08:08 21 GIU 2012
(AGI) - Roma, 21 giu. - Il governo cede al pressing di Pd e Pdl sul ddl lavoro: il provvedimento sara' approvato entro il Consiglio Ue del 28 giugno come aveva chiesto Mario Monti, ma l'esecutivo "si impegna a risolvere tempestivamente, con appropriate iniziative legislative", la questione degli esodati e "alcuni aspetti della flessibilita' in entrata e degli ammortizzatori sociali". L'annuncio arriva al termine di una giornata molto tesa, caratterizzata da un forte nervosismo dei parlamentari di Pd e Pdl, che dopo l'intervento in aula della Fornero hanno 'sfidato' l'esecutivo a scoprire le carte minacciando di dilatare i tempi dell'approvazione del ddl. I deputati dei due fronti hanno giudicato 'insufficienti' le assicurazioni della Fornero e si sono applauditi a vicenda nell'aula della Camera per la prima volta nella storia della legislatura. La conferenza dei capigruppo si riunira' domani mattina alle 9 per stabilire il nuovo calendario, anticipare il termine per la presentazione degli emendamenti e votare giovedi' prossimo il testo che Monti potra' poi portare al Consiglio Ue di Bruxelles del 28 e 29 giugno. Lo stesso presidente della Commissione Lavoro, Silvano Moffa, ha fatto sapere che e' gia' scattata l'allerta per la convocazioni di sedute di Commissione anche nel week end.
Dopo le tensioni della mattinata e' stato per primo Silvio Berlusconi a dare il suo via libera all'accelerazione chiesta da Mario Monti sul ddl di riforma del mercato del lavoro: le modifiche richieste dal partito di via dell'Umilta', annuncia l'ex premier, saranno inserite in un provvedimento successivo, probabilmente nel decreto sviluppo. Ma se i 'ritocchi' chiesti dal Pdl sono quasi a costo zero e possono essere inseriti nella riforma in un momento successivo, sul piano politico la questione rimane aperta. "Al di la' del problema di merito - spiega un parlamentare del partito di via dell'Umilta' -la questione vera e' la sofferenza del rapporto con il governo".
Oltre ai dissidenti dichiarati (da Brunetta a Crosetto), molti deputati del partito di Alfano minacciano di non schiacciare il tasto verde al momento del voto in aula, fiducia o no. Resta invece ancora da sciogliere del tutto, soprattutto sul fronte della copertura, il 'nodo' esodati, problema che sta particolarmente a cuore al Pd. Il governo assicura "tempestivita'" e Pier Luigi Bersani, nel suo intervento all'assemblea del gruppo, ha detto di "confidare che Monti tenga fede agli impegni" e si attende "impegni precisi sui tempi e la copertura per i 55mila esodati aggiuntivi che sono stati riconosciuti dal ministro Fornero". Dopo l'annuncio di ieri del ministro del lavoro, fonti parlamentari parlano della necessita' di almeno altri 4 miliardi in piu' da mettere sul tavolo. (AGI) .
(Leggi)Dopo le tensioni della mattinata e' stato per primo Silvio Berlusconi a dare il suo via libera all'accelerazione chiesta da Mario Monti sul ddl di riforma del mercato del lavoro: le modifiche richieste dal partito di via dell'Umilta', annuncia l'ex premier, saranno inserite in un provvedimento successivo, probabilmente nel decreto sviluppo. Ma se i 'ritocchi' chiesti dal Pdl sono quasi a costo zero e possono essere inseriti nella riforma in un momento successivo, sul piano politico la questione rimane aperta. "Al di la' del problema di merito - spiega un parlamentare del partito di via dell'Umilta' -la questione vera e' la sofferenza del rapporto con il governo".
Oltre ai dissidenti dichiarati (da Brunetta a Crosetto), molti deputati del partito di Alfano minacciano di non schiacciare il tasto verde al momento del voto in aula, fiducia o no. Resta invece ancora da sciogliere del tutto, soprattutto sul fronte della copertura, il 'nodo' esodati, problema che sta particolarmente a cuore al Pd. Il governo assicura "tempestivita'" e Pier Luigi Bersani, nel suo intervento all'assemblea del gruppo, ha detto di "confidare che Monti tenga fede agli impegni" e si attende "impegni precisi sui tempi e la copertura per i 55mila esodati aggiuntivi che sono stati riconosciuti dal ministro Fornero". Dopo l'annuncio di ieri del ministro del lavoro, fonti parlamentari parlano della necessita' di almeno altri 4 miliardi in piu' da mettere sul tavolo. (AGI) .
bersani vuoi proprio che non ti votiamo più? dillo apertamente che ci hai venduto...ti chiedo che fine faranno quelli che restano fuori? come dice la tua amica fornero devono cercarsi un lavoro (a 60 anni) e se non lo trovano potrebbero (ripeto potrebbero) avere l'assegno di disoccupazione???
RispondiEliminaVergognati
Speriamo che Monti sia piu' affidabile della Fornero e mantenga cio' che promette. Paola
RispondiEliminaLA PENSIONE PER GLI ESODATI 53 53 53 NON E' UN'ELEMOSINA MA UN DIRITTO ACQUISITO DOPO AVER VERSATO I CONTRIBUTI PER UNA VITA LAVORATIVA.BISOGNA FINIRLA CON I NUMERI TUTTI GLI ESODATI POSTALI AL 31.12.2011 DEVONO ESSERE SALVAGUARDATI.
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