
RIFORMA
PENSIONI 2015
Il blocco della perequazione automatica delle pensioni, meccanismo che scatta sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps, è incostituzionale. Lo ha deciso la Consulta nella sentenza depositata oggi in cui viene bocciato l’articolo 24 del decreto legge 201/2011. La Corte Costituzionale interviene così sulla riforma Fornero, stabilendo che "l’interesse dei pensionati, in particolar modo i titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere di acquisto delle somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata – scrivono i giudici, come riportato dal Corriere della Sera - Tale diritto, costituzionalmente fondato, risulta irragionevolmente sacrificato nel nome di esigenze finanziarie non illustrate in dettaglio". La stessa Elsa Fornero si è difesa dicendo che bloccare la perequazione per le pensioni, introdotta a suo tempo dalla riforma Amato per adeguare le pensioni al costo della vita, "non fu scelta mia" ma "di tutto il Governo". "Vengo rimproverata per molte cose - ha detto l’ex ministro del Lavoro - ma quella non fu una scelta mia, fu la cosa che mi costò di più".
Il blocco della perequazione automatica delle pensioni, meccanismo che scatta sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps, è incostituzionale. Lo ha deciso la Consulta nella sentenza depositata oggi in cui viene bocciato l’articolo 24 del decreto legge 201/2011. La Corte Costituzionale interviene così sulla riforma Fornero, stabilendo che "l’interesse dei pensionati, in particolar modo i titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere di acquisto delle somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata – scrivono i giudici, come riportato dal Corriere della Sera - Tale diritto, costituzionalmente fondato, risulta irragionevolmente sacrificato nel nome di esigenze finanziarie non illustrate in dettaglio". La stessa Elsa Fornero si è difesa dicendo che bloccare la perequazione per le pensioni, introdotta a suo tempo dalla riforma Amato per adeguare le pensioni al costo della vita, "non fu scelta mia" ma "di tutto il Governo". "Vengo rimproverata per molte cose - ha detto l’ex ministro del Lavoro - ma quella non fu una scelta mia, fu la cosa che mi costò di più".
RIFORMA
PENSIONI 2015 La Rete dei comitati degli esodati si schiera contro il
questionario elaborato dalla commissione Lavoro del Senato per capire quanti
italiani si trovino nelle condizioni di essere rimasti senza lavoro a un passo
dalla pensione per colpa della riforma Fornero. In una lettera aperta la rete
spiega che è assurdo e illegittimo voler raccogliere tramite un sondaggio
volontario informazioni che dovrebbero essere già note alle istituzioni dello
Stato come Inps e ministero del Lavoro. Per questo la Rete rigetta fin da ora
qualsiasi esito di tale sondaggio, anche perché aveva offerto il proprio
contributo alla definizione di un questionario che fosse chiaro ed efficace,
senza però che questo sia stato raccolto. La Rete conclude la sua lettera
dichiarando che non darà alcuna indicazione ai propri iscritti, lasciando
libertà di scelta sull'aderire o meno al sondaggio.
RIFORMA
PENSIONI 2015 Il Senato ieri ha dato via libera all’inserimento della cosiddetta
staffetta generazionale all’interno della riforma della Pubblica
amministrazione. Dunque i lavoratori pubblici vicini alla pensione potranno
optare per un passaggio al part-time, così da favorire l’ingresso dei giovani
nel mondo del lavoro (quanto meno nel pubblico impiego). Tuttavia l’emendamento
prevede che non vi sia il versamento da parte dello Stato della differenza tra
i contributi previdenziali determinata dal passaggio dal tempo pieno e a quello
parziale. E nemmeno che vi sia una qualche facilitazione per i lavoratori che
si facciano carico di versarli volontariamente. Dato che occorreva passare il
vaglio della Ragioneria Generale dello Stato, è stato deciso di fare una
staffetta generazionale “a costo zero” per le casse pubbliche. Resta da capire
se fatta così verrà utilizzata o meno.
RIFORMA PENSIONI 2015,
POLETTI: "ATTENUARE LA RIGIDITA' DELLA LEGGE FORNERO" - Continua a tenere il banco il dibattito sulla
riforma delle pensioni, soprattutto alla luce degli ultimi correttivi alla
normativa vigente proposti da Boeri (reddito minimo over 55) e Damiano
(introduzione della quota 100). Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, in una
nota, ha ribadito la necessità di intervenire sulla riforma Fornero, riducendo
la rigidità della legge e prevedendo meccanismi di uscita dal mondo del lavoro
più flessibili, Poletti ha evidenziato la relazione tra elevata età
pensionabile e disoccupazione giovanile, sottolineando come la legge Fornero (e
il correlato allungamento dell'età pensionabile) non permetta ai più giovani di
trovare lavoro, saturando il mercato occupazionale. Ieri l'ex ministro Fornero
ha ribadito di essere favorevole alla modifica della sua riforma, purchè non si
tratti di una vera e propria controriforma che ne stravolga l'idea di fondo ma
di semplici aggiustamenti. Poletti ha annunciato interventi da parte del
governo entro l'estate, in maniera da poter inserire gli aggiustamenti nella
prossima Legge di Stabilità.
(Leggi)
Anche la retroattività della "riforma" pensioni monti/fonero che ha generato gli c.d."esodati" È incostituzionale e deve essere abolita.
RispondiEliminaannullato il blocco mi preparo a lavorare fino a 70anni per pagare ancora una volta le pensioni d'oro. Magistrati senza buon senso e Italia divisa in due: privilegiati e derubati.
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