
Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate (ESMOL), “Quindicenni”, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati senza tutele.
7 Gennaio 2014
7 Gennaio 2014
Al Presidente del Consiglio,
ai Ministri del l’economia e del Lavoro,
ai Presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato,
ai membri della Commissione Lavoro di Camera e Senato
La Rete dei Comitati di Esodati
ritiene necessario, in concomitanza con l’esame del decreto Milleproroghe
anche alla luce dell’affermazione del Presidente della Repubblica nel Suo
discorso di fine anno, ribadire che il dramma degli “esodati” non ha
ancora trovato una soluzione strutturale e definitiva, per cui, dai dati
ufficiali ad oggi noti, risultano ancora NON salvaguardati ben 230.000
soggetti.
Dal 2011 si sono emanati 5
provvedimenti, l’ultimo dei quali contenuto nella legge di stabilità, per
tentare di rimediare alla gravissima sottrazione del diritto perpetrata
dalla L.214/2011 (Riforma Fornero). Ormai è evidente e noto che la
retroattività della riforma, conseguenza dei ripetuti interventi sulla
previdenza in brevissimo tempo a partire dalla L. 122/2010, e l’assenza di
“transitorio” per la sua entrata a regime, mai osservata in alcuna riforma
previdenziale nazionale ed Europea, sono le vere cause del dramma.
I tentativi di “riparare il
danno” finora compiuti dal Legislatore, ma sarebbe più opportuno
chiamarli di “doveroso ripristino di un diritto”, sono chiaramente ed
assolutamente insufficienti, come dimostra la ripetitività degli interventi,
risultanti sempre ampiamente lacunosi e ancor più discriminanti, laddove
continuano a prevedersi vincoli immotivatamente aleatori.
Il numero dei soggetti, uomini e
donne, esclusi è enorme e pari alla popolazione di una città di media
grandezza, come Padova. La condizione sociale e psicologica di questi
cittadini italiani è a un livello di profondo disagio e molti sono già in
indigenza economica. Il rischio povertà non è una leggenda metropolitana, è un
rischio concreto, tangibile per tutte queste persone e le loro famiglie. Molti
sono in procinto di cedere alla disperazione!
La “Rete dei Comitati” sollecita
Governo e Parlamento affinché nel decreto Milleproroghe trovino
accoglimento le seguenti richieste:
-
Abbattimento del vincolo temporale
della decorrenza limitata al 6 gennaio del 2015 finora presente in tutti i
provvedimenti emanati, in quanto il dramma dei cosiddetti esodati NON finisce
purtroppo al 6 gennaio 2015! Il dramma perdura tragicamente almeno fino al
2018!!! O almeno in questa norma sia previsto un primo spostamento della
data limite al 31/12/2015 impegnando il governo trovare la soluzione
strutturale per portare tale limite fino al 31.12.2018.
-
Modifica della dicitura “decorrenza del
trattamento pensionistico” in “maturazione dei requisiti per la
fruizione del trattamento pensionistico” per TUTTE le categorie,
affinché venga sanata una evidente discriminazione tra “esodati” che
raggiungono il diritto alla pensione in pari data, con le regole precedenti a
quelle previste dalla L. 214/2011,
-
Eliminazione dell’assurdo, iniquo e
discriminatorio vincolo temporale della data di licenziamento a partire
dal 1 gennaio 2007 per i “licenziati unilaterali”.
-
La risoluzione in via amministrativa
(o legislativa) dell’interpretazione RESTRITTIVA ed ILLEGITIMA, perché
imposta con uno strumento amministrativo quale la circolare n.35 dell’Inps del
2012, che stravolge l’articolo 1 comma 9 della legge 243/
2004, noto come “opzione donna” e la proroga di tale opzione fino al 2018.
-
Recepimento urgente
delle le indicazioni emanate, all'unanimità, dalle Commissioni speciali di
Camera e Senato, riconoscendo il diritto pensionistico agli autorizzati al
versamento dei contributi volontari in data anteriore al 20 luglio 2007, (negato
da un ILLEGGITTIMO e RESTRITTIVO atto amministrativo del Ministero) esclusivamente
sulla base dell'art. 1 comma 8 della Legge 243/2004, come successivamente
modificato dall'art. 1 comma 2 della legge 247/2007, senza alcuna
limitazione legata all'art. 24 co. 14 e 15 della Legge 214/2011, ed ai decreti
attuativi in esso previsti e alle ulteriori norme collegate emanate o in via di
emanazione.
-
La cancellazione in
TOTO della condizione dell’avere un contributo volontario accreditato o
accreditabile alla data del 6 dicembre del 2011;
-
L’estensione a 24 mesi
del periodo in cui i mobilitati che NON perfezionino i requisiti entro il
periodo di fruizione dell’indennità di mobilità, possano maturare i requisiti,
con le norme precedenti, per il trattamento pensionistico.
-
L’eliminazione per i
mobilitati della differenza tra accordi sottoscritti in sede governativa e in
sede territoriale, per cui alcuni vengono ingiustamente discriminati.
-
Sancire che, per i
mobilitati, DEVE INTENDERSI sostitutiva dell’accordo sindacale anche la
semplice “presentazione di domanda di apertura della mobilità” ai sensi
della legge 223/91 da parte dell’azienda o del “curatore fallimentare”
all’INPS, al fine di correggere l’evidente discriminazione tra coloro che
hanno accordi sindacali raggiunti (ex. L.223/91) e quelli che invece non li
hanno e sono stati licenziati ugualmente a norma della medesima legge.
-
Esenzione fiscale da
IMU, MINI IMU, ICI, TASI, IUC, TARSU ecc. per tutti gli esodati che abbiano
ricevuto la "certificazione" dalle DTL e non possono rientrare nelle
salvaguardie a causa delle ancor presenti condizioni restrittive (paletti).
La “Rete dei Comitati di
Esodati” chiede che il 2014 sia l’anno delle risposte chiare e certe per
tutti coloro ancora ESCLUSI dalle lotterie delle salvaguardie finora
previste, perché promesse e impegni espressi con esternazioni a parole,
come quelli fatti dal Presidente della Repubblica, dal Presidente del Consiglio
e da altre alte cariche politiche, NON sono più sufficienti ma servono FATTI
CONCRETI E GIUSTI che riportino alla legalità il Patto violato tra
Cittadini e Stato.
Fatti che vedremo esclusivamente
con l’esame ed approvazione definitiva della proposta di legge unificata (PdL
n.727 e collegate) oggi all’esame della Commissione Lavoro della Camera che ci
attendiamo venga urgentemente approvata.
La “Rete” dei Comitati di Esodati, Contributori
Volontari, Mobilitati, “Quindicenni”, Donne Esmol, Fondi di Settore, Licenziati
senza tutela.
Indirizzo E-mail: comitatiesodatinrete@fastwebnet.it
Di questo documento, per favore, fatene una copia e speditela al signor CAZZOLA Giuliano perche', ad oggi, dimostra quanto e' profonda la sua disinformazione in tema di" ESODATI " ....come si evince dall'articolo pubblicato antecedente a questo.....
RispondiEliminaCazzola Giuliano chi?
RispondiEliminaChi e? E soprattutto che mestiere fa?
Esodato postale(Anche se ormai sono un salvaguardato e prenderò il primo rateo di pensione il prossimo Febbraio rimarrò sempre un ESODATO nel cuore e nell'anima).
TUTTO PIENAMENTE GIUSTO!!! Fornisci e-mail di CAZZOLA Giuliano
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