
Ultime notizie sul tema della pensione anticipata 2015: Damiano chiede interventi per esodati e precoci.
La sentenza della Corte Costituzionale non deve essere una “scusa” per fermare il processo di riforma della pensione anticipata per i lavoratori precoci e la settima salvaguardia per gli esodati. Questo, in sintesi, l’appello lanciato dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano. Le ultime notizie in tema di pensioni, dunque, si arricchiscono della presa di posizione del parlamentare PD, da tempo impegnato sul cantiere della previdenza. Il timore che la falla aperta dalla decisione della Consulta potesse frenare le riforme pensionistiche lo avevamo scritto anche noi di Blasting News nei giorni precedenti: una mera analisi dei numeri (servirebbero circa 5 miliardi per ripianare la bocciatura della manovra attuata dal governo Monti), infatti, spinge irrimediabilmente a pensare questo considerando che l’esecutivo, nell’ultimo anno, ha mostrato il “braccino corto” ogni qual volta c’era da mettere mano alle pensioni.
Pensione anticipata e sentenza della Corte Costituzionale: governo pensa a decreto, rimborso non a tutti?
Il governo Renzi
ha già fatto capire che interverrà nuovamente sull’indicizzazione delle pensioni, limitando il rimborso ai soli titolari di assegni più bassi. L’ha detto il
responsabile economico del PD Taddei
e l’ha ribadito il Sottosegretario all’Economia Zanetti che, perentorio, ha definito “impensabili ed immorali” eventuali rimborsi a coloro che
percepiscono 3500 euro al mese. Intanto, poi, l’esecutivo avrebbe pronto un decreto legge con il quale “bloccare” i
ricorsi contro l'INPS di tutti i pensionati che, dopo la sentenza della Consulta, potrebbero
partire a raffica. Entro il 1° giugno, ha promesso Taddei, si troverà una
soluzione.
“La riforma pensioni
voluta da Monti, su pressione dell’Europa – sottolinea in una nota Cesare Damiano – fa acqua da tutte le parti”. Secondo il deputato è divenuto
indispensabile intervenire in materia di pensione
anticipata, favorendo la flessibilità
con l’uscita a 62 anni. Arriva,
ancora, l’appello ad aprire un tavolo con le parti sociali affinchè si possa
uscire dal pantano e trovare finalmente le risorse per la settima salvaguardia degli esodati, che potrebbe comunque non
essere risolutiva dell’annoso problema, e per il pensionamento anticipato dei lavoratori precoci.
Insomma, l’impressione è che si continuerà a discutere
ancora a lungo nelle prossime settimane e che il conflitto politico e sindacale,
ormai innescato dalla riforma Fornero
in poi, non si placherà per ora. Blasting News continuerà a seguire con
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