“Abbiamo presentato – dice Parente – un emendamento su tutti e tre i temi a prima firma mia. Il governo ha detto in commissione Bilancio che la materia pensionistica sarebbe stata affrontata alla Camera. Sugli esodati e su Opzione Donna abbiamo fatto un ordine del giorno. Su Opzione Donna chiediamo di togliere il riferimento all’aspettativa di vita perché questo esclude dalla sperimentazione le donne nate nel quarto trimestre dell’anno.
Il nostro emendamento sugli esodati – spiega ancora Parente -prevede di riportare il termine per la mobilità da 12 mesi a 24 mesi. Si rischia infatti che siano lasciati fuori dalla settima salvaguardia, a risorse stabilite, una parte degli esodati. Nella settima salvaguardia entrerebbero persone che sono uscite dal lavoro tardi e hanno la mobilità, mentre quelle più anziane sono senza copertura. Protraendo il periodo della mobilità si ristabilisce la parità tra i lavoratori.
Il governo – afferma la senatrice Pd – ha chiesto a chi aveva presentato gli emendamenti di ritirarli perché questa materia sarebbe stata affrontata alla Camera. È fondamentale che il governo abbia inserito questi due temi nella legge di stabilità. Stiamo spingendo perché queste due questioni siano risolte alla Camera, con correttivi che vanno incontro a situazioni di persone in carne e ossa. Questa è la fotografia delle tematiche previdenziali nella legge di stabilità”.
Fonte: Il Sussidiario
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