Mercoledì, 18 Luglio 2018
Scritto da Eleonora Accorsi
Presentata in Commissione Lavoro alla Camera una interrogazione parlamentare per un ampliamento della salvaguardia pensionistica. Censire gli esodati esclusi dall'ottava salvaguardia pensionistica ed ampliare di conseguenza il perimetro di tutela attraverso una nona salvaguardia. E' quanto chiede al nuovo Governo l'Onorevole Walter Rizzetto in una interrogazione parlamentare presso la Commissione Lavoro della Camera (5-00080).
"La cosiddetta ottava salvaguardia, in materia di deroghe ai requisiti previdenziali introdotti dalla nota legge Fornero, non ha garantito una soluzione definitiva alla questione esodati" si legge nel testo dell'interrogazione. Secondo l'Onorevole in quota Fratelli d'Italia vanno ancora salvaguardati dagli effetti della Legge Fornero circa 6000 esodati che non hanno potuto trovare ristoro nelle otto salvaguardie, tra cui, tra l'altro, gli esodati postali (quasi per la totalità donne), della cui categoria non vi è ancora una quantificazione certa, sebbene vi siano tutti gli strumenti per individuarla attraverso i dati in possesso dell'Inps, in base alla data di dimissione per accordo con Poste italiane spa, entro il 2011".
Al riguardo, infatti, in data antecedente il 15 luglio 2011, gli esodati in questione hanno sottoscritto con Poste italiane spa accordi di incentivo all'esodo, facendo affidamento alla normativa vigente alla data degli accordi che prevedeva il raggiungimento del diritto previdenziale al compimento dei 60 anni. Rizzetto incalza, quindi, l'esecutivo Conte a procedere, urgentemente, con un provvedimento ad hoc per censire e salvaguardare tutti gli esodati esclusi, intervenendo anche sul pregiudicante meccanismo degli incrementi anagrafici relativi all'aspettativa di vita.
In merito all'ottava salvaguardia si noti, peraltro, che l'Inps ha sostanzialmente chiuso lo scorso novembre la graduatoria degli aventi diritto con poco più di 14 mila domande accolte a fronte degli oltre 30mila posti a disposizione. Dunque ci sarebbero spazi e margini sufficienti per garantire una nona salvaguardia entro la fine dell'anno per tutelare gli ultimi soggetti rimasti fuori per paletti e cavilli dagli attuali provvedimenti. L'ipotesi è quella di estendere il regime temporale entro cui maturare il diritto alla decorrenza della pensione, secondo le vecchie regole di pensionamento, di due o tre anni dal 6 gennaio 2018/2019 al 6 gennaio 2021 o 2022. Il nuovo esecutivo non ha però inserito nel programma di governo nuovi provvedimenti in materia di salvaguardia. Servirà quindi una presa di posizione ufficiale.
(Leggi)
Siamo esodati licenziati e cessati per fornero, siamo oltre 6000 e non siamo tutti postali. Fare distinzioni fra sofferenti, inoltre la salvaguardia deve essere alla maturazione del requisito. Non dobbiamo farci male d'assolo.
RispondiEliminaQuesto articolo cita l’interrogazione parlamentare presso la Commissione Lavoro della Camera (5-00080) dell’On. Rizzetto, ma dimentica di indicare, sempre dell’On. Rizzetto, la risoluzione 7-00021 a favore degli esodati, che “impegna il Governo ad assumere urgenti ed idonee iniziative normative per attuare la nona e definitiva salvaguardia dei circa 6.000 «esodati» rimasti” esclisi dalle precedenti salvaguardie. E’ giusto mettere in risalto l’interrogazione Rizzetto 5-00080 indicata in questo articolo, che si focalizza e chiede un censimento sugli esodati postali, che sono comunque inclusi nell’insieme dei circa 6.000 esodati ancora senza tutela. Sarebbe altrettanto giusto ed anche più importante mettere in risalto la risoluzione Rizzetto 7-00021 che se accolta assicurerebbe la definitiva sanatoria del problema di tutti gli esodati, postali inclusi, indipendentemente dalle loro categoria, azienda di provenienza, data di maturazione del trattamento.
RispondiElimina20 luglio 2018
RispondiEliminaOggetto: Pensioni, Rizzetto punta alla nona salvaguardia per gli esodati” - Articolo del 18/7/18
Gent.ma Sig.ra Accorsi,
avendo letto il Suo articolo del 18/7 a titolo “Pensioni, Rizzetto punta alla nona salvaguardia per gli esodati” Le chiediamo cortesemente di apportare una rettifica al testo del medesimo poiché il contenuto, così come è posto, risulta purtroppo scorretto e, se non precisato con attenzione può divulgare ciò che può nuocere alla causa degli ESODATI ancora esclusi, che attendono una soluzione del loro dramma da ormai quasi 7 anni.
L’On. Rizzetto ha presentato due atti in Parlamento sul tema esodati:
- la interrogazione Atto 5/00080 del 4 luglio http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/00080&ramo=CAMERA&leg=18
in cui parla di “censimento” per la sola categoria dei postali
- e la risoluzione Atto 7/00021 del 9 luglio http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=7/00021&ramo=CAMERA&leg=18 in cui chiede la Nona Salvaguardia e fornisce i dati per TUTTI i 6000 ESODATI ancora esclusi.
Nell’articolo si cita l’interrogazione parlamentare presso la Commissione Lavoro della Camera (5-00080) dell’On. Rizzetto, ma si dimentica di indicare, sempre dell’On. Rizzetto, la risoluzione 7-00021 a favore degli esodati, che “impegna il Governo ad assumere urgenti ed idonee iniziative normative per attuare la nona e definitiva salvaguardia dei circa 6.000 «esodati» rimasti” esclusi dalle precedenti salvaguardie.
E’ giusto mettere in risalto l’interrogazione Rizzetto 5-00080 indicata in questo articolo, che si focalizza e chiede un censimento sugli esodati postali, che sono comunque inclusi nell’insieme dei circa 6.000 esodati ancora senza tutela, ma è altrettanto giusto ed anche più importante mettere in risalto la risoluzione Rizzetto 7-00021 che, se accolta, assicurerebbe la definitiva sanatoria del problema di tutti gli esodati, postali inclusi, indipendentemente dalle loro categoria, azienda di provenienza e data di maturazione del trattamento.
Si richiede quindi la massima attenzione alla divulgazione di queste informazioni in questa fase così delicata e si ringrazia per la collaborazione.
Cordiali saluti.
Gabriella Stojan
Portavoce del Comitato Esodati licenziati e cessati
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