Pensioni, Damiano (Pd): impensabile accantonare gli interventi su esodati e quota 100
Mercoledì, 06 Maggio 2015
Scritto da redazione
"E' inaccettabile pensare che i rimborsi dovuti al blocco
dell'indicizzazione delle pensioni spengano sul nascere gli interventi a
sostegno della settima salvaguardia e sull'introduzione di maggiore flessibilità in uscita". Lo sottolinea in una nota Cesare Damiano del Pd.
"Si colga piuttosto l'occasione offerta dalla decisione della Consulta
per risolvere i danni creati dalla Legge Fornero avviando un tavolo di
confronto con i sindacati. Resta inteso, comunque, che il governo dovrà
restituire i soldi a tutti i pensionati".
"Non si puo’ fare il gioco delle interpretazioni con la sentenza
della Corte Costituzionale, magari rispolverando l’idea malvagia di
tosare nuovamente le pensioni liquidate con il sistema retributivo:
quelle stesse che dovrebbero essere risarcite per la mancata
indicizzazione. Va ripristinato il tavolo di confronto sulle pensioni
istituito nel lontano 2007 da Prodi e poi disatteso da tutti i governi
successivi”. “La riforma voluta da Monti, su pressione dell’Europa –
spiega il presidente della Commissione Lavoro – fa ormai acqua da tutte
le parti. Bisogna correggerla dando coerenza all’insieme: dalle
indicizzazioni alle ricongiunzioni, fino ad arrivare all’introduzione di
un criterio di flessibilita’, a partire dai 62 anni, per l’uscita dal
lavoro”. “Senza un confronto serio con le parti sociali ci priviamo di
quelle competenze che ci aiutano a non commettere troppi errori: il
passato ci sia di insegnamento”.
Anche Stefano Pedica (Pd) è sulla stessa lunghezza
d'onda con la richiesta di rimettere mano alla legge Fornero entro
giugno. “Dopo la bocciatura da parte della Consulta del blocco della
rivalutazione delle pensioni – sottolinea – e’ arrivato il momento di
cancellare la legge Dracula-Fornero che ha creato un vero e proprio
problema sociale. Questa legge ha prodotto danni incalcolabili. Bisogna
trovare immediatamente una soluzione per tutte quelle persone che sono
vicine al pensionamento e che hanno perso il lavoro o stanno per
perderlo".
Come mai la consulta non ha dichiarato incostituzionale tutta la legge sulle pensioni costruita in una settimana ed ha considerato solo quella che colpiva i più agiati?
RispondiEliminaAdesso magari pretenderanno di prendere le risorse degli esodati per darle ai ricchi
ROBIN HOOD AL CONTRARIO BRAVI!!!
"E' inaccettabile pensare che i rimborsi dovuti al blocco dell'indicizzazione delle pensioni spengano sul nascere gli interventi a sostegno della settima salvaguardia e sull'introduzione di maggiore flessibilità in uscita". Lo sottolinea in una nota Cesare Damiano del Pd."
RispondiEliminaCesare Damiano,è molto bravo a parlare, ma dal dire al fare c'è una notevole differenza. Al telegiornale, stanno parlando di un costo dai 6 ai 16 miliardi di euro, per il rimborso del blocco dell' indicizzazione delle pensioni, e si parla anche della famosa "quota 100" del valore di circa 10 miliardi.
Dove verranno trovati tutti questi soldi, qualcuno è in grado di dirlo?
Rispolverare l'idea di fissare un tetto alle pensioni liquidate
RispondiEliminacon il sistema tutto retributivo non sembra così tanto malvagia
se fissata a otto volte il minimo come già individuato per le indicizzazioni dal Governo Prodi nel 1978 quando l'On.Cesare Damiano era Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali .
È un momento veramente pericoloso. Ad un passo dalla 7° salvaguardia si spalanca l'incubo di un ennesimo ostacolo: la dichiarazione di incostituzionalità del mancato adeguamento e i costi da questa pronuncia derivanti. Quegli incompetenti dei tecnici "bocconiani" dimostrano la loro assoluta inettitudine. E la fornero (f minuscola) che dice "non è colpa mia"! VERGOGNA!
RispondiEliminaNON ABBASSIAMO LE DIFESE: DOBBIAMO OTTENERE LA SETTIMA SALVAGUARDIA!