Presidente
del Consiglio dei Ministri
Palazzo
Chigi
Piazza
Colonna, 370
00187 ROMA
Roma, 27 gennaio 2014
La Rete
dei Comitati di Esodati con lettera aperta a Lei diretta del 18/10/2013, di
seguito riportata, ha già rappresentato
la situazione dei cosiddetti “Esodati” e la preoccupazione per la mancata
soluzione del problema.
Successivamente, in data 12 dicembre 2013 una rappresentanza della Rete dei Comitati di Esodati ha avuto un incontro con il Dott. Rana, incaricato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On.le Patroni Griffi.
Le problematiche riferite in tale occasione sono rimaste tuttora aperte anzi, a seguito dell’ulteriore parziale provvedimento di salvaguardia di cui alla legge di stabilità 2014 la preoccupazione per chi ancora non è salvaguardato ed è senza stipendio e senza pensione è ancora maggiore.
Non c’è forza politica presente in parlamento che non abbia dichiarato che il problema “Esodati” è una vergogna italiana e che deve essere trovata la soluzione.
Dato il tempo trascorso dall’emanazione della riforma (oltre 2 anni) e a quasi un anno dalla Sua elezione a Presidente del Consiglio siamo nuovamente a richiederLe un incontro per manifestarLe Le nostre preoccupazioni e presentarLe le nostre richieste e le nostre proposte per la soluzione definitiva del dramma, richiamato anche dal Presidente della Repubblica in occasione del recente discorso di fine anno, che attanaglia ancora circa 240.000 famiglie di onesti cittadini italiani.
A supporto di tale nuova richiesta, Le segnaliamo che il giorno 6 febbraio 2014 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 “Esodati” provenienti da tutta Italia manifesteranno a Roma, in Piazza Montecitorio dove la delegazione, in rappresentanza dei Comitati aderenti alla Rete, attenderà la Sua convocazione.
La delegazione sarà così
composta:
COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI Sig. Francesco
Flore contributore@tiscali.it COMITATO DIRIGENTI ESODATI Sig. Daniele Martella comitato.dirigenti@libero.it
GRUPPO DONNE ESODATE MOBILITATE LICENZIATE Sig.ra Marta Pirozzi gruppo.esmol@gmail.com
COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE Sig.ra Elide Alboni comitato.licenziati@libero.it
COORDINAMENTO ESODATI ROMANI Sig. Giuliano Colaci demartino-emilio@virgilio.it
COMITATO FONDI DI SOLIDARIETA' di SETTORE FERROVIERI Sig. Marcello Luca
comitato.fondisettoreferrovie@gmail.com
Al fine di definire i dettagli organizzativi dell’incontro potrà essere contattato il Sig.Francesco Flore tel. 3338997687 indirizzo di posta elettronica florefrancesco@tiscali.it .
Nella speranza che Lei non vorrà sottrarsi al confronto con Cittadini danneggiati dalla rottura di un patto stipulato con lo Stato siamo a porgerLe distinti saluti

Testo della lettera aperta del
18 ottobre 2013
“La Rete dei Comitati di
Esodati con estrema preoccupazione e con forte indignazione è costretta a
condannare il vergognoso comportamento del Governo da Ella presieduto in merito
alla questione degli “esodati”.
Infatti abbiamo rilevato che
Ella:
o Ha
affermato chiaramente ed incontestabilmente nel discorso
programmatico di insediamento alle Camere, il 29 aprile 2013, “In
particolare con i lavoratori "Esodati" la comunità ha rotto un patto, e la soluzione strutturale di questo problema e' un impegno prioritario di questo
governo!”;
o
Ha
ribadito ancora con forza, appena il 30 agosto 2013 alla Reuter, “affronteremo
il problema
terribile degli esodati, perché lo Stato
non ha rispettato un accordo preso con loro e occorre ristabilire un clima di fiducia nel Paese";
o
insieme
al suo Governo, ha finora solo tentato
di rabbonire la pubblica opinione, così come ha fatto con il cosiddetto
“decreto IMU” del 31 agosto 2013, inserendo il “brodino caldo” di una salvaguardia
per soli 6.500 soggetti “esodati”;
o
Improvvisamente
e repentinamente ha “invertito la rotta” tacendo, nel suo discorso alle Camere del 2 ottobre 2013, sul problema degli
esodati, facendoli di fatto sparire
dall’agenda politica del suo Governo, dopo soltanto un mese dall’ultima
forte e determinata dichiarazione pubblica in merito;
o
tramite
il suo Ministro del Lavoro, come già fatto dal Governo precedente, sta contrastando, con ogni mezzo ed in
maniera subdola e nascosta, ogni
tentativo parlamentare di soluzione “strutturale” del problema esodati;
o
continua a nascondere
ostinatamente, insieme al suo Ministro del Lavoro
e come il Governo precedente, al Parlamento ed al Popolo Italiano le reali dimensioni del dramma creato
dalla riforma Fornero, decine di
migliaia di famiglie derubate dallo Stato (per l’INPS ancora oltre
260.000)!
o
insieme
al suo Governo, ha ribadito con la Legge di Stabilità del 15 ottobre u.s. il
totale disinteresse, suo e dei Partiti che compongono la sua maggioranza, per
il dramma degli esodati, ancora ridicolmente agendo su numeri irrisori di
esodati e rifiutando una soluzione strutturale.
La Rete dei Comitati afferma da tempo che la “soluzione strutturale” della “rottura
di un patto” o è il ripristino immediato di quel patto oppure non è una
soluzione!! Terzium non datur!!
Perciò denuncia che la correzione di una così palese violazione dei diritti di cittadini italiani deve essere una priorità e deve venire operata da subito, già a partire dalla conversione in Legge del Decreto di Stabilità!
Pertanto chiediamo che sia inserita dall’immediato una “clausola definitiva” che affermi i diritto a pensione di tutti coloro che “Non erano più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a qualsiasi titolo, oppure che avevano entro quella data sottoscritto accordi collettivi o individuali che come esito finale hanno previsto il futuro licenziamento, purché maturino il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018”. Le coperture saranno gestite annualmente tramite il “fondo esodati” previsto dalla L. 228/2012!
DEVE ESSERE SANCITO IL PRINCIPIO E RIPRISTINATO IL DIRITTO!
Chiediamo quindi un incontro urgente per una verifica seria di un problema che rappresenta una vera emergenza socialmente esplosiva, di cui il suo Governo si sta rendendo unico Responsabile!
La Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate (ESMOL), “Quindicenni”, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati.”
Non SONO d'accordo con questo "Paletto": purché maturino il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018”.......e chi lo matura dopo?!
RispondiEliminaPur sapendo di essere una voce fuori dal "Coro" continuerò sempre a ribadire QUESTO PRINCIPIO: NESSUN PALETTO, PER TUTTI COLORO CHE HANNO FIRMATO ACCORDI ANTE "CONTRO-RIFORMA FORNERO!!
Michele hai perfettamente ragione e condivido in pieno il tuo punto di vista. La cosa non riguarda me personalmente, conosco persone che sono interessati a questo quesito perche' vanno oltre il 2018.....Bisogna insistere sulla riforma strutturale dove si dice: che chiunque abbia firmato un'accordo anti riformaFornero, ha diritto alla salvaguardia...senza trovare scuse di mancanza di risorse... TRO VA TE LE... Esodata poste 17
EliminaTutti i paletti restrittivi retroattivi sono
RispondiEliminaincostituzionali e ingiusti, quando comportano
anni di senza lavoro, senza reddito,senza pensione,
si deve fare pulizia completa e rimuoverli tutti .
Una sola mosca morta nel vaso dell'unguento
imputridisce e guasta tutto il profumo.