Il ministro Giovannini annuncia il cambio di registro sugli esodati: trasparenza e cifre certificate. I dati Inps sui sul primo decreto: invece che 65mila i salvaguardati sono solo 62mila. E i liquidati solo 7.254.
Di Massimo Franchi
8 maggio 2013
Cambia il ministro del Lavoro e arrivano finalmente le prime verità sulla vergogna e il dramma degli esodati.Il neo ministro Enrico Giovannini ha cambiato totalmente comportamento rispetto ad Elsa Fornero. L'autrice della riforma delle pensioni che ha creato il fenomeno (spostando in avanti di almeno 5 anni la data di pensionamento ha lasciato senza lavoro, ammortizzatori e pensione coloro che nel frattempo avevano fatto accordi con le aziende per uscire prima dal lavoro in cambio di una contropartita economia, i cosiddetti contributori volontari, categoria più rappresentata tra gli esodati), ha sempre negato l'evidenza dei numeri. Prima ha negato di aver chiesto all'Inps la stima di 390mila interessati al problema. Poi ha tergiversato sui criteri per i 3 decreti di salvaguardia che concedono la pensione a chi è realmente esodato: il primo del giugno scorso per 65mila persone, il secondo di ottobre per 55mila persone, il terzo da 10.130 persone per un totale di 130.130 salvaguardati: un terzo dei 390mila stimati dall'Inps.
Oggi pomeriggio nel question time alla Camera il neo ministro Giovannini ha cambiato totalmente registro: «L'esatta definizione del fenomeno (degli esodati, ndr) e degli strumenti giuridici e finanziari non solo sono una priorità del Governo ma sono stati la prima priorità a cui ho dedicato attenzione e sulla quale avremo a brevissimo risposte più certe».
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