Roma, 27 giugno 2012. La Rete dei Comitati di Mobilitati ed Esodati , a valle delle audizioni in Parlamento della Ministro Fornero e dell’impegno personale solenne del Premier Monti per la soluzione del problema dei cosiddetti “esodati” e dopo aver analizzato le informazioni contenute nelle tabelle e nella relazione della stessa Ministro Fornero ritiene che il governo sia lontano dal poter trovare un’equa soluzione, anche perché le tabelle fornite mostrano gravi lacune e contraddizioni, che chiunque può verificare con un’attenta analisi, facendo presumere ancora dati inattendibili e volendo escludere una loro manipolazione.

Pertanto, ribadendo la piena responsabilità dei Gruppi Parlamentari che hanno a suo tempo dato voto favorevole a questa riforma, per più aspetti “illegale”, “iniqua”e “incostituzionale”, ma riconoscendo adesso a tutti i Gruppi Parlamentari, avendolo affermato in Aula, la volontà di eliminare i “mostri” generati,
RICHIEDE
un
confronto diretto dei Parlamentari con la Rete dei nostri Comitati, affinché
nessuna legge passi sopra le teste dei soggetti coinvolti. La base di qualsiasi discorso in merito è che i diritti non possono essere toccati e che il loro ripristino, per via legislativa, non potrà che essere considerato, nella sostanza, come “minor risparmio” ottenuto dalla riforma Fornero e MAI come “nuova spesa”!!
Invitiamo perciò i Capigruppo Parlamentari a incontrarci al più presto per un leale confronto.
COMITATO MOBILITATI ROMA E NAPOLI - COMITATO MOBILITATI MILANO - COORDINAMENTO ESODATI ROMANI - COMITATO ESODATI E PRECOCI D’ITALIA - COMITATO DIRIGENTI ESODATI - COMITATO MOBILITATI LODI - COMITATO ESODATI BANCARI - DONNE ESODATE MOBILITATE LICENZIATE
sono totalmente d'accordo alla richiesta fatta dalla rete dei comitati, in effetti il ripristino dei nostri diritti non può essere visto come una spesa, bensì come restituzione di ciò che da sempre è stato nostro.
RispondiEliminaesodato poste 53
Grazie per quello che fate a nome di tutti noi che viviamo la stessa situazione e che per il semplice fatto che la distanza è troppa e i soldi sono pochi non mi è possibile partecipare a tante iniziative che voi portate avanti. Giusta la nota: "ridateci ciò che ci appartiene" che noi per tanti anni abbiamo versato e non pensate di dover pagare il debito pubblico con i fondi pensionistici che i lavoratori hanno guadagnato e versato onestamente. GRAZIE speriamo accolgano la suddetta richiesta. esodata poste 17
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