La legge di stabilità si dimentica degli esodati. La Rete: "serve una modifica"
Scritto da
Eleonora Accorsi
La rete dei comitati degli esodati esprime sgomento per la mancanza
di misure idonee ad affrontare in maniera strutturale il dramma degli
esodati non salvaguardati nella legge di stabilità. Serve una "modifica
tempestiva che comporti finalmente un provvedimento per il
riconoscimento del diritto alla pensione"
"Con estremo disappunto, profonda delusione e vivo sgomento e rabbia prendiamo atto che nella proposta di Legge di Stabilità 2015
non è stato inserito alcun provvedimento per la soluzione strutturale
del dramma degli “esodati non salvaguardati”. E' quanto si legge in un
comunicato diffuso ieri dalla rete dei Comitati degli Esodati italiani presieduta da Francesco Flore.
Il Governo aveva infatti piu' volte indicato, per voce del ministro
Giuliano Poletti, la disponibilità ad introdurre correttivi strutturali -
già con la legge di stabilità - per consentire un anticipo dell'età pensionabile in favore di quei lavoratori che non sono rientrati tra i beneficiari dei sei provvedimenti di salvaguardia sino ad oggi approvati.
"Un dramma che riguarda il presente ed il futuro di oltre 200.000
cittadini italiani e famiglie, a cui è stato derubato il diritto alla
pensione" ricorda il Comitato Esodati.
La delusione è
accresciuta anche dal fatto che nei mesi scorsi i portavoce della Rete
dei Comitati hanno incontrato, in diverse occasioni istituzionali, il
Ministro Poletti, il Sottosegretario Baretta oltre al vertice della
segreteria del PD e numerosi parlamentari di tutto l’arco
costituzionale. In tali incontri sono state esposte dettagliatamente
sulla base dei contenuti del Dossier predisposto dalla stessa “Rete”, le
problematiche irrisolte del dramma degli “esodati”, scoppiato
all'indomani dell'approvazione della riforma Fornero.
Tutti gli interlocutori - si legge nel comunicato - hanno
riconosciuto che la manovra sulle pensioni, perpetrata a dicembre 2011
dal Governo Monti-Fornero, abbia provocato danni nefasti a 390.200
famiglie italiane (unico dato ufficiale dell’INPS fino ad oggi
disponibile), condannandole ad un presente incerto e a un sicuro futuro
di indigenza. Da questo numero vanno sottratti i 170.230 lavoratori che
sono stati tutelati ( o che lo saranno a breve) con i provvedimenti di
salvaguardia ad oggi approvati. Restano pertanto circa 220mila
lavoratori ancora esclusi dalle tutele.
La rete dei Comitati
chiede dunque che il governo dia prova di serietà e affidabilità,
rispettando e dando attuazione concreta ai loro impegni con una modifica
tempestiva della proposta di Legge di Stabilità che comporti finalmente
un provvedimento per il riconoscimento del diritto alla pensione, e
alla sopravvivenza dei 220.000 lavoratori rimasti fuori dalle tutele.
La modifica, chiesta dal Comitato, deve andare nel senso di
riconoscere l'estensione delle tutele per tutti coloro che, quando la
manovra del 2011 è stata varata, erano già privi di occupazione
(perché esodati, contributori volontari, mobilitati, licenziati, ecc.)
o avevano sottoscritto accordi che li avrebbero resi tali e si
trovavano nella condizione anagrafica e contributiva per conseguire il
pensionamento in un transitorio di tempo ragionevole quale è il periodo
2012-2018.
Subito! Soluzione strutturale equa è
RispondiEliminail minimo dovuto a tutti gli "esodati".
TUTTE LE COSE HANNO UN INIZIO ED UNA FINE.ANCHE LA QUESTIONE ESODATI FINIRA' E SPERIAMO PRESTO.
RispondiEliminaE L'ODISSEA CONTINUA....!!!! Ulisse ci mise meno tempo a ritornare alla sua Itaca....giusto per dirla con una metafora. Burloni !!! Quante promesse mancate !!! Cambiano governi, cambiano ministri ma l'incoerenza li accomuna tutti.
RispondiEliminaEsodata poste
Ma come si può ancora sperare in un ravvedimento della grande ed ignobile truffa di Stato? Ma come ci si può ancora fidare di uno Stato BARO e di politici LADRI? E' finita!!!! E' necessario passare alle maniere DURE!!!! O facciamola finita!
RispondiElimina"E' necessario passare alle maniere DURE!!!! O facciamola finita! "
RispondiEliminaLO SAI BENISSIMO CHE ADESSO E' VERAMENTE FINITA, E CHE NON CI SARA' UNA SETTIMA SALVAGUARDIA.
PER QUELLO CHE RIGUARDA "PASSARE ALLE MANIERE DURE", SAI AI
60 MILIONI DI ITALIANI QUANTO IMPORTA DEI 200.000 NON SALVAGUARDATI!
Ahimè, ho paura che l'amico delle 9.53 abbia proprio ragione....ci vuole un cambio di strategia, o chi non è salvaguardato rimarrà con il cerino in mano. Con buona pace dei principi...
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