
Al Ministro del Lavoro Prof.ssa Elsa Fornero
E p.c. Al Sottosegretario Prof.ssa Cecilia Guerra
Al Presidente Generale dell’Inps
Dott. Antonio Mastrapasqua
Al Direttore Generale dell’INPS
Dott. Mauro Nori
Al Presidente del CIV
Dott. Guido Abbadessa
OGGETTO:
OMESSA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 30 LUGLIO 2010, N. 122,
SOPPRESSIONE
EX IPOST
EX IPOST
L'articolo
7 comma 2 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni
dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, ha disposto la soppressione a decorrere dal
31 maggio 2010 dell'istituto postelegrafonici (IPOST). Il successivo terzo comma
ne ha trasferite le funzioni all'INPS prevedendone altresì la successione in
tutti i rapporti attivi e passivi. Detto disposto normativo continua ancora
oggi a non trovare applicazione. Lo dimostrano le numerose segnalazioni di
cittadini che la sottoscritta continua a ricevere, nonostante la presentazione
in Parlamento di diversi atti di sindacato ispettivo, molti dei quali hanno
avuto risposte, seppure poco rassicuranti, dal suo dicastero.
Rammento
che con gli atti di sindacato ispettivo n. 5-06430, 5-06929, 5-07025 e 5-07444
la sottoscritta poneva all'attenzione del Governo la situazione di
perdurante disagio da parte di numerosissimi ex dipendenti postali che non
riescono a ottenere il servizio dovuto e nemmeno risposte alle loro giuste e
dovute richieste di chiarimento. Domande effettuate anche in occasione delle
Audizioni in Commissione dal Presidente e al Direttore. Le loro risposte sono
state che tutto era in via di soluzione, dall’INPS nulla e dall’ex IPOST (?)
ancora oggi non più in grado di rispondere alle legittime richieste dei
lavoratori interessati sui tempi certi, sull’autorizzazione al versamento
volontario dei contributi, a persone che oggi avrebbero già dovuto essere in
pensione, con l’avvento poi della “riforma” Fornero ha prodotto ciò che tutti
sanno: gli ESODATI e lì c’è stato il collasso.
Il
sottosegretario Guerra in data 26 aprile 2012 rispondendo all'atto di sindacato
ispettivo n. 5- 06430 affermava che «in qualità di autorità vigilante il
Ministero del lavoro e delle politiche sociali hanno agito e agirà nei
confronti dell'Inps per migliorarne le performance». Ma la normalizzazione annunciata
non si è ancora vista.
Il
viceministro Martone in data 12 luglio 2012 rispondendo all'atto di sindacato
ispettivo n. 5-07025 dichiarava che «per quanto riguarda il lamentato
mancato invio ai lavoratori appartenenti al predetto fondo
ex-Ipost dei provvedimenti di autorizzazione alla prosecuzione volontaria e
della modulistica necessaria per assolvere ai relativi adempimenti, faccio
presente che i competenti uffici del Ministero hanno esplicitamente richiesto
all'INPS puntuali elementi a tal proposito ma non hanno ancora ricevuto alcun
riscontro».
Il viceministro Martone in data 25 settembre 2012 rispondendo all’interrogazione
n. 5-07444 rispondeva che “l’INPS con la circolare n. 184 ha fornito anche
le istruzioni operative finalizzate al rilascio dell'autorizzazione e alle
modalità per effettuare il versamento dei contributi volontari. In particolare,
sono state indicate le modalità procedurali per la definizione sia delle
domande di autorizzazione alla prosecuzione volontaria nel Fondo IPOST, sia
delle domande già definite dall'ex IPOST con conseguente aggiornamento dei conti
assicurativi. Il viceministro faceva altresì presente che presso la filiale
INPS di coordinamento di Roma EUR, è stata costituita una specifica
task-force, che le richieste dei soggetti interessati alla salvaguardia
prevista dal comma 14 dell'articolo 24 del decreto-legge cosiddetto Salva
Italia sono state trattate con priorità rispetto alle altre tipologie di
istanze e che i lavoratori in tempi brevissimi sarebbero stati messi in
condizione di effettuare il versamento minimo richiesto per accedere alla salvaguardia,
senza dover subire alcun pregiudizio dal ritardo dovuto ad aspetti procedurali
e operativi legati all'incorporazione dell'Ente soppresso, come le
pratiche per la pensione.
Ad oggi ci
troviamo di fronte ad uno Stato inadempiente che non applica le leggi emanate
dal Governo e approvate dal Parlamento. Dopo aver abolito un ente finalizzato
ad ottenere risparmi, chi ci va di mezzo sono ancora una volta sono i
cittadini. E’ inaccettabile che a distanza di quasi tre anni, ripeto, tre anni,
dalla soppressione dell'IPOST, i cittadini ancora oggi non possano far affidamento
sull’INPS e si vedano trattati come invisibili come era successo anche alla
signora Sorce, che per la mancata comunicazione tra i due enti ha avuto sospesa
la pensione di invalidità. Caso risolto alla fine positivamente anche a seguito
di un intervento della sottoscritta.
Come
parlamentare della Repubblica, è mio dovere denunciare con forza l’inadempienza
da parte dell’ente per omissione di servizio. Credo che a questo punto seguiranno
contenziosi legali stante l’ulteriore aggravamento della situazione per i
lavoratori dell’ex Ipost, visto che solo chi si può recare personalmente,
abitando a Roma, riceve qualche risposta, per tutti gli altri nulla. Alla
faccia dell’informatizzazione tanto declamata dal Presidente!
Dall’ultima
lettera ricevuta nei giorni scorsi, riportata sotto in corsivo, mi sono
ulteriormente indignata per aver visto vanificate ore, giorni in Parlamento su
questo tema e avendo avuto tutte le assicurazioni, che ripercorre nuovamente l’odissea
di questi pensionandi.
“Per l’ennesima
volta un gruppo di esodati si è recato presso la sede Inps di Viale Beethoven
per chiedere notizie sull'invio delle comunicazioni individuali delle persone
coinvolte nella prima trance dei cosiddetti “65000” Il Ministro Fornero proprio
di recente ha dichiarato che, al massimo, entro febbraio sarebbero arrivate le
famose lettere a tutti i 65.000 lavoratori salvaguardati. Ma la realtà che si
prospetta è ben diversa. Sembrerebbe, infatti, che sia ancora in corso
l'inserimento e la verifica delle istanze ricevute dalle varie DTL,
successivamente inviate alla sede generale dell'Inps di via Ciro il Grande per
la definizione della graduatoria e la predisposizione di invio di comunicazioni
ai "fortunati". E' inspiegabile come mai alcuni esodati leggono sul
fascicolo personale Inps, la dicitura "da verificare" sebbene abbiano
i requisiti di potenziale beneficiario. Appare evidente che anche in questa
fase di lavorazione il metodo operativo non può definirsi trasparente.
Il gruppo di
esodati in questione si è recato inoltre presso la sede generale dell'Inps,
senza però essere ricevuti da nessuno. Addirittura è stato detto loro che in
quella sede nessuno si occupa della questione esodati e che loro non ne sanno
nulla. Hanno chiesto di interloquire con le dr.ssa Comandino e Nerone, ma
entrambe erano irreperibili. Alla fine è stato loro consigliato di rivolgersi
telefonicamente al Dr. Vittorio Ferramosca, responsabile dell'operatività della
sede inps di Viale Beethoven.”
E' davvero
scandaloso e inaccettabile che dal 2010 dell’unificazione dell’istituto e a ben
14 mesi dopo la L. 214/2011 e ben 8 mesi dopo l’emissione del Decreto 1 giugno
2012, l'Inps, si stia ancora predisponendo per la gestione delle relative
comunicazioni, di cui non si definisce vergognosamente alcun termine
temporale!!
Questa
incertezza non fa che aumentare l'angoscia dei potenziali salvaguardati
soprattutto di coloro che avrebbero dovuto ricevere la pensione già dal
1.2.2013. La preoccupazione è infatti rivolta al rispetto dei parametri e la
trasparenza, per tutte le categorie, sulla base dei quali viene determinata la
salvaguardia, in quanto ad oggi si è a conoscenza che l'unico parametro sia la
data di uscita dalle Aziende, pertanto non è chiaro, oltre tale requisito,
quali possano essere gli eventuali ulteriori parametri che potranno determinare
la graduatoria. Tale timore, evidentemente, scaturisce dal numero delle domande
presentate presso le DTL, quantificate in circa 21000, a fronte di un numero di
6890 previste dalla salvaguardia.
Esorto tutti, in
virtù delle cariche ricoperte, a voler fornire in tempi certi una risposta a
questi cittadini così come previsto dalle leggi vigenti, evitando l’aprirsi di
contenziosi legali per i quali ritengo che si stiano offrendo tutti gli
elementi.
Appare evidente
la gravità visto che l'INPS, nonostante sia succeduta all'ex IPOST, dal
luglio2010, in tutti i suoi rapporti attivi e passivi, non sta fornendo ciò che
è dovuto con un’evidente drammatica distanza organizzativa rispetto a ciò che
ci siamo sentiti dire ogni volta nelle sedi del parlamento per poi puntualmente
continuare nella disattesa totale della legge.
E’ legittimo che
lo Stato esiga dai cittadini il rispetto della legge, però non è più
tollerabile che quello stesso Stato nella veste di un Ministero che gestisce le
nostre risorse e che dovrebbe vigilare per un corretto funzionamento del
sistema non faccia il proprio dovere.
Ci si aspetta,
soprattutto i cittadini, una risposta puntuale e dal Ministero competente che
svolga con responsabilità il proprio ruolo. Questa lettera sarà divulgata
affinché diventi chiara e pubblica la grave responsabilità, responsabilità di
trattare le persone come sudditi e non come persone nel nostro paese nel 2013,
persone senza reddito mentre chi non sta assumendo le proprie responsabilità ha
stipendi che sono al di sopra di ogni etica accettabile. L’antipolitica
dilagante deriva anche da questo.
Cordiali saluti
che dire..la Codurelli è davvero una persona che è stata ed è presente al sostegno di noi esodati, un grazie di cuore, di parlamenteri come Lei sono una garanzia per la nostra democrazia, grazie. Dall'iniziativa che abbiamo fatto davanti la sede dell'inps e dalle risposte avute è da valutare, sempre che c'è ne fosse bisogno, di intrapprendere un azione legale sia nei confronti del Mro del Lavoro che contro l'Inps per un continuo STILLICIDIO nei confronti degli esodati la dimostrazione sta nel fatto con cui ci hanno risposto " che in quella sede nessuno si occupa della questione esodati e che loro non ne sanno nulla"
RispondiEliminaMa un Ministro, in Italia, dovrebbe sentirsi responsabile ? o no?
RispondiEliminaegoser52
Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,Grande,ALTRO che grillo o renzi che vuol far fare corsi ai 50enni.ON.CODURELLI e' di un altro pianeta le INGIUSTIZIE le rimarca per il bene di chi ha RICEVUTO UNA GRANDE ''INGIUSTIZIA''!!!!!!!!!!raffaele c e la sua famiglia E lo fa' notare a tutti!!!!!!!!!
RispondiEliminaAncora un immenso grazie, On Codurelli
RispondiEliminaSamo
Finalmente si vede un minimo di impegno operativo per "pretendere" da chi "deve" risposte certe e tempestive. Voglio sperare che presto ci siano delle risposte che vanno nelle direzione della soluzione rapida e definitiva del nostro problema.
RispondiEliminaFilippo esodato poste 52
Onorevole dirLe grazie è poco, Le auguro ogni bene, buon Lavoro.
RispondiEliminaLe faccio i miei complimenti per la sensibilità con cui ha trattato l'argomento.E' vero che quando ci troviamo davanti agli impiegati INPS delle sedi locali, veniamo guardati come pezzenti pazzi .L'ultima volta mi è è stato detto che INPS è un soggetto politico e come tale sta aspettando ordini dal Ministro ( quale??)
RispondiEliminaE' vero che i nr ex IPOST sono sempre occupati.Ho provato a mandare una mail al dott. Ferramosca, ma mi è stata respinta.
Il Min. Fornero aveva assicuato che tutti coloro che avessero maturato la pensione negli anni 2013/14 erano coperti.Bene, io avrei già dovuto averla e ad oggi non so nulla.
Mi associo a qualsiasi contenzioso e denuncia perchè è inammissibile il protrarsi di una situazione così vergognosa in in paese che si considera civile.
D.Z.
Parole, tante belle parole. So solo che mentre x gli altri (mobilità, banche, telecom...) qualcosa si muove, x noi delle poste tutto tace. Siamo fermi al msg INPS del 08/02/2013 in cui si diceva che la procedura x gli EX IPOST era in fase di rilascio...E' Passato un mese esatto e non si muove una foglia.
RispondiEliminaLa decorrenza della mia pensione è 01/04/2013
Pietro classe 52 da Trapani
On. La ringrazio ancora una volta per il suo impegno per risolvere il problema degli esodati e in particolare per gli esodati postali che per le dinamiche da Lei denunciati sono esodati di serie B. È assurdo che lo scrivente a 3 mesi dalla pensione non riesce ancora a sapere se rientra tra i 65000 e se lo è quando riuscirà a prendere il suo Benedetto assegno. Fra quattro mesi non avrò più risparmi per sfamare la mia famiglia e a questo punto , a 61 anni, la mia vita sarà giunta ad un bivio che mi spaventa . Onorevole , Lei ha coraggio e grinta, continui la sua lotta e ancora grazie.
RispondiEliminaEhi MASTRAPASQUA come giustifichi adesso i milioni di euro che guadagni?
RispondiEliminaTe lo dico io sono rubati.
In altri paesi civili sia dell'occidente che dell'oriente, saresti licenziato ed incarcerato.
E non sto qui a farti l'elenco delle tue omissioni e collusioni.
...e poi dicono attenti a Grillo.......ma attenti a te e a tutto l'apparato (che ha la pancia piena) che consente queste malandrinate ed altro ancora.....
Giuseppe52esodatoposte(in attesa di giudizio)
e non mi censurate siate almeno voi democratici
Ancora una volta un Brava e un grazie all'On. Codurelli che e' sempre in prima linea per aiutarci a cercare di risolvere il nostro grave problema : quello di essere esodati, nonostante siano passati 15 mesi dall'inizio di questa che non e' altro che una comparsata Italiana. Paola
RispondiEliminaGrazie, On. Codurelli. Penso però che la sua protesta sia stata rivolta alle persone sbagliate, ai quei soggetti che in un sistema politico serio sarebbero stati restituiti a vita privata (magari, da esodati senza stipendio e senza pensione!). Gianni 53.
RispondiEliminaGrazie Lucia! La tua assenza dal nuovo parlamento sarà un problema in più per gli esodati.
RispondiEliminaalla fine......oltre a noi poveri esodati....ci sara' qualcuno che la leggera'???????????
RispondiEliminamille volte GRAZIE on.CODURELLI x tutto impegno profuso non ci fai sentire soli, delusi e abbandonati da tutti.un abbraccio a tutti esodati PT e non
RispondiEliminaFinalmente una parlamentare onesta ci tenga informati della eventuale risposta ... grazie da tutti noi esodati
RispondiEliminaLa pensione per me doveva essere il 1 marzo 2013 ma il call center
ha detto che le lettere sono sempre nel limbo.
GRAZIE SIG.RA CODURELLI PER IL SUO SINCERO INTERESSAMENTO.CONTINUI AD AIUTARCI.CON GRATITUDINE.ESODATA53
RispondiEliminavogliamo risposte precise dall'inps. Stare nella graticola alla lunga ci si brucia.
RispondiEliminaBravissima signora Cordurelli, anche se abbiamo tanti motivi per credere che il trio Fornero/Mastrapasqua/Nori "reagisca" in maniera positiva ... Auguri per la sua nuova legislatura (si è ripresentata, spero)!
RispondiEliminaFORNERO E MASTROPASQUA ANDATE A CASA RACCOMANDATI DI FERRO NON SIETE IN GRADO DI SVOLGERE IL VOSTRO LAVORO.LA PENSIONE LA DOVEVO PRENDERE IL 1 DI MARZO E ORA CHI ME LO PAGA IL MUTUO CON 900 EURO DI MOBILITA'.
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