Esodati: Damiano e Gnecchi, tema centrale per nuovo governo
27 Marzo 2013 - 19:37

(ASCA) - Roma, 27 mar - ''Nella legge di stabilita' avevamo
ottenuto che i prosecutori volontari fossero salvaguardati anche se, dopo
l'autorizzazione ai versamenti volontari dei contributi, avessero continuato a
lavorare. Era stato fissato un limite: queste persone non dovevano aver
guadagnato piu' di 7.500 euro su base annua dopo il 4 dicembre del 2011 o aver
trovato un lavoro a tempo indeterminato. Nel decreto attuativo del governo, ora
all'esame delle commissioni speciali di Camera e Senato, questa possibilita'
viene cancellata: vengono esclusi tutti i prosecutori volontari che abbiano
lavorato dopo l'autorizzazione. Secondo il ministero del Lavoro, anche chi ha
avuto l'autorizzazione alla prosecuzione volontaria 10 o 15 anni fa, per essere
salvaguardato, non dovrebbe aver mai lavorato, salvo che nel periodo successivo
al 4 dicembre 2011 e con il limite dei 7.500 euro annui di cui sopra''. Lo
dichiarano in in una nota i deputati democratici, Cesare Damiano e Marialuisa
Gnecchi.
''Questo e' inaccettabile - proseguono - e non puo' essere
tollerato che un miglioramento conquistato nella legge di stabilita' dopo
un'aspra battaglia parlamentare venga annullato dal decreto con una
interpretazione peggiorativa.
Il risultato, non risolutivo, di
salvaguardare 130 mila lavoratori, che abbiamo raggiunto nell'ultimo anno, non
puo' essere messo in discussione. Per il Pd risolvere il problema di chi e'
rimasto senza reddito a causa degli errori della riforma delle pensioni
Monti-Fornero deve essere un dei punti centrali per il programma del nuovo
governo''.
(
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