Camusso: «Se il lavoro non è prima di tuttonon si mettono a posto i conti dello Stato»

In piazza migliaia di lavoratori precari, licenziati, esodati, in nero e studenti. Il segretario Cgil: «Non vogliamo l'Europa del rigore, ma l'Europa unita: il 14 novembre tutti in piazza»
L'intervista di TG3 a un'esodata
Nessun commento:
Posta un commento