Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori
Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate, “Quindicenni”, Esonerati, Fondi
di Settore e Licenziati.
MOBILITAZIONE DEGLI “ESODATI” A ROMA IL 14, 15
E 16 APRILE 2014
La "Rete dei comitati degli esodati" annuncia
l'organizzazione di due giornate di presidio a piazza Montecitorio
per il 14 e il 15 aprile dalle 9h alle 14h e una mobilitazione per il 16 aprile
davanti al Ministero del lavoro dalle 9h alle 14h.
Questa prolungata mobilitazione ha come obiettivo quello di spingere risolutamente Governo e
Parlamento a RISOLVERE VERAMENTE E STRUTTURALMENTE IL DRAMMA DEGLI “ESODATI”
NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE;
VOGLIAMO
SOLLECITARE i lavori dell’annunciato gruppo di lavoro tra Ministeri, INPS e
Commissioni Parlamentari referenti che sarà costituito per la “perimetrazione”
delle platee e dei numeri degli esodati (poiché a 28 mesi dalla riforma ANCORA
MANCA UNA PRECISA QUANTO CORRETTA QUANTIFICAZIONE !!!) e per predisporre una
proposta di soluzione per tutti i soggetti individuati.
MANIFESTIAMO
in primo luogo PER EVITARE che, come è successo in questi 2 anni,
Governo e Ragioneria Generale dello Stato finiscano per far di nuovo insabbiare
la risoluzione del nostro dramma a dispetto della volontà più volte espressa e
nonostante il gruppo di lavoro fortemente voluto dalle Commissioni Parlamentari
Referenti, E PER RICORDARE che dietro il fenomeno “esodati” ci sono
decine di migliaia di famiglie che rischiano l’indigenza davanti ad un presente
e futuro di anni senza alcun reddito e senza la pensione.
VOGLIAMO
SOLLECITARE Governo e Parlamento a RISOLVERE SENZA ALTRO INDUGIO E
STRUTTURALMENTE L’EMERGENZA SOCIALE DEGLI “ESODATI” EVITANDO CHE SI RIPETANO
ANCORA UNA VOLTA LE INUTILI PROMESSE DEGLI ULTIMI 2 ANNI.
INFINE LA
“RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI” VUOLE FARSI PARTE ATTIVA E PROPOSITIVA PER
EVITARE che, con la soluzione annunciata, si ripetano le discriminazioni
consumate dai precedenti parziali provvedimenti di salvaguardia degli
“esodati”, richiedendo che venga restituito il diritto alla pensione a tutti
gli “esodati che si trovano nella condizione di:
1.
Non essere più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a
qualsiasi titolo, oppure avere entro quella data
sottoscritto accordi collettivi o individuali che come esito finale prevedano
il futuro licenziamento.
2. Maturare il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018.
2. Maturare il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018.
NON
ACCETTEREMO SOLUZIONI PARZIALI O SOLUZIONI CHE PREVEDANO “SCIVOLI”
ASSISTENZIALI MA ESCLUSIVAMENTE IL RIPRISTINO DEL NOSTRO DIRITTO ALLA PESIONE
DEL QUALE SIAMO STATI DEFRAUDATI.
A distanza di oltre due anni dall'inizio del dramma degli
"esodati" provocato dalla Riforma previdenziale Fornero-Monti la
mancanza di una soluzione strutturale del gravissimo problema sociale ha
prodotto livelli di disperazione inaccettabili per i soggetti colpiti e le loro
famiglie.
Sono certamente ancora decine di migliaia i cittadini
italiani, scippati violentemente di un loro diritto che, senza più lavoro e non
potendo accedere alla pensione con le norme previgenti, versano già da tempo in
precarie condizioni economiche.
Gli “esodati” saranno ancora in piazza per urlare la loro
NON rassegnazione al silenzio e all'indifferenza e all’insensibilità della gran
parte della classe politica. Gli “Esodati” non abbandoneranno la battaglia per
il recupero del loro diritto e quindi per un ritorno a una giustizia sociale!
E' ora che Governo e Parlamento risolvano INSIEME,
ascoltando gli “Esodati”, questa vergogna TUTTA italiana passando dalle
promesse ai FATTI.
Riferimento per la “Rete dei Comitati degli Esodati”
Francesco FLORE
Se fossi a Roma sarei con voi tutti i giorni.
RispondiEliminaGrazie per tutto l'impegno.
Ci vediamo presto.
CONFIDO NELLE PREGHIERE DI SUA SANTITA FRANCESCO.
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