Seimila esodati saranno a carico delle imprese
Non c’è spazio per tutti
Passando alle soluzioni il ministro Fornero ha elencato soltanto ipotesi e nulla di concreto. Una cosa soltanto ha indicato con precisione ed è il principio ispiratore che dovrà guidare la ricerca della soluzione al problema. Il ministro, in particolare, ha affermato che bisognerà tener conto “delle diverse platee” di soggetti interessati (lavoratori in mobilità, lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria, ecc.), in maniera tale che la soluzione non dovrà “necessariamente consistere per tutti in una deroga alla nuova disciplina pensionistica”. In altre parole, dunque, sembrerebbe che il ministro abbia in mente soluzioni diverse per le diverse platee di soggetti, escludendo a priori che a “tutti” vada concesso il beneficio del prepensionamento mediante applicazione dei requisiti pensionistici vigenti fino all’anno 2011. Vediamo.
Lavoratori in mobilità
Potrebbe essere questa la platea di soggetti più fortunata. Il ministro, infatti, ha espresso la volontà “di salvaguardare innanzi tutto i lavoratori interessati da accordi collettivi, in specie sottoscritti con l’ausilio dello stesso governo attraverso il ministero del lavoro e quello dello sviluppo, dato che l’approvo alla pensione al termine della mobilità era in questi accordi considerato elemento essenziale per la loro stessa conclusione”.
Aumento del costo del lavoro?
Per la platea di lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro con incentivi all’esodo (ultima riga in tabella), il Milleproroghe (articolo 6-bis del dl n. 216/2011 convertito dalla legge n. 14/2012) già prevede la copertura finanziaria mediante incremento delle aliquote contributive a carico dei datori di lavoro. Nella relazione il ministro Fornero non ha smentito questa ipotesi (del resto è una norma di legge), tuttavia ha garantito che non sarà questa la strada “unica” per risolvere il problema di “tutti” gli esodati, ossia con riferimento a tutte le platee di lavoratori.
Le altre categorie
Con riferimento alle altre platee di lavoratori, il ministro ha ipotizzato la soluzione di circoscrivere temporalmente la salvaguardia a coloro che:
a) maturano il diritto alla pensione entro il 2014;
b) oppure hanno superato una certa soglia di età, quale potrebbe essere per esempio (ha aggiunto a voce il ministro, ieri, alla Camera), i 62 anni.
IL GOVERNO DA’ I NUMERI
Esodati
|
Bozza decreto
|
Rapporto Inps
|
Dati ministro
|
Lavoratori in mobilità che maturano i requisiti di pensionamento entro il periodo di fruizione dell'indennità e lavoratori in mobilità lunga al 4 dicembre 2011 |
29.050
|
45.000
|
40.000
|
Lavoratori a carico di fondi di solidarietà |
17.710
|
26.200
|
1.600
|
Lavoratori autorizzati ai contributi volontari al 4 dicembre 2011 |
10.250
|
133.000
|
7.400
|
Dipendenti pubblici esonerati dal servizio al 4 dicembre 2011 |
950
|
2.670
| |
Lavoratori genitori di figli con grave disabilità in congedo straordinario al 31 ottobre 2011 (1) |
150
|
3.330
| |
Lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2011 con accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo (2) |
6.890
|
180.000
|
6.000
|
Totale
|
65.000
|
390.200
|
55.000
|
1) Se maturano, entro 24 mesi dall’inizio del congedo, il requisito contributivo unico per la pensione di anzianità (pensionamento indipendentemente dall'età anagrafica).
2) Se, entro 24 mesi dal 6 dicembre 2011 (entrata in vigore del dl n. 201/2011), maturano il diritto alla decorrenza della pensione (quindi diritto alla pensione più ‘finestra’).
Tratto da ItaliaOggi
(Leggi)
TUTTI GLI ESODATI POSTALI DEVONO ESSERE SALVAGUARDATI.NON SI POSSONO FARE DISTIZIONI DI CLASSE:52 O 53 HANNO TIRATO LA CARRETTA INSIEME. ESODATO 53
RispondiElimina