
Francesco Flore
DAL MINUTO 15: Radio 24
NOTA DI REPLICA DELLA RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI
ALLE DICHIARAZIONI RILASCIATE OGGI 12.12.14 DAL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL'INPS, TIZIANO TREU, A RADIO 24
La
Rete dei Comitati degli Esodati esprime il massimo disappunto per le
affermazioni fatte dal Dott. Treu, Commissario straordinario dell'INPS, a
Radio 24, sulla questione "esodati", alle quali intende rispondere con
determinazione e sdegno.
Scandalosa
è la dimostrazione dell'arroganza e dell'ignoranza del Dott. Treu, il
cui reiterato tentativo di negare il persistere del dramma "esodati", a
distanza di 3 anni dal suo originarsi, è l'unico autentico tormentone
che esista in questa vergognosa vicenda.
Parole quali "tormentone " pronunciate, in qualità dialto
dirigente dello Stato, dal dott. Treu nei confronti della condizione di
reale dramma vissuta da oltre 200.000 cittadini, qual è l'ammontare
degli "esodati” non salvaguardati, sono spregio inqualificabile della
sofferenza di queste persone e totale assenza di rispetto, che denota
solamente una gravissima mancanza di visione della realtà qual’ è nei
fatti.
Il
Commissario avoca a se una arbitraria potestà di definizione della
categoria degli “esodati” del tutto errata e fuorviante. Potestà che
spetta, a nostro modesto avviso, al Parlamento Italiano ed alle leggi
dallo stesso approvate ed in merito lo invitiamo a studiarsi i numerosi
dibattiti parlamentari in merito; non ultimo quello sulla conversione in
legge del DL 1558 durante il quale TUTTI i parlamentari si sono
espressi molto chiaramente, riconoscendo l’errore di quella manovra e
riconoscendo i numeri e le categorie degli “esodati” che noi citiamo.
Il
Dott. Treu, nel momento in cui dichiara che gli "esodati" in senso
tecnico siano solo coloro che firmarono accordi (e che di questi casi
oggi non se ne registrano più), affermando di conseguenza che gli
"esodati" non esistono più e che rimangono esclusi solo casi di 55enni
senza lavoro, dà prova di non conoscere a fondo la questione nonostante
la carica che riveste gli permetta ampie opportunità di
approfondimento.
Al
proposito ci permettiamo di ricordare al Dott. Treu i termini del comma
14 dell.art. 24 del decreto legge n. 201/2011, convertito poi nella
legge 214/2011l (con il quale il governo Monti-Fornero ha fatto “cassa”
con le nostre pensioni !!) che stabilisce le categorie legittimate a
salvaguardia quali: mobilitati, autorizzati ai contributi volontari e
fondi di settore. Con norme successive si portano le dovute e necessarie
correzioni alle omissioni del comma 14 del sopraddetto art.24,
introducendo la categoria dei cessati con accordi, collettivi o
individuali ( gli esodati in senso letterale) con il D.L. 216/2011; in
seguito la categoria dei cessati unilaterali con il D.L. 102/2013;
infine la fattispecie dei cessati con contratto a tempo determinato con
la L. 147/2014.
Il
Dott. Treu ricostruisce i fatti tralasciando informazioni essenziali,
come l'esistenza di svariati "paletti", ossia vincoli ed arbitrarie
condizioni aggiunti nei 6 provvedimenti di salvaguardia finora emanati,
ed aventi come scopo esclusivo quello di limitare la platea dei
beneficiari defraudati del diritto alla pensione.
Queste
condizioni capestro, insieme al vergognoso limite temporale del 6
gennaio 2016 per la decorrenza della pensione, stabilite per autorizzati
ai contributi volontari agli ex lavoratori posti in mobilità ed a
tutte le fattispecie di cessati, sono la causa che provoca l'esistenza
delle decine di migliaia di non salvaguardati, la cui età rasenta i 60
anni e oltre!
Constatando
la grave lacuna di conoscenze di cui il Dott. Treu, con le sue
dichiarazioni, ha dato prova sul tema "esodati", lo si esorta ad
applicare anche a se stesso il saggio consiglio di mettersi a studiare,
consiglio da lui dato alle persone rimaste senza lavoro per poter
trovare nuovo impiego.
L'assurdità
non è il diritto degli "esodati non salvaguardati" alla pensione, da
loro conquistato con anni di lavoro e con sacrifici economici ingenti,
qualora abbiano dovuto effettuare anche della contribuzione volontaria,
bensì la negazione della loro esistenza da parte della dirigenza INPS
quando lo stesso Ente certifica e prova, nel mese di ottobre 2014, la
loro esistenza con due tabelle, elaborate su richiesta del Ministero del
Lavoro, per rispondere ad una interrogazione parlamentare!
Tabelle
con le quali l’INPS CERTIFICA AL PARLAMENTO, tramite il Sottosegretario
Bobba, che alcune tipologie di “esodati”, con decorrenza della pensione
fino al 2018, sono 49.500 !!! Un Ente che, nel maggio 2012, ha
CERTIFICATO al Ministero del Lavoro che eravamo quasi 400.000 e che, al
netto dei 170.000 salvaguardati, diventano oggi oltre 200.000 “esodati”
non salvaguardati senza alcun reddito e senza pensione gran parte dei
quali ha superato i 60 anni !! Certificazione mai smentita ed utilizzata
in numerosi atti parlamentari. Invitiamo
il Commissario a mettersi d’accordo con l’Ente che gestisce e, quindi,
con se stesso !!!
L'assurdità
non è il diritto alla pensione rivendicato dagli "esodati” non
salvaguardati, bensì la constatazione della mancanza di serietà della
dirigenza INPS chiamata a contarli e ad conoscere ed applicare norme che
il suo Commissario Straordinario ignora o volutamente finge di
ignorare.
Non
è ammissibile che un alto dirigente dello Stato si permetta di fare
esternazioni di tale tenore e calibro, che rasentano il livello della
menzogna.
Se
questi cittadini, con cui lo Stato vilmente ed arbitrariamente ha rotto
il patto con loro concordato, non esistessero, non si capisce perché
allora lo Stato esiga da loro il pagamento di imposte e tasse; del
perché questi cittadini lo scorso 27 novembre, per l’11’ volta, fossero
davanti a Montecitorio a protestare con sdegno ed a rivendicare il loro
diritto alla pensione derubato, e del perché il 5 dicembre si siano
recati dai prefetti di molte città d'Italia (Milano, Roma, Torino, Lodi,
Genova, Modena, Cagliari, Bologna, L’Aquila, Reggio Emilia, ecc.) per
denunciare il loro dramma con un articolato Dossier che i Prefetti hanno
trasmesso al Governo.
Gli " esodati non salvaguardati" esistono e non sono pochi casi isolati, bensì decine di migliaia!
Lo
Stato ed i suoi rappresentanti che con consapevolezza negano il
persistere di questo dramma e delle sue vittime, SI VERGOGNINO !!! e
trovino invece immediate soluzioni definitive a questo dramma !!
Per
la “Rete” dei Comitati degli Esodati, Mobilitati, Contributori
Volontari, Donne ESMOL, Esonerati Pubblica Amm.ne, Fondi di Settore e
Licenziati senza tutele
Francesco FLORE – Tel. 07803888 - 33899768
(email: comitatiesodatinrete@gmail.com)
IO ESISTO ESODATO POSTALE CESSATO FUORI DALLA SESTA SALVAGUARDIA PER UN MESE...PRATICAMENTE FREGATO! SALUTI
RispondiEliminaanch'io esodata postale fuori per un mese e mezzo,non è giusto!!!! ci deve essere la settima salvaguardia!! anzi basta con quest'agonia di mesi e mesi in attesa di salvaguardie ...dobbiamo essere tutti salvaguardati!!!!! E' UNA VERGOGNA!!!!!!II VORREI DIRE A TREU : STUDIA TU A 60 ANNI CHE IO HO GIA' STUDIATO E ANCHE LAVORATO UNA VITA !!!!DAMMI LA MIA PENSIONE CHE ME LA MERITO DOPO UNA VITA DI SACRIFICI E RINUNCIE!!!!
EliminaA leggere le parole di Treu si rimane basiti. Possibile che un altissimo funzionario dello Stato sia così superficiale? (Auto)definisce la categoria degli esodati come "coloro che sarebbero andati in pensione entro 3 anni"... ma chi glie l'ha detto? Poi dice che se un 55enne ha perso il lavoro, si tratta di un'altro problema.... e se fosse un 60enne? E se fosse fuori dalla salvaguardia per 1 mese a causa degli interventi forsennati sul sistema previdenziale che si sono succeduti nel 2011? E se avesse versato 40 anni di contributi sonanti? Che fa, si mette a studiare? Cose da pazzi! Meditate gente sul profilo delle persone che ci guidano.....
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