
La
spudoratezza del Ministro Fornero e del Governo non ha paragoni nemmeno con i
peggiori politicanti.
In merito al diritto di migliaia di lavoratori,
soprattutto donne, ad accedere alla pensione di vecchiaia con i requisiti
contributivi di 15 anni previsti dalla ‘riforma Amato’ del 1992, la Fornero
aveva imposto all' INPS una sua interpretazione restrittiva cancellandone il
riconoscimento, una vicenda che ha avuto ricadute pesantissime, soprattutto
sulle donne, per quei cittadini che hanno maturato diversi anni di
contribuzione prima del dicembre 1992.
Questa vergognosa vicenda è stata oggetto
da parte del P.D. di molteplici interventi comprese interrogazioni, l'ultima
in ordine tempo nell'ottobre scorso la cui risposta è arrivata a dicembre e
nella quale si ammetteva la responsabilità totale del Ministero.
Oggi finalmente la situazione si è
sbloccata e va verso una risoluzione ma il Ministro anzichè riconoscere uno dei
suoi macro errori, sarebbe più corretto chiamarlo accanimento contro le donne,
e chiedere scusa per il ritardo nell’ ammettere tutto il suo fallimento
chiedendo la modifica della circolare 35, attribuisce all’INPS le
responsabilità di quanto accaduto.
Se non avessimo vissuto direttamente
questa vicenda nel confronto con centinaia di persone che si trovano ancora
oggi in una situazione di disagio, faremmo fatica a credere a questa
sfrontatezza che sembra accompagnare anche la campagna elettorale del premier.
Roma, 31.01.2013
Come si dice....."nec recisa recedit"...
RispondiEliminaMeno male pochi giorni e torna a ...Torino.
egoser52
gentile ministro, la Fornero continua a vantarsi di aver sistemato le ricongiunzioni onerose, ma a me sembra che abbia salvato solo gli statali, perchè tutti non possono trasferire tutti i contributi in inps gratuitamente come gli statali e com'era prima della legge 122/2010
RispondiEliminaGradire una risposta - grazie Paola