Esodati, controriforma della maggioranza: più salvaguardati e pensioni a 58 anni
ROMA - Possibilità di andare in pensione a 58 anni anche se con un assegno più leggero e aumento del numero di esodati da salvaguardare: questi i punti cardine della controriforma della maggioranza alla riforma delle pensioni. Costo? Cinque miliardi fino al 2019, da reperire aumentando le tasse sui giochi pubblici online e sulle lotterie istantanee.
La “controriforma” sulle pensioni unifica le proposte di legge Damiano (Pd), Dozzo (Lega) e Paladini (Idv) e ha ricevuto un primo via libera in commissione Lavoro alla Camera con il voto favorevole di Pdl (tranne Giuliano Cazzola), Udc, Fli, Pt (Popolo e territorio). Il provvedimento su cui è stato raggiunto l’accordo della maggioranza attende ora il parere delle altre commissioni e sarà esaminato nel dettaglio alla ripresa di settembre.
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Nello specifico la proposta di legge introduce la sperimentazione fino al 2017 della possibilità di andare in pensione per uomini e donne in una età vantaggiosa: per i lavoratori dipendenti 58 anni (57 le donne) fino a tutto il 2015 e poi 59 (58 le donne) fino alla fine del 2017, purché si abbiano 35 anni di contributi e ricevendo però un assegno più leggero perché calcolato tutto col sistema contributivo. Oggi, dopo la riforma Fornero, per andare in pensione anticipata ci vogliono almeno 42 anni e un mese di contributi (41 e un mese per le donne) e 62 anni di età (sotto scattano le penalizzazioni).
Il testo bipartisan prevede inoltre due allargamenti della platea degli esodati. Potrebbero andare in pensione con le vecchie regole: i lavoratori coinvolti in accordi di mobilità stipulati entro il 31 dicembre 2012 anche in sede non governativa; le persone autorizzate alla contribuzione volontaria, eliminando i vincoli attuali (aver versato almeno un contributo prima del 4 dicembre 2011 e non aver lavorato dopo l’autorizzazione). Inoltre, la maturazione del diritto alla pensione entro 24 mesi dalla fine della mobilità avverrebbe senza tener conto dell’adeguamento alla speranza di vita, spiega Damiano.
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Ricordiamoci anche di chi non rientra nei 65000, perchè non sembra rientrare nei 55000....in conclusione ricordiamoci di tutti......
RispondiEliminaMeno male che si troviamo in uno Stato di diritto.....o no ?
egoser52
Per riprenderci un po', perche' ognuno di noi possa tornare a consumare,per far ripartire il paese, e' necessario che tutti noi esodati andiamo in pensione con le regole per cui abbiamo firmato. Paola
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