
16 Luglio 2013
(ASCA) - Roma, 16 lug - ''Le misure in
materia pensionistica possono e debbono essere migliorate, con il contributo di
tutti, anche in tempi molto brevi. Mi riferisco in particolare alla vicenda
esodati sulla quale, per usare le parole del Presidente Letta, ''la comunita'
nazionale ha rotto un patto: bisogna trovare una soluzione strutturale'. Ma
penso anche alla possibilita' di introdurre alcuni elementi di flessibilita' in
uscita o ancora alla situazione delle lavoratrici cui si e' offerta una parita'
formale in termini di eta' pensionabile senza aumentare contestualmente il
sistema di servizi necessario a rendere piu' semplice la conciliazione tra
lavoro di cura e lavoro produttivo''. Marina Sereni, vice presidente della
Camera, ha richiamato l'attenzione su questi temi, introducendo oggi a
Montecitorio la relazione annuale del presidente dell'Inps, Antonio
Mastrapasqua. ''Non ha forse senso dire ancora oggi che occorre togliere ai
padri per dare ai figli quando padri e figli perdono il lavoro e magari tutti si
ritrovano a chiedere aiuto ai nonni... - ha continuato Sereni -. Ha senso
innovare per disegnare un sistema che affronti il rischio di un aggravamento
della distanza tra le generazioni, di una nuova forma di diseguaglianza sociale
tra chi e' riuscito ad acquisire una posizione previdenziale certa e coloro che,
invece, si trovano a non potere neanche immaginare un'aspettativa di lavoro e,
quindi, di tutela previdenziale futura''. Non una cancellazione della riforma
Fornero, ma una revisione si', perche', ha concluso la vicepresidente, se
''l'innalzamento generalizzato dell'eta' pensionabile ha rappresentato con ogni
probabilita' un intervento indispensabile al fine di mettere sotto controllo i
conti pubblici, anche quella riforma, come tutte, alla luce dei fatti concreti
ha bisogno di una verifica, di aggiustamenti che tengano conto degli effetti del
recessione e della crisi di un numero molto rilevante di aziende''. com/vlm
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