Scritta di getto tornando a casa dopo aver invano
tentato di incontrare Monti fuori dagli studi romani di LA7...
18-02-2013
Ennesima levataccia... freddo
polare... metro... autobus... attesa... mille domande ti passano per la
testa... appena lo vedo gliene dico quattro... gli urlo in faccia tutta la mia
rabbia e mi deve ascoltare anche solo il tempo di scendere dalla macchina e
entrare nel portone. Carabinieri, polizia, guardie municipali... uno
schieramento da tempo dei terrorismo... eh si lui va protetto, perchè ne ha
massacrata tanta di gente con le sue tasse assurde e con le sue manovre di
rigore... qualcuno potrebbe fare un gesto sconsiderato... E io sono lì insieme
ai miei compagni di sventura, già umiliati come me da parole di scherno e
di rigore... C'e movimento... ci fanno allontanare... resto ferma, non
indosso la maglietta da esodata... mi lasciano stare... forse credono che faccia
parte della troupe de la 7... non sembro una che vuole
protestare... sorrido... saluto le persone che escono dagli
studi... come se le conoscessi da sempre... sono brava... no... sono
stanca... rivoglio indietro i miei diritti... rivoglio indietro la mia serenità... penso:
ma cosa ci faccio qui?... ho freddo, ho quasi sessant'anni e qualcuno ha
stabilito che non merito la pensione, eh già non sono tra i meritevoli, come
disse la strega fornelsa...
non sono tra i salvaguardati... sono nata pochi giorni dopo
il paletto che decide chi può e chi no, chi avrà e chi no...
tutto finito... il dittatore è entrato sotto scorta da
un cancello nascosto... non ha avuto il coraggio di guardarci in faccia... e
continua a dare "non risposte" a chi gliele chiederà... e domani
sarà un altro giorno... un altro giorno per dimostrare, per tornare in
piazza... un'altra levataccia, freddo, metro, autobus, attese...
maglietta... sorrisi e rabbia...
E tutto questo da 14 mesi, loro quasi quasi non se ne sono accorti( per loro intendo non solo chi ci governa ma i nostri politici) che evidentemente hanno altro a cui pensare. Paola
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