veicolare tramite media (il sito
del Senato) la raccolta di informazioni personali e reddituali di
cittadini italiani. Anche su tale circostanza si esaminerà la
possibilità per presentare denuncia all’Authority competente. Le
dichiarazioni che negano la persistenza del dramma sono già un fardello
insopportabile per i non salvaguardati, perché negano la loro esistenza e
l’ingiustizia che hanno subito, ma ancor più inqualificabile è che si
possa concepire e proporre la loro schedatura.
La
Rete dei Comitati degli Esodati ribadisce la sua richiesta di poter
essere ascoltata dalla Commissione lavoro del Senato, o dalla
Sottocommissione Esodati, per poter portare le “buone ragioni” degli
esodati non ancora salvaguardati.
La
Rete dei Comitati ribadisce la sua ferma e pressante richiesta affinché
la Commissione Lavoro del Senato si renda unitariamente promotrice di
un urgente provvedimento di salvaguardia almeno per i 49.500 “esodati
non salvaguardati”, certificati dall’INPS, da inserire nella Legge di
Stabilità all’esame del Parlamento.
Iniziativa
che rappresenterebbe un passo importante verso la soluzione del dramma
che decine di migliaia di famiglie italiane stanno vivendo da quasi tre
anni con il concreto rischio di indigenza perché condannate a vivere
altri numerosi anni senza alcun reddito e senza pensione.
Per
la “Rete” dei Comitati degli Esodati, Mobilitati, Contributori
Volontari, Donne ESMOL, Esonerati Pubblica Amm.ne, Fondi di Settore e
Licenziati senza tutele
Francesco FLORE – Tel. 07803888 - 33899768
Francesco FLORE – Tel. 07803888 - 33899768
(email: comitatiesodatinrete@gmail.com)
I Comitati in Rete
COMITATO MOBILITATI ROMA E NAPOLI
mobilitati.roma.napoli@gmail.com
COMITATO ESODATI PARMA
Claudio Bernardini 3487319914 - cbernardini4@gmail.com
COMITATO DIRIGENTI ESODATI
Daniele Martella 3484520007 - daniele716@alice.it
COMITATO ESODATI BANCARI
segreteria del comitato - tel. 06 83393835 - comitato.degli.esodati.bancari@gmail.com
COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
Francesco Flore 3389976878 - contributi.volontari@gmail.com - contributore@tiscali.it
GRUPPO DONNE ESMOL (ESODATE MOBILITATE LICENZIATE)
Marta Pirozzi 3772441197 - gruppo.esmol@gmail.com
COMITATO MOBILITATI MILANO
Maurizio Vitale 3287639173 - tedesco40@libero.it
COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI
Arrigo Migliorini - comitatoesodatilodi@gmail.com
COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
Emilio De Martino 3661570104 - demartino-emilio@virgilio.it
COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO
Antonio Perna 3356842999 - perna.antonio@fastwebnet.it
COMITATO ESODATI LIGURI
Fabio Cerruti - comitatoesodatiliguria@gmail.com
COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
Elide Alboni - comitato.licenziati@libero.it
COMITATO FONDI DI SOLIDARIETA' di SETTORE FERROVIERI
Marcello Luca 3383182418 - comitato.fondisettoreferrovie@gmail.com
COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI
Meris Cerello -comitato.esoneratipa@gmail.com
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