La riforma pensioni Renzi deve
fare i conti anche con i tanti contenziosi civili proposti contro
l'Inps. Quali sono le categorie coinvolte? Quali le ultime notizie?
Governo e Inps giocano in difesa quando si tratta di riforma pensioni. La ragioni dell'assenza di novità ovvero di cambiamenti
concreti nelle regole della previdenza italiana vanno cercate non solo
nella cronica assenza di coperture economiche e nel bilancio in rosso
dell'ente amministrato ora dal commissario straordinario Tiziano Treu.
Ma anche nei tanti contenziosi aperti. La lista degli scontenti è molto
lunga e comprende i beneficiari della cosiddetta opzione donna ovvero
quelle lavoratrici a cui due circolari dell'istituto di previdenza hanno
negato l'uscita anticipata in cambio del calcolo dell'assegno con il
metodo contributivo.
Poi ci sono i quota 96 del mondo della scuola: quei lavoratori che,
nonostante il compimento di 61 anni d'età e il raggiungimento di 35 anni
di contributi previsti dalla normativa di riferimento, non sono andati
in pensione a causa dell'introduzione delle norme contenute nella
riforma Fornero, che non hanno tenuto conto della peculiarità del
calendario scolastico. Ovviamente solo dopo che le singole cause saranno
arrivate a conclusione sarà possibile trarre una conclusione
sull'impatto economico sulle casse dell'Inps. Ma fino a quel momento non
resta che muoversi con molta cautela.
E che dire degli esodati? Sulla questione è recentemente intervenuto
lo stesso Treu, secondo cui siamo davanti a "un tormentone". Gli esodati
presi in carico sono 160.000, "secondo noi sono tutti quelli che
ragionevolmente potevano pensare di andare in pensione con le vecchie
regole". Tuttavia "è chiaro che ci sono ancora delle persone anziane
disoccupate ma non esodati, l'esodato è uno che aveva fatto dei conti o
fatto degli accordi, vado in pensione tra tre anni. Gli esodati in senso
tecnico non ci sono più, non sono più un problema".
(Leggi)
non c'è nessuna differenza tra un esodato di tre anni e un'altro di cinque e' sempre esodato. Il diritto ad usufruire delle norme previgenti vale per tutti e non si possono fare discriminazioni, poiche' la legge e' uguale per tutti.
RispondiEliminaMancava il giudizio divino di Treu
RispondiEliminaa definire le precise caratteristiche
selezionate degli c.d. "esodati" per
chiudere verso la "soluzione finale".