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Susanna Camusso |
25 Aprile 2012 - 16:00
(ASCA) - Milano, 25 apr - Se davvero mancano i calcoli sul
reale numero degli esodati italiani, il presidente dell'Inps, Antonio
Mastrapasqua, dovrebbe dimettersi. A sollecitarlo e' il segretario generale
della Cgil, Susanna Camusso, che da Milano sottolinea: ''Non credo possibile che
sugli esodati non abbiano i calcoli anche perche' questo richiederebbe le
dimissioni del presidente dell'Inps''. Secondo la sindacalista, infatti, quelle
relative al numero di esodati ''sono tutte situazioni registrate su cui l'Inps
dovrebbe decidersi a dare una risposta precisa. Quando si fa una riforma
sostenendo che non bisogna affrontare nessun problema e senza clausole di
salvaguardia - ha evidenziato la Camusso - poi si generano i mostri che sono
stati generati''.
(Leggi)
mister mstropasqua comunque, anche se i numeri ce li avesse, deve dimettersi per alcuni sempli ma significativi motivi.
RispondiElimina1)a dicembre il decreto salva-italia già doveva attivarlo per lavorare sul problema ed essere pronto a febbraio quando sarebbe uscito il milleproroghe, ma così non è stato, a tutt'oggi ancora non pubblica quella tabella che dovebbe avere all'ingresso del suo ufficio con i nomi di tutti coloro che dovevano andare in pensione suddivisi per anni e categorie; siamo nell'era dell'informatizzazione e il miglior istituto previdenziale in europa (parole sue)deve essere un esempio di efficienza non foss'altro per il lauto stipendio che prende. così però non è e siamo al 25 aprile 2012 e una marea di persone stanno attaccate ai blog dal 6 di dicembre sperando di conoscere e sapere quale futuro li aspetta per loro e le loro famiglie.se questo governo è del rigore allora cominciamo ad applicarlo: mastropasqua sul suo tavolo deve avere delle cose che tutti hanno diritto di avere allo stesso modo in cui avevano il dovere di versare mensilmente soldi che hanno versato senza deroghe.
2) se poi questa tabella con i numeri, i tempi, le categorie, i salvati, quelli ancora fuori dal milleproroghe, ce li ha doveva tirarli fuori il 1 marzo 2012 perchè lui non sta lì a fare politica e a parare il c.....lo del governo che deve assumersi in pieno le responsabilità delle scelte che fa e delle critiche che ne conseguono.
mi sembrano due validissimi motivi per il sollevamento dall'incarico e se vogliamo trasportare questa logica anche nei dipendenti pubblici finendola di fare di tutta un'erba un fascio, pienamente d'accordo; quando si sceglie di lavorare il lavoro va fatto con serietà, impegno,efficienza, onestà deontologica ed intellettuale dando conto dei risultati ottenuti in relazione a quelli prefissati.
e se tutto questo è ciò che un lavoratore a 1.200 euro al mese deve dare ed è giusto che dia, fuguriamoci per uno che guadagna 12.000 euro al mese!!!! ce li doveva mandare a casa i dati con una mail di cortesia!!!
questo mondo dobbiamo proprio girarlo sottosopra come si fa con un calzino......ma non abbiamo gli attributi che hanno avuto.... i partigiani.
credo che per affrontare la qestione la cosa piu ragionevole sia quella di mantenere le condizioni pensionistiche precedenti al varo della nuova riforma pensioni per tutti quelli che hanno sottoscritto accordi con le aziende prima di tale data.
RispondiEliminaMastropasqua deve dimettersi non solo per quanto accusato, ma per ONESTA': non si può diminuire la pensione a chi ne aveva una di 800 euro e sapere che la vittima si suicida, e come lei altri, mentre LORO hanno stipendi d'oro e, insieme, PENSIONI d'oro, intoccabili e meritate col sudore della fronte (nostra).
RispondiEliminaSi cominci ad eliminare numerosi posti ad una sola persona, che potrebbero essere assunti da altre, e ad ELIMINARE le pensioni minime ai parlamentari, che hanno già uno stipendio: questi non superano il reddito come la poverina che si era suicidata????
inoltre il sig mastrapasqua oltre alle dimissioni, non ha manco diritto alla buonuscita.
RispondiEliminamario 1952